Il salto di Alan Eustace, battuto il record di Baumgartner

Sono sempre stato affascinato dai Dirigibili e l’argomento mi interessa molto.
Potresti approfondire?

P.S.
Quali sono gli accorgimenti moderni più sicuri per impiegare l’idrogeno in palloni e dirigibili “manned”?

Ecco i tre record stabiliti da Eustace.


Ciao carmelo. I problemi principali sono due; 1) l’idrogeno (e qualsiasi altro combustibile) sono pericolosi solo se mescolati all’aria, all’ossigeno in particolare (per questo nelle macchine da competizione si usano le fuel cell, tanto per tornare al paragone con la benzina). Per questo motivo, occorre purgare tutti i condotti ed usare una “check valve” (ne’ piu’ ne’ meno che una cosa tipo quella presente sulle linea di vacuum reservoir). Per questo motivo, il flusso di idrogeno deve essere sufficientemente elevato da non far vibrare la valvola continuamente fra lo stato aperto e chiuso, ma sufficientemente basso per non indurre il problema 2) ovvero l’accumolo di elettricita’ statica. Infatti la frizione del gas sul pallone in materiale sintetico potrebbe teoricamente creare potenziali in grado di far scoccare una scintilla, e direi che e’ il caso di evitarlo. Ma come e’ possibile? Beh teniamo presente che ogni giorno migliaia di lavoratori lavorano sulla produzione e manutenzione dei gasdotti, che soffrono piu’ o meno delle stesse problematiche. Si usano vestiti con linee conduttive integrate che scaricano tranquillamente a terra gli accumuli di elettricita’. Lavorare su un prato bagnato aiuta enormenete. Guarda caso i giardini pubblici vengono irrigati al mattino e noi ci siamo presentati al punto di partenza poco dopo (vedete dalla foto che mi sono messo gli scarponi dato che le mie scarpe normali sono bucate e mi si bagnano le calze).

Attenzione: i dirigibili sono macchine molto piu’ complesse di un pallone sonda. Il problema e’ che… sono di solito “riusabili” e la fase di atterraggio e’ critica per riportare al corretto potenziale di terra. Palloni (non per forza dirigibili) ad idrogeno sono comunemente usati per il volo “manned” specialmente per le competizini dato che offrono performance migliori. Ultimo dato, l’idrogeno costa della tre alle cinque volte in meno dell’elio - pur comprendendo il noleggio del regolatore di pressione. Molti di quei commercianti che trattano i gas per la saldatura offrono dei corsi per maneggiare correttamente gas infiammabili ad alta pressione (acetilene etc). Paradossalmente una delle fasi piu’ pericolose e’ il trasporto della bombola in macchina, specie quando la si lascia parcheggiata sotto il sole per andare a mangiare, oltre a lasciare i finestrini un poco aperti (fortunatamente l’idrogeno va in su’) non mi sono azzardato ad usare il telecomandino ma ho aperto con la chiave normale, spalancato tutte le porte, ed aspettato due minuti prima di mettere in moto. Scusa ma sono di fretta ora devo andare ciao!

Mi sono posta anche io la stessa domanda…

Beh ci sono vari fattori: (1) la “forma” del corpo che cade, non solo la grandezza del corpo e della tuta ma anche la posizione, che influisce sull’attrito dell’aria, (2) le condizioni atmosferiche nel luogo del lancio (soprattutto la pressione e, quindi la densità dell’aria in alta quota) e (3) Il momento in cui Eustace ha deciso di aprire il paracadute.

Anche se, secondo me, hanno influito più i fattori (1) e (2) che il (3), perchè credo che sia nel suo caso, sia nel caso di Baumgarter, il paracadute è stato aperto quando il corpo aveva già cominciato a rallentare…

Direi che dipenda dalla differente resistenza all’ aria offerta dai due corpi.
Se ti é capitato di guardare qualche video di paracadutisti ad esempio, si vede benissimo che , assumendo posizioni differenti i paracadutisti si muovono con maggiore o minore velocità verticale.
Inoltre,se ho letto bene il resoconto dei record di Eustace, si parla di velocità massima con Drogue Chute, quindi probabilmente ha usato un paracadute di stabilizzazione, che lo ha sicuramente un po’ rallentato.

