Stamattina alle 11 circa ora locale una delle due navi appoggio che si occupano del recupero dei booster dopo i lanci dello Shuttle, la Liberty Star, sta terminando una sessione di addestramento per l’imminente lancio del Discovery, quando riceve una chiamata d’aiuto da parte di un motoscafo per la pesca d’altura in difficoltà.
Il Sunchaser, un natante di 9 metri di lunghezza con 4 persone a bordo sta imbarcando acqua a circa 40 chilometri dalla costa e loro, a soli 5 chilometri di distanza, sono i più vicini e pronti per intervenire.
Forti della presenza a bordo di ben 10 sommozzatori, si organizzano per evitare l’affondamento inviando una squadra su un gommone con una pompa d’emergenza. Mentre alcuni sommozzatori ispezionavano la chiglia del motoscafo alla ricerca di una eventuale falla, la pompa ha fatto il suo dovere eliminando l’acqua in eccesso. Se ci fosse stata una falla avrebbero sicuramente escogitato un sistema per turarla.
Ma non c’è stato bisogno: non si trattava di una falla, ma probabilmente della pompa di sentina che si è messa a funzionare al contrario. Invece di buttare l’acqua fuoribordo la caricava.
Nel frattempo la Guardia Costiera era arrivata e poteva scortare in porto il Sunchaser che era riuscito a riaccendere i motori, seguiti a breve distanza dalla Liberty Star.
La Liberty Star e la Freedom Star sono due navi della United Space Alliance che eseguono il loro lavoro dal 1981. Hanno due motori da 1450 HP ciascuno e capacità di tiro di oltre 27 tonnellate. Continueranno il loro lavoro anche dopo il termine dei voli Shuttle recuperando gli SRB dai lanci Ares. Vengono anche utilizzate come navi da ricerca per la National Oceanic and Atmospheric Administration.
Foto Forum NasaSpaceFlight.com