Ingegneria aereospaziale o matematica?

Ciao pionieri, potresti venire in mio soccorso rispondendo ai miei terrestri quesiti?
Sono nuovo e vorrei un confronto con voi che siete già nel campo in cui vorrei entrar a far parte.
Dunque, ho difficoltà a scegliere tra la facoltà universitaria di matematica e ingegneria aereospaziale.
Insomma, tutto ciò che è compreso fra le due facoltà… perciò ho difficoltà :joy:
Vorrei sapere le dinamiche generali, anche economiche di un ricercatore matematico, poiché, per ora, è l’unico che mi interessa dopo la laurea; dove può essere impiegato un ingegnere aereospaziale, cosa fa in pratica e quanto guadagna (dalla percezione minima a un valore medio in Italia e all’estero); i pro e i contro delle due.
Se avrò così tanta fortuna di essere risposto da un matematico gradirei dei consigli, gli svariati sbocchi lavorativi, magistrali e dottorati.
Ps. per lavorare nella ESA o ASI sono molto richieste le due figure?
Grazie mille a chi risponde, proprio non so a chi riferirmi riferirmi e sul web girano molte cavolate.

Va bene anche un ex? Secondo me non hai ben capito cosa faccia un matematico. Gli unici suoi strumenti sono gessetti e lavagna. Ho fatto la Normale di Pisa, corso ordinario e dottorato in matematica, ma ho deciso di non andare oltre. Se ti interessa lavorare in ESA o ASI fa’ qualcosa di più applicato, al limite potresti fare matematica applicata, ma anche lì secondo me sei un po’ lontano, ma su questo non sono sicuro.
Se fai matematica pura, sì, non c’è niente di applicato.
Per la questione economica, ai miei tempi era drammatica, uno dei motivi per cui ho lasciato (2004), ora si è un po’ normalizzata. Non diventi ricco da ricercatore di matematica, se è a questo che punti.

Non è che lo sconsiglio in generale, sia chiaro, imparerai cose che quasi tutti al mondo ignorano, ma se il tuo obiettivo è guadagnare molto o lavorare in ESA, allora in particolare a te lo sconsiglio.

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Non pensavo che i matematici campavano a denti stretti… Per curiosità, potresti dirmi di cosa si occupa precisamente?

Credo che il campo della matematica più voga che ci sia oggi, sia la crittografia, per lo sviluppo di nuovi algoritmi e la ricerca dei numeri primi.

Ma le applicazioni possono essere molte.

Mia sorella ha preso un dottorato in matematica cercando di fare un modello che simulasse la crescita tridimensionale delle cellule della cartilagine del ginocchio.

Un esempio spaziale: abbiamo collaborato con il dipartimento di matematica dell’Università di Monaco di Baviera, i quali hanno fatto per noi una simulazione del carico del servizio di EDRS e un modello per la pianificazione dei link, in modo da ottimizzare l’utilizzo del sistema e mantenere più alta possibile la probabilità che un cliente trovi il servizio disponibile, nel momento in cui richiedono un nuovo link.

Da ingegnere, quello che capisco dei matematici è che costruiscono dei modelli per rappresentare la realtà, in modo da individuarne i fattori decisivi su cui si può “giocare” per ottenere la risposta che si desidera.

L’ho sempre trovato molto affascinante, anche se non capisco per niente cosa ci sta dietro :slight_smile:

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Di cosa si occupa un matematico? Di fare matematica, non di usarla. Definire gli oggetti in modo matematico, cosa sono i numeri, le operazioni, gli oggetti geometrici e altro. Ci sono 3 campi principali (più logica): analisi, geometria e algebra. In analisi si studiano fondamentalmente le funzioni (non si fanno i grafici eh), si caratterizzano, si impostano metriche nell’insieme delle funzioni, si studiano le equazioni differenziali nel senso di capire se esiste o meno una soluzione.

Giusto per non andare off-topic, si parlava in una discussione tecnica di questo forum del problema dei tre corpi:

bene, un applicato cerca di approssimare la soluzione per fornire un modo di calcolare l’orbita, un matematico dimostra che la soluzione esiste ed è unica e analitica, ma non si sogna di calcolarla.

Poi c’è la geometria, che era il mio campo di ricerca. Principalmente si studia topologia, la forma intrinseca degli oggetti; l’esempio classico per dire di cosa si occupa la topologia è descrivere in modo matematico che una ciambella è diversa da una palla. Io in particolare mi occupavo di nodi in dimensione bassa, proprio nel senso di nodi che si fanno coi lacci, ero un chirurgo, ma ovviamente mi viene difficile spiegare cosa facevo a chi non sa la topologia, questo è l’argomento descritto in modo incomprensibile su wikipedia:

E poi c’è l’algebra, che studia le operazioni matematiche in modo astratto, come oggetto matematico puro, un caso particolare molto conosciuto sono l’addizione e la moltiplicazione, ma le operazioni in generale non sono commutative (aXb non è uguale a bXa). La teoria dei numeri è l’unico ramo dell’algebra vagamente conosciuto.

Se vuoi sapere come passa la giornata il matematico, io tagliavo e cucivo nodi tutto il giorno, ma senza corde, usavo degli strumenti algebrici associati per poter fare le operazioni in modo comodo, dopo un po’ diveniva tutto astratto e la lavagna sembrava quello che appare nei soliti immagini stereotipate di un matematico, un accozzaglia di simboli disegnati a caso senza nemmeno una figura.

Per questo ti dico, se vuoi applicare qualcosa, è inutile scegliere matematica. Se invece ti interessa la scienza pura, vai tranquillo.

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Ecco, questo è un esempio di matematica applicata, si prendono dallo scaffale alcuni framework costruiti dai matematici puri e si applicano alle scienze pratiche, fisica, chimica biologia.

Un esempio classico che mi viene in mente è la teoria della relatività. Einstein non ha fatto altro che prendere uno spazio di Minkowski, impostare la dimensione a 4, mettere lo spazio in 3 cordinate, il tempo nella 4, e come vincolo di bordo impostare c, la velocità della luce. Erano due scienziati contemporanei, un matematico e un fisico. Uno ha creato un oggetto matematico, l’altro ha visto quali stranezza succedono se si applica alla realtà; visto che era compatibile, ne è uscita fuori una teoria.

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Grazie, molto esaustivo e di aiuto. Dopo questo mi pare proprio che non è il mio percorso…
Solo per chiudere la discussione di matematica, si può tirar una somma di retribuzione media di un matematico?

Secondo me stai sbagliando approccio… Se il tuo problema è la retribuzione, vai a fare l’idraulico o l’impresario di pompe funebri (senza nessuna offesa per chi lo fa).

Tu fai quello che ti piace, che è un privilegio che non tanti possono permettersi ed è la prima garanzia per riuscire bene ed essere bravo nel tuo lavoro, e vedrai che la retribuzione viene di conseguenza

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Sono d’accordo con te in entrambi i casi: è un salto nel vuoto contare sulle proprie capacità per spiccare