Il razzo dimenticato.

Ma è uno scherzo?

http://www.mandatory.com/2012/10/04/a-giant-un-used-nasa-rocket-has-been-sitting-underground-for-50/?ncid=txtlnkusaolp00000058

Quello che mi sembra strano, è che un razzo ipergolico, che è stato usato più di una volta e quindi rappresenta un pericolo ambientale non indifferente, sia lasciato praticamente incustodito in mezzo al nulla. D’accordo, dopo tutti questi anni non può più essere utilizzato attivamente, ma potrebbe essere una miniera di informazioni se analizzato e sottoposto ad un processo di reverse engineering da parte di ditte concorrenti o agenti di “rogue countries”.
Altra cosa, di tutto questo non ne avevo sentito parlare, a volte davvero la realtà supera la fantasia della fiction!

chiunque abboa avuto accesso la facility per scattare quelle foto avrebbe potuto dedicare meno tempo alle macerie e più attenzioni al (presunto?) razzo di cui si intravede giusto uno scorcio…

Ma leggendo avevo capito che era un razzo a propellenti solidi (tipo i booster dello Shuttle) e non a ipergolici.

Beneath a large metal shed, a 150-foot deep silo housed the largest solid-fuel rocket motor ever built.

Infatti a quanto ne so i combustibili ipergolici sono liquidi. Se così fosse (combustibile solido) i problemi di tossicità decadrebbero.

L’articolo parla di solido. In quegli anni gli USA erano all’avanguardia nello sviluppo dei razzi a solido, che non avevano problemi di stoccaggio a lungo termine (parlo di ICBM).
Il fatto che sia un bunker per un razzo a solido, non vuol dire che sia pieno di carica - magari è solo un guscio vuoto. Davvero, peccato che il totografo non sia sceso sotto a fotografare la parte inferiore. Magari il fondo del pozzo è pieno d’acqua, chissà.

Stavo proprio pensando ad un nuovo viaggio in Florida…mi toccherà passare di là :stuck_out_tongue_winking_eye:

Scusatemi, avete ragione, se è a propellente solido non può essere ipergolico! Mi sono fatto trarre in inganno dal “pepcon disaster” e dal fatto che anche i componenti dei combustibili tossici possono essere tossici. Non sapevo che la tossicità di questi materiali decada col tempo, tuttavia mi sembra davvero strano che lo abbiano lasciato lì (se davvero non è un cilindro vuoto).
Fascinating… come direbbe il Signor Spock…

Scusa Giulione, ho sbagliato ad usare il verbo “decadere”. In effetti un composto chimico a meno che non sia radioattivo non può decadere, può reagire o no progressivamente nel tempo (vedi ad esempio il ferro con l’ossigeno a formare la ruggine) oppure può restare stabile finché non entra in contatto con un altro composto chimico. Ora tutto sta a capire che tipo di composti chimici erano previsti per questo tipo di combustibili solidi.
Ciò che intendevo scrivere era che non essendo combustibili ipergolici la tossicità dei residui presenti dovrebbe essere molto più bassa, sino a quasi essere inesistente.

Gomme sintetiche (polibutadiene, acrilonitrile), polvere di alluminio, nitrato e/o perclorato di ammonio. Tutta roba piuttosto stabile, finchè non la accendi, vedere storie della Morton Thiokol (ci giocavano).
L’articolo di Wiki è interessante http://en.wikipedia.org/wiki/Solid-fuel_rocket

Domanda: chi erano i massimi esperti di combustibili solidi ai tempi? C’erano delle personalita’, degli studiosi, che piu’ degli altri erano attivi nell’area specifica?

Boeing, Thiokol, Aerojet. Vedi Minuteman (LGM-30) e MX (LGM-118), più infiniti altri più piccoli.
Poi leggiti “THE HISTORY OF SOLID-PROPELLANT ROCKETRY: WHAT WE DO AND DO NOT KNOW” http://www.nasa.gov/centers/dryden/pdf/88635main_H-2330.pdf

Ahaha chiedo perche’ ho un amico (con cui traffico in aree completamente diverse) che mi diceva che il padre era un grande esperto in propellenti solidi. Poi gli chiedo se conosce la storia di cui sopra. Il problema e’ che il cognome, “Landers”, rende molto difficili le ricerche :slight_smile: