Ing. aerospaziale al PoliMi o alla Sapienza: cambia molto?

Buonasera a tutti, sono nuovo del forum quindi perdonatemi in anticipo per qualsiasi errore di sezione o ripetizione. :smile:
Sono all’ultimo anno di liceo classico a Roma ma, avendo sempre avuto una forte propensione per le materie scientifiche e un interesse per i settori d’innovazione tecnologica, sono molto affascinato dalla facoltà di ingegneria aerospaziale. Ho intenzione di farla nella maniera migliore possibile, e per questo mi chiedevo quale fosse l’università più adatta (ho visto che ci sono tante discussioni a riguardo ma nessuna risponde precisamente alle mie domande).
Essendo di Roma, La Sapienza mi era sembrata la scelta più ovvia, ma ho sentito anche parlare molto bene di Torino e Milano; incuriosito, sono andato all’Open day del PoliMi e ho anche provato e superato il test d’accesso, per tenermi comunque aperta la possibilità di andarci. Il campo che mi interessa è quello strettamente spaziale, anche se non so ancora bene se preferirei la parte di propulsione o quella di aerodinamica-fluidodinamica (confesso che sono abbastanza ignorante in materia). Ho parlato con vari professori sia del PoliMi che della Sapienza e, com’è ovvio, ognuno consiglia di andare alla propria università (anche se tutti sono concordi nel dire che Roma è meglio per propulsione), e quindi le idee mi si sono chiarite ben poco.
Parlo di Milano e non di Torino perchè a Milano mio zio potrebbe darmi in affitto gratuitamente un monolocale, e non pagare una lira d’affitto non sarebbe poco :ok_hand: ; non nego che però, se valesse la pena, sarei disposto a trasferirmi anche a Torino.
Fondamentalmente, mi pare di aver capito che a livello di triennale le università si equivalgano, mentre poi alla specialistica alcune (tipo La Sapienza, appunto) siano più forti sull’ambito spaziale, e altre meno. Quello che mi domando però è se i Politecnici non abbiano un “nome” migliore della Sapienza, e se quindi una volta uscito dagli uni o dall’altra, anche a parità di bravura/voto di laurea/capacità, non sia comunque favorito qualcuno uscito da un Politecnico (che sia solo per il “nome” dell’università o anche per gli “agganci” con le aziende del settore; a me piacerebbe lavorare all’ESA…).
Se qualcuno potesse darmi qualche info a riguardo, per conoscenza/esperienza personale o di conoscenti, sarebbe sicuramente d’aiuto; grazie in anticipo e scusate la prolissità! :stuck_out_tongue_winking_eye:

P.S.: domanda a parte: visto che a Milano, qualora la scegliessi, abiterei da solo e con poco tempo libero vista la mole di studio che ho capito essere necessaria in una facoltà del genere, come sono i rapporti tra studenti all’interno dell’università? Nel senso, si fa amicizia facilmente o magari è più facile se già si abita in qualche collegio/studentato e quindi già si conosce qualcuno?

Ciao!
Purtroppo la risposta che stai cercando non posso dartela io per mancanza di informazioni, però posso dirti la mia per quanto riguarda la parte finale di ciò che hai scritto, ovvero i rapporti tra gli studenti all’interno dell’università.
Io mi sono trasferito a Milano da poco e vivo assieme ad altri ragazzi, più grandi di me, che sono alla magistrale di un’altra ingegneria. Il primo giorno di lezione ho conosciuto dei ragazzi con cui abbiamo fatto gruppo fino adesso, senza difficoltà. Alla fine non è difficile perché, come te, ci saranno un sacco di altri ragazzi nella tua stessa situazione che non conoscono nessun altro e quindi saranno più propensi a conoscere, a stringere nuovi legami.
Poi se sei un amante dello “studio di gruppo” sarà molto più semplice fermarsi dopo le lezioni a studiare, fare esercizi, rilassarsi un pò con i colleghi del corso.

Capisco che sia una “paura” pensare di farsi dei mesi senza conoscere nessuno, magari da soli. Penso che per evitare ciò bisogna fin da subito buttarsi a conoscere gli altri :slight_smile:

Ciao

la mia esperienza dice che bisogna veramente impegnarsi per NON riuscire a farsi un giro di amicizie a Milano.
E’ difficile evitare inviti a uscite, aperitivi, gruppi di studio e condivisione di appunti.

joe

Il rischio anzi è l’eccessivo “razzeggio”…:wink: