Indagato il presidente dell'agenzia spaziale italiana

Paolo, come ha scritto Riccardo felicissimo di sentire la tua campana.
Non sono molti a conoscerti ma oltre a rinnovarti la mia stima personale, posso confermare pubblicamente che sei uno dei piu’ competenti e appassionati giornalisti aerospaziali che conosco, con un cuore cosi’ tutto verso la nostra comune passione. Ogni euro speso in una tua trasferta e’ un euro ben speso.
Come dici tu sono certamente invece sono a “rendita” zero i costi eventualmente sostenuti per “amici” e “compagni/e”. Non c’e’ in me la minima traccia di Grillismo, verso il quale provo paura e repulsione profondissime (mi spiace se qualcuno si offende, come sempre e’ tutto imhhhhhhho ma e’ quello che penso).

Rimane un fatto pero’, a mio modestissimo parere: salvo rare eccezioni (tra le quali ti annovero di gran carriera) come per altri settori della comunicazione negli ultimi anni gli articoli di approfondimento (sullo stile Caprara, per intenderci) trovano sempre meno spazio nelle testate a larga diffusione. C’e’ sempre piu’ un clima di generale superficialita’, spesso aiutata da titolisti cui viene data licenza di “iperbole” come non se ne vedevano ai tempi de “La Notte” Un esempio su tanti? Vai a cercare i pezzi di Elmar Burchia, che scrive (si fa per dire) da anni sul sito del Corriere della Sera. Mi fermo qui.

Grazie Marco per la stima che ricambio. Sai come la penso io nei tuoi riguardi e la mia ammirazione per tutto quello che hai fatto e che stai facendo per lo spazio e per la comunità. E grazie anche a tutti per le considerazioni nei miei confronti che mi fanno arrossire.
Sono contento inoltre del dialogo schietto e sincero e senza fronzoli e polemiche che si è instaurato.

Lasciando stare per un momento il problema ASI (un momento così imbarazzante a livello spaziale internazionale non lo abbiamo mai visto) sono loro che hanno il compito di fare cultura spaziale e credetemi spesso ci hanno provato. Il problema è più grande: nel nostro bel Paese non c’è una cultura scientifica di base e se parliamo di spazio siamo proprio in alto mare. E’ nelle scuole che bisogna agire. Lo vedo quando mi capita di andare a parlare agli studenti di spazio. L’ignoranza è davvero paurosa.

Il secondo argomento che volevo toccare è quello della stampa. Avete anche ragione riguardo la stampa spesso poco professionale. Sono lontani i bei tempi di gente come Tito Stagno, Piero Forcella, Piero Angela ecc. ecc. ed i giornalisti spaziali oggi, quelli veri, si contano sulle dita di una mano. Oggi poi, visto che lo spazio è un argomento poco interessante, anche le redazioni lo snobbano. Mi capita spesso di andare in giro e trovare colleghi giovani mandati allo sbaraglio magari dall’altra parte del mondo per un lancio. Mi credete se vi dico che è capitato (anche più di una volta) che sia stato proprio io a spiegare al malcapitato di turno come funzionasse quel vettore che stavamo vedendo ? Questo perché lo spazio interessa poco e quindi si manda il giovane anche se di scienza (non dico di spazio) non sa nulla. E non parlo di piccoli giornali ma anche di grandi TV ! Potrei fare nomi e cognomi ma sono un gentiluomo…

Terza ed ultima cosa. Sapete perché le redazioni mandano i giovani inesperti ? perché spesso questi viaggi sono massacranti. Lo dico sinceramente, a volte mi invidiano ma credetemi è così. Vi dico per esempio che per Vega 1 io sono rimasto in Guyana 26 ore dormendone solo 3. In tre giorni sono andato e tornato dall’altra parte del mondo. E non tutti (al di là di noi appassionati) sono disposti a fare questo tour de force.

Riassumendo: alla gente lo spazio non interessa perché se ne parla poco. E se ne parla poco perché tanto non interessa. E quando se ne parla (questo lo dico io) si sentono tante str…sciocchezze da far accapponare la pelle. Da questo deriva la mancanza di cultura ed il qualunquismo che imperversa come proprio in questi giorni. Però scusatemi se vi dico questo e chiudo: sento questo forum anche un po’ mio essendo stato uno dei primissimi (Marco confermami) ad aver aderito e non “tollero” che proprio in questa casa si faccia del qualunquismo specie se spaziale. Aiutatemi a far conoscere alla gente e soprattutto agli studenti cosa significa andare nello spazio e quanto sia importante per il nostro/loro futuro.

Grazie per l’attenzione e perdonatemi la lunghezza e l’OT.

Paolo D’Angelo

Sono d’accordo, ma bisognerebbe parlare di spazio ai docenti prima ancora che agli studenti.
Io insegno scienze nella scuola media e porto avanti attività legate allo spazio-abbiamo partecipato a missionX e siamo in lista per un contatto ARISS- ma ho sempre lavorato praticamente da sola perchè anche le mie colleghe di materia non si interessano di spazio nè di astronomia.
Paradossalmente e tristemente, non percepisco la scuola come un “vivaio culturale”: per esempio non si investe nella formazione dei docenti e poichè siamo oberati dalla burocrazia ed avviliti da questioni varie-dai registri elettronici che non funzionano all’ingerenza delle famiglie alla scarsa valorizzazione del nostro lavoro, solo per fare qualche esempio- alla fine la motivazione cade e uno si stufa di aggiornarsi nel tempo libero…a meno che non abbia una grande sua passione.
Questo è un problema molto politico…stop. Perdonate l’OT.

Da parte mia puoi contarci.

Chiedo scusa.

Di cosa? :slight_smile:

Di tutta questa faccenda, qualunque cosa ne possa uscire fuori, la cosa che più mi rammarica è che il qualunquismo con cui la stampa generalista lo sta affrontando, offuscherà in un attimo, agli occhi dei più, il fantastico lavoro svolto dall’Italia in ambito spaziale. Da appassionato e un pò impegnato nella divulgazione, posso confermare che la gran parte degli italiani nemmeno sanno cosa fa/ha fatto l’Italia in ambito aerospaziale!

GP

Per un commento un po’ “leggero” e poco ponderato.

Mentre come detto da altri aspetto i risultati delle indagini prima di sparare sentenze, mi sembra doveroso quotare le parole dell’amico Buran.
Se cose come queste sono deprecabili in qualunque momento, assumono ancora più valore in un periodo di “vacche magre”: quando si chiudono centri di eccellenza e si mandano a casa persone con decenni di esperienza alle spalle perché non ci sono soldi, spendere milioni per ricaricare su trasferte di lavoro fa veramente schifo…

E’ il Sistema Italia.
Un ministro di qualche governo fà parlò di “stipendificio”. Esatto, questo è il pubblico. Il mal costume però parte sempre dall’alto.
Abbiamo da sempre un grosso problema di leadership. E se non funziona la testa… il cuore non può prendere il suo posto.
Vedremo quali responsabilità ha Saggese in tutto questo, ma se si è mossa la magistratura, qualcosa c’è ed evidentemente all’interno di ASI non si è fatto il dovuto controllo.
Alla fine ASI è come tutte le altre istituzioni e non vedo perché doveva essere diverso.
Sprechi, corruzione, appalti truccati… questa oramai è la normalità. Vivo il “pubblico” da molto vicino e tutto questo è ormai alla luce del sole, tutto ammantato da una labile legalità…
Personalmente la mia fiducia nelle Istituzioni è appesa ad un filo come la spada di Damocle.

Per il giornalismo invece, ci sono poche ottime firme ed un mare di meglio lasciar perdere. Non entro nel merito ma non punto mai il dito su persone come Paolo, che è grazie a loro se siamo diventati appassionati e ne sappiamo qualcosa di più. Molti appassionati sono quello che sono scimmiottando le grandi firme del giornalismo, avventurandosi ed andando a caccia di notizie come loro. Oggi so ben riconoscere chi scrive un pezzo da dentro e chi scrive un pezzo come un bambino delle medie.

La valutazione della rilevanza penale degli eventi spetta alla magistratura, ma certo lascia un senso di profonda amarezza vedere tanto denaro pubblico sperperato in viaggi e convegni, quando progetti di ricerca di altissimo livello non trovano finanziamenti.

A prescindere dalla sua colpevolezza o innocenza, mi ratrista pensare a quanti soldi sono comunque stati persi.

Una domanda che mi è sorta leggendo delle sue dimissioni, è che ora servirà ora un nuovo presidente. Come funziona per l’Agenzia Spaziale? Chi e come lo sceglie? Sarei curioso anche di sapere su chi potrebbe ricadere la scelta, specie dopo uno scandalo simile (intendo che di solito in questi casi si preferisce una linea di discontinuità con il passato)

La posizione, per quanto capisco, è molto critica perchè attorno all’ASI ci sono grossi interessi, come minimo industriali, militari, e di intelligence. Credo che il presidente debba essere nominato dal ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, a cui l’ASI risponde (e infatti Saggese ha rimesso il suo incarico nelle mani del ministro).

Come dice il sito, l’ASI “è un ente pubblico nazionale, che dipende dal Ministero dell’Università e della Ricerca e opera in collaborazione con diversi altri dicasteri”. Quegli altri dicasteri pesano molto, e non credo sia facile trovare una persona in grado di farsi carico dell’Agenzia.

Allora stiamo freschi…

Stiamo freschi ma stiamo fiduciosi. Non fasciamoci la testa e incrociamo le dita per un ottimo presidente :smiley:

Compagni di scuola?

In Italia purtroppo i criteri di scelta dei dirigenti pubblici sono assai poco trsparenti e danno la sensazione che i vari enti pubblici siano gestiti più come feudi che come aziende, nonostante tutti si picchino d’esser grandi manager.
Molti, nei forum americani, lamentano l’iperburocratizzazione della NASA, ma per lo meno il generale Bolden ha alle spalle una lunga e onorata carriera di pilota dei Marines, di astronauta e di comandante di Space Shuttle, e nessuno può dire che non sia qualificato per il suo ruolo.

Dite che ci leggono qui per la scelta del futuro presidente?

Io propongo Francesco Profumo, oltre a rettore del Poli di Torino con il quale ha fatto un ottimo lavoro di partnership con aziende ed ha spinto tantissimo per le collaborazioni e scambi studenteschi verso l’estero, è stato ministro della pubblica istruzione ed ora credo sia presidente del CNR…

E’ anche con lui che Saggese ha fatto scintille, ma non conosco/ricordo i dettagli per commentare.

Aldo Sandulli nominato Commissario Straordinario di ASI: http://www.asi.it/it/news/aldo_sandulli_nominato_commissario_straordinario