Quindi,nel fattore velocità di caduta, il tipo di tuta impiegato ha avuto la sua importanza.
Interessante.

La tuta di Eustace è molto più massiccia (“bulky”,direbbero gli Americani) di quella indossata da Baumgartner.
Somiglia ad una vera e propia tuta EVA moderna.
E’ possibile forse che,considerando l’età più avanzata di Eustace e la diversa condizione fisica rispetto al più giovane Austriaco,abbiano voluto andare sul sicuro offrendo una maggiore protezione.

Sì, ma e l’Hindemburg? Anche io sono interessato alle novità sulle cause dell’incendio, tanto quanto Giulione.
Inoltre vorrei veramente capire: perché a tuo giudizio l’elio è a perdere per sempre? Spiega anche questo per cortesia.

Ricordo una puntata di Mythbusters su DMAX, di qualche mese fa. Provarono a costruire ed incendiare un modellone dell’Hindenburg, lungo parecchi metri, ricoperto in tela e riempito di idrogeno. Pare che la concausa dell’incendio possa essere stata la particolare miscela usata per la verniciatura delle tele: molte mani di resina (immagino cellulosica) mescolata con polvere di alluminio per renderla opaca ed evitare che l’UV danneggi la tela. La carica di polvere di alluminio avrebbe fatto alzare drammaticamente la temperatura e la velocità di propagazione della fiamma, che non era incolore (idrogeno puro) ma gialla (secondo i testimoni). Quando usarono quel tipo di vernice (con Al) e tela ottennero una esplosione molto simile a quella dei filmati dell’epoca. Ovviamente non è una fonte ufficale, ecc ecc, però l’ipotesi mi è sembrata molto plausibile.

L’elio è a perdere per sempre perchè quello estratto deriva essenzialmente dai gas dei giacimenti profondi di metano negli USA. Finiti quelli, finito anche l’elio - non è economicamente estraibile dall’atmosfera, dove è in concentrazione di sole 5 ppm.

Con un reattore a fusione di elio ve ne faccio quanto volete. Se avete fretta potete chiedere a Lockheed Martin.

Allora temo che dovremo aspettare parecchio…

Che mi risulti, le quantita’ prodotte sono minime…

Tornando in tema,mi pare vi sia stato un diverso metodo di lancio tra i due…stratonauti.
Credo di aver capito (correggetemi se sbaglio) che,mentre Baumgartner ha aperto il portello della capsula (in stile EVA) e si è lanciato,Eustace è stato praticamente sganciato da un dispositivo non appena il suo pallone ha raggiunto la quota prevista.

Si sembrano queste le modalità di lancio…
Eustace poi, a quanto ho capito, ha usato un drogue per stabilizzare la discesa

Eustace non ha usato una capsula come Baumgartner, è invece salito nella stratosfera nella sua tuta pressurizzata appeso direttamente al pallone.

Alan Eustace è il ‘Vice-president of Knowledge’ a Google.

Qui dicono che non avevano in mente di rompere record anche se è stato cool, mentre il promo di StratEx è tutto sui record battuti.

eccezionale impresa, però poche immagini televisive rispetto a quelle di Baumgartner!

Ma secondo voi un’impresa di questo tipo, volendo replicarla essendo la tecnologia già acquisita (in sostanza riutilizzando materiali ove disponibili) quanto potrebbe venire a costare?
Potrebbe diventare un’esperienza “di massa”?

Riguardo al volo di Eustace mi incuriosisce l’atterraggio; secondo voi la capriola faceva parte delle manovre di atterraggio (immagino dovute alla rigidità della tuta, al peso che portava sul davanti e forse ad una folata di vento che ha trascinato in avanti la vela) o è stata una manovra sbagliata?

Alan non prova nemmeno a muovere un passo all’atterraggio, anche in apparente assenza di vento. Probabilmente il supporto vitale che ha agganciato sul torace (che contrariamente a Baumgartner lo doveva assistere anche durante la salita) lo sbilancia fortemente in avanti. In fondo la capriola era l’atterraggio militare classico con i vecchi paracadute ad ombrello.