Ingegneria Aerospaziale e... cambiamento climatico?

Buonasera a tutti.

Sono un laureando di ing. aerospaziale e sono nella fatidica fase in cui ci si pone la domanda “è davvero questo ciò che voglio fare?”. Ultimamente mi sono reso conto di voler cercare di unire i miei due più grandi interessi: Space Engineering (che da sempre ho pensato di fare finita la triennale) e il cambiamento climatico.
Mi affascinano tantissimo le sfide tecniche e scientifiche che si prospettano per tentare di far diventare la nostra una società ad impatto zero - il mio non è un interesse dettato dalla “moda” green del momento.
Ciò che mi chiedo - e vi chiedo - è: prendendola molto alla lontana, può Space Eng. darmi conoscenze tecniche tali da potermi avvicinare a questo mio interesse? Parzialmente, anche parlando con colleghi, mi sono già risposto di sì. Ma la domanda successiva è: in che modo? Terminata la magistrale dovrei avere conoscenze di base riguarda l’industria spaziale (sistemi, strutture, astrodinamica, propulsione).
Può, altrimenti, un altro corso magistrale (Ing. Aeronautica) essere più sensata in tal senso? Perché e in che modo? Qualunque idea riguardo altri corsi in qualunque sede universitaria sono ben accette.
Vi ringrazio per aver letto fin qui.

Io sono solo un quindicenne, quindi non credo di poterti essere poi così utile, anche se il mio elaborato di terza media parlava proprio di cambