Il problema dei detriti spaziali: stato attuale, prospettive e tecnologie

Tutta l’Italia esclusa dal rischio tranne il comune di Predoi.
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Rientrato sul Golfo del Messico.
https://twitter.com/planet4589/status/1766211941922415053

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E ha rotto il tetto del signor Otero.

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Un pezzo delle batterie della ISS - rientrato il 9 marzo vedi “Three tons of trash from the space station fell to Earth in an unguided reentry - potrebbe aver colpito una casa in [edit:] Florida.Virginia.

La notizia è stata data prima su Twitter, direttamente dal proprietario della casa con tanto di foto degli oggetti e dei danni subiti.

Looks like one of those pieces missed Ft Myers and landed in my house in Naples. Tore through the roof and went thru 2 floors. Almost his my son.

https://twitter.com/Alejandro0tero/status/1768729031493427225?s=20

Poi è stata ripresa da diverse testate, tra le quali Ars Technica.

Otero wasn’t home at the time, but his son was there. A Nest home security camera captured the sound of the crash at 2:34 pm local time (19:34 UTC) on March 8. That’s an important piece of information because it is a close match for the time—2:29 pm EST (19:29 UTC)—that US Space Command recorded the reentry of a piece of space debris from the space station. At that time, the object was on a path over the Gulf of Mexico, heading toward southwest Florida.

This space junk consisted of depleted batteries from the ISS, attached to a cargo pallet that was originally supposed to come back to Earth in a controlled manner. But a series of delays meant this cargo pallet missed its ride back to Earth, so NASA jettisoned the batteries from the space station in 2021 to head for an unguided reentry.

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Florida, non Virginia.

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Sono in ritardo di due mesi e mezzo, di solito a Napoli queste cose succedono a Capodanno :rofl:

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it.

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C’è la conferma della NASA.

As part of the analysis, NASA completed an assessment of the object’s dimensions and features compared to the released hardware and performed a materials analysis. Based on the examination, the agency determined the debris to be a stanchion from the NASA flight support equipment used to mount the batteries on the cargo pallet. The object is made of the metal alloy Inconel, weighs 1.6 pounds, is 4 inches in height and 1.6 inches in diameter.

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Un messaggio è stato unito a un argomento esistente: [2024-02-18] Electron | On Closer Inspection (ADRAS-J)

Ne parla Ars Technica, interessanti gli aspetti legali :

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Un altro detrito di SpaceX finito in una fattoria:

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Un professore di astronomia è andato a incontrare il contadino che ha raccolto il detrito. Sembra che SpaceX sia intenzionato a recuperarlo (il detrito, non il contadino :sweat_smile:)

I found out during a live radio interview this morning that someone claiming to be from SpaceX did indeed call the farmer, and ask to get the space junk back from him.

I chatted with the farmer again, and he’s doing everything right! He asked for proof that the person was from SpaceX. He asked them to donate to the local skating rink.

He also showed me the official lawyer-y-but-polite email he got from SpaceX. They said they will come pick up the piece from him, and they will compensate him. Good!

Il thread (lungo) con moltre altre informazioni parte da qui:

Edit 12/06.

Gli impiegati di SpaceX hanno recuperato i detriti.

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Con questi dati ormai è assodato che il Trunk della Dragon 2 rientra senza distruggersi.
https://x.com/planet4589/status/1794085278186901792?t=3EVU4nTWBvpJD7S2j9WhAg&s=19
Può ancora essere una coincidenza, ma è probabile che strutturalmente resista sempre. Certo non è un problema gravissimo, visto che la maggior parte dei rientri sono nell’oceano, ma è il tempo di fare una valutazione più approfondita vista la frequenza dei lanci.

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Senza titolo 49:32

Dalla conferenza del 22 mag 2024

SPACE ECONOMY: DEFINIRE LE REGOLE PER SFRUTTARE LE OPPORTUNITÀ

Inizia l’evento #Spaceconomy24, con i saluti istituzionali di Carlo Corazza, direttore dell’Ufficio del Parlamento UE in Italia, e di Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza della Commissione UE in Italia. A intervenire anche Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy. Nel primo panel dialogheremo con Augusto Cramarossa dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Graditi, direttore generale di ENEA - Agenzia nazionale; Simonetta Cheli, direttrice di ESA - European Space Agency; Giulio Ranzo, Ceo di Avio; Mauro Facchini, responsabile della politica dell’UE in materia di industria della difesa e spazio. A moderare Vittorio Oreggia, direttore editoriale di Withub Spa e direttore responsabile di GEA - Green Economy Agency. Seguirà, dalle ore 11.15, il secondo panel, dedicato al ruolo dei cluster regionali nella space economy. Tra i relatori Roya Ayazi, segretaria generale del network europeo Nereus; Luigi Carrino, presidente del DAC - Distretto Aerospaziale della Campania; Antonio Colangelo, presidente del Cluster Lucano dell’Aerospazio. Come moderatore interverrà Matteo Marini, Giornalista e docente di giornalismo digitale. Alle ore 12.45 è prevista la premiazione delle classi vincitrici del contest del progetto educativo “GEA EDU – Idee per il futuro”. In questa occasione interverranno Andrea Giordano, magistrato della Corte dei Conti e vice capo gabinetto del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica; Ermete Realacci, presidente di Symbola; e Mariaflavia Cascelli, responsabile dell’area educazione ASviS.

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Ars Technica sugli sviluppi legali di questa vicenda. La famiglia ha chiesto alla NASA 80mila dollari, “for non-insured property damage loss, business interruption damages, emotional and mental anguish damages, and the costs for assistance from third parties”. Al di là di questo evento specifico, la questione è importante perché servirà a stabilire un precedente.

Because this case falls outside the Space Liability Convention, there is no mechanism for a US citizen to seek claims from the US government for damage from space debris. So the Otero family is making a first-ever claim under the Federal Torts Claim Act for falling space debris.

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È scoppiato questo satellite:

Lo comunica Leolabs:
https://twitter.com/LeoLabs_Space/status/1806140666222948679
Per sicurezza gli astronauti della ISS sono rientrate nelle loro capsule, che in caso di emergenza verranno usate come scialuppe (sì, anche quella di Boeing):

Il rischio per gli astronauti è minimo, è solo una misura preucazionale.
Il satellite era in un’orbita 357km X 370km. Questa botta farà rientrare tutto più velocemente.

Secondo me entro fine anno non resterà più niente, complice anche l’attività solare.

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In realtà questo era già previsto prima del botto:
https://twitter.com/planet4589/status/1806335734493630920

Questo tipo di eventi a quote basse non sono pericolosi. Fosse stato a 800 km, allora sì, se ne sarebbe parlato per decenni a causa della manovre necessarie per evitare i detriti.

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Mi sto chiedendo se dietro a qualcuno di questi eventi esplosivi, potrebbe esserci il seguente scenario: un getto di gas continuo mette in rotazione il satellite. Una volta che la velocità di rotazione accumultata supera un punto critico il satelite si smembra per la forza centrifuga.

Sarebbe relativamente semplice verificare questa ipotesi con osservazioni fotometriche del satellite.

Credo sia più facile pensare ad una esplosione di un serbatoio o comunque dei propellenti ipergolici per corrosione delle guarnizioni. Si è anche sentito “esplosione delle batterie”.
Dubito che un RUD dovuto a rotazione incontrollata possa generare una rosa di 100 frammenti

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