Imminente il lancio della stazione spaziale cinese

Secondo un comunicato stampa apparso sul sito del China Manned Space Engineering, il programma spaziale umano cinese, il lancio della mini-stazione orbitante Tiangong 1 è programmato tra il 27 ed il 30 settembre 2011.

La missione rappresenta un passo fondamentale per il programma spaziale cinese, a tre anni di distanza dall’ultima missione con equipaggio, durante la quale è avvenuta la prima passeggiata spaziale per la Cina.

Il modulo spaziale Tiangong 1 è ormai pronto su un vettore Chang Zheng 2F (Lunga Marcia 2F) in attesa di essere immesso nell’orbita prevista e di ricevere, qualche settimana dopo, la visita di una capsula Shenzhou.

La missione Shenzhou 8, che volerà senza equipaggio, è previsto che approcci il modulo Tiangong 1 ed esegua il docking in modalità automatica. Secondo i programmi cinesi questo rappresenta il primo piccolo passo verso la costruzione di una stazione orbitante da 60 tonnellate entro il 2020.

Secondo i dati riportati da SpaceflightNow.com, Tiangong 1 ha un peso al lancio di circa 8600 kg. Il modulo, alimentato tramite pannelli solari, ha un diametro compreso tra 2,7 e 4 m, ed una lunghezza di quasi 12 m. Il complesso orbitante composto dal modulo Tiangong e dalla capsula Shenzhou formerà una mini-stazione della lunghezza di circa 18 metri.

La missione Shenzhou 8 è programmata entro la fine di quest’anno. Due ulteriori missioni, Shenzhou 9 e 10, raggiungeranno quindi Tiangong 1 nel 2012, questa volta con astronauti a bordo che soggiorneranno per qualche giorno nella stazione compiendo esperimenti scientifici ed altre attività di mantenimento. Tiangong 1 rimarrà operativa per circa due anni.

Secondo l’agenzia di stampa governativa Xinhua le migliori condizioni meteorologiche per il lancio dovrebbero verificarsi giovedì 29 o venerdì 30.

galop! galop!

Pur essendo un fan delle attività spaziali cinesi, non definirei il Tiangong 1 una “mini-stazione spaziale” ne tantomeno una stazione spaziale vera e propria.

Si tratta di un “laboratorio spaziale” assolutamente analogo a quelli che lanciavano i russi (Almaz, Salyut) e gli americani (Skylab) nel corso degli anni '70 e primi anni '80 del secolo scorso.

Non si tratta di pignoleria quanto di corretta assegnazione dei ruoli, un laboratorio spaziale è una struttura “temporanea” con una vita utile che va dai mesi a qualche anno, mentre per stazione spaziale si intende una struttura (o somma di strutture) con una vita operativa dell’ordine dei decenni.

In tal senso la prima stazione spaziale della Storia è stata la Mir russa con l’insieme dei suoi moduli aggiuntivi (Kvant, Kvant 2, Kristall, Priroda e Spectre), in servizio dal 1986 al 2001, anno in cui fu fatta deorbitare e rientrare nell’atmosfera terrestre per “far posto” (metaforicamente s’intende) alla ISS allora in fase di assemblaggio.

Scometto che gli americani adesso ricominceranno a riconsiderare le loro missioni spaziali, per poter “battere” i cinesi.

seddiovuole non lo faranno… non e’ piu’ la guerra fredda, non c’e’ piu’ nessuna gara da vincere e nessun “nemico” ideologico da battere.
se la NASA vuole “vendere” il proprio programma spaziale al Congresso e in definitiva agli Americani, devono trovare degli argomenti piu’ solidi che “lo fanno anche i Cinesi”.

Non ci siamo svegliati stamattina con la sorpresa. E’ un piano noto da anni. La notizia è la data di lancio, non che la cina abbia un programma spaziale.

Sapevo già dell’esistenza del programma spaziale cinese, non lo scoperto stamattina. Con la mia frase intendevo dire che adesso la Nasa sicuramente avrà pronte delle contromisure.

Non c’è nessuna competizione.

Qualsiasi cosa i cinesi pensino di fare nell’immediato futuro, incluso il ritorno alla Luna, gli americani lo hanno GIA’ fatto almeno da quattro decenni.

Il lancio del Tiangong 1 non cambia nulla nei rapporti spaziali tra Cina ed USA se non una possibile (ma non si sa quanto probabile) collaborazione per la ISS in futuro dato che i cinesi possono disporre di un accesso indipendente al LEO, e quindi anche alla ISS stessa (una volta che abbiano dimostrato di saper effettuare agganci automatici e manuali con le Shenzhou).

Rispetto la vostra opinione, del resto voi siete più esperti nel campo di me, però ricordo benissimo il discorso del presidente Obama dopo la dichiarazione dell’ente spaziale cinese a riguardo di una base lunare in cui affermava l’intento di fare una base lunare statunitense e una missione umana per Marte.
Anche su Wikipedia (non è una fonte molto attendibile) si trova questo paragrafo: “Nei decenni successivi l’interesse per l’esplorazione lunare è calato considerevolmente, lasciando solo pochi entusiasti a sostenere un ritorno. La probabile presenza di ghiaccio ai poli lunari ha ridato impulso ai programmi lunari, che trovano nella Cina una nazione nuovamente interessata all’esplorazione del satellite. Gli Stati Uniti hanno risposto agli annunci del programma lunare cinese con l’intenzione di tornare con un equipaggio sulla Luna entro il 2020 e di realizzare sul lungo termine una base stanziale che faccia da trampolino per raggiungere Marte.”
http://it.wikipedia.org/wiki/Colonizzazione_della_Luna

Deduco così che ci sia una certa competizione fra le due potenze. Ovviamente è una mia opinione.

I cinesi possono anche avere un approccio di tipo “competitivo” nel loro programma spaziale, sia pure molto diluito dal punto di vista temporale.
Se gli americani, invece, avessero avuto percezione di tale “competizione” (aldilà delle vaghe parole di Obama) avrebbero senz’altro continuato con il programma Constellation (magari con adeguato supporto economico) piuttosto che lasciaro decadere.

Qui non si tratta di essere più o meno “esperti” di cose spaziali quanto di osservare semplicemente quello che succede…

E quello che intendevo dire io è che se ci fosse l’intenzione di “reagire” in maniera particolare al programma cinese lo si sarebbe già fatto, nei fatti o nelle intenziono. Perchè ADESSO non c’è nulla di nuovo, solo un piano più o meno noto che prosegue, e non c’è “da aspettarsi” o scommettere nulla.

Prendo atto delle vostre opinioni.
Ma l’ente spaziale cinese ha mai rilasciato notizie di eventuali missioni collaborative con altri enti spaziali ?
Che io mi ricordi a parte un progetto di robot con l’Italia, mi pare di no come del resto la Cina pur avendo espresso interesse nel programma ISS, di fatto non mi pare che partecipi attivamente.
Non so, ho come l’impressione che la Cina da una parte voglia fare tutto da sola e dall’altra venga “snobbata” dalle altre potenze, sopratutto dagli Stati Uniti che mi è sempre parsa una nazione molto competitiva.
Parlo di adesso perchè la stazione orbitante cinese è un progetto ambizioso che potrebbe in futuro offuscare le capacità della ISS, per questo penso che gli Stati Uniti come si evince dal discorso di Obama stiano preparando “qualcosa di grosso”, del resto potrebbe essere benissimo un discorso come tanti altri per aggiudicarsi la popolarità in caso di elezioni.
Questa è ovviamente l’opinione di un profano.

Permettimi ma prima che la stazione spaziale cinese (se di stazione si può parlare, rileggi l’ottimo appunto di Peppe) possa

ne deve mangiare di polenta…come si dice dalle mie parti…

Nemmeno io vedo nessuna gara tra USA e Cina

Sì, però è già un bel passo avanti, che io sappia a parte Urss/Russia e Stati Uniti non esistono altri paesi che abbiano costruito laboratori orbitali e questo per me indica una notevole evoluzione tecnologica dell’astronautica cinese che in futuro potrebbe diventare sempre più avanzata, ovviamente non come quella russa o statunitense e questo senza collaborazioni con altri stati.

Il programma spaziale CIVILE americano è dibattuto e finanziato (e rendicontato…) alla luce del sole.
Quello che c’è o ci sarà o ci potrebbe essere, si sa. Non ci sono misteri o “cose grosse” che bollono in pentola.
Anche il design dell’SLS annunciato in pompa magna era chiaro e di pubblico dominio, almeno nelle sue componenti principali, prima dell’annuncio. Si può speculare su decisioni future e motivazioni politiche, ma non su quello che è attualmente previsto, perchè è tutto noto.

Nessuno minimizza gli sforzi cinesi. Il discorso che fai però suona come “wow, nello spazio! A parte quelli che sono andati nello spazio, nessuno è andato nello spazio!”…

Oddio sembra che ti diamo addosso, però è che non capiamo dove vuoi arrivare :slight_smile:

E’ vero, tieni però presente che gran parte dell’hardware spaziale cinese (in un modo o nell’altro) è di derivazione russa o ex-sovietica. Quello che i cinesi stanno per fare ora lo potevano tranquillamente fare gli europei venti anni fa con il MTTF (Man Tended Free Flyer ossia la versione autonoma del Columbus) e se non l’hanno fatto è perché (fallimento dell’Hermes a parte) hanno deciso di partecipare al programma Freedom prima e ISS dopo (con il modulo orbitale Columbus, appunto).

Anche il Giappone ha un’analoga capacità tecnologica (e da tempo) anche qui se non l’hanno fatto è stato per questioni di opportunità politica più che altro.

Lo ripeto, ciò che stanno per fare i cinesi è assolutamente encomiabile ma non stanno facendo nulla di nuovo o nessuna “prima assoluta”. Ergo non c’è alcuna gara e il programma SLS americano è inteso solo per salvare la manodopera specializzata nel “post-Shuttle” più che fornire una qualsivoglia “risposta” ai cinesi.

Tutto qui. :smile:

USA, ESA e Giappone hanno già la loro stazione spaziale e non avrebbe senso crearne una nuova per ciascuno
.
La Cina tra poco l’avrà.

Che c’è di strano? Intanto si fanno le ossa.
Poi non hanno mai detto d’essere in corsa con chichessia.

La corsa la vediamo solo noi o quei poveracci che pensano che siccome in orbita ci sono americani e russi allora nessuno ci deve andare.

Ok, grazie delle informazioni, non si finisce mai di imparare, anzi mi scuso per aver reso questo topic a causa mia un offtopic.
Più che una corsa la vedo di più come uno scatto di orgoglio degli americani che hanno rinunciato alle missioni lunari per dedicarsi ad altre missioni e vedessero come un intromissione nel loro “territorio” l’annuncio dell’ente spaziale cinese.
E’ come se gli indiani dicessero “Vogliamo andare su Giove” e gli americani gli rispondessero “Giove eh? Ok anche noi andremo su Giove, anzi andremo prima di voi e poi andiamo anche su Saturno”
Tutto qua, una competizione tecnologica assolutamente pacifica, solo per dimostrare la superiorità americana nei programmi spaziali.

Perdonami, ma anche questa affermazione è del tutto gratuita.

Gli americani, in campo spaziale, hanno collezionato una serie di “prime” (così come i russi) ed in alcuni settori sono particolarmente avanzati, ma c’è anche la tecnologia russa che è tutt’altro che da disprezzare.
Esistono pure quella europea e giapponese che pure hanno le loro eccellenze.

A mio avviso, bisogna evitare le generalizzazioni e le frasi del tipo “superiorità americana nei programmi spaziali” :wink:

Non penso assulutamente che gli americani siano superiori tecnologicamente rispetto alle altre nazioni che si occupono di missioni spaziali, penso anzi che siano gli americani stessi a ritenersi superiori rispetto agli altri e cerchino in ogni modo di dimostrarlo ogni qual volta qualcuno “osa sfidarli”.
Hai ragione è davvero brutto generalizzare e mi scuso se hai frainteso la mia opinione non volevo di certo sminuire le capacità degli altri paesi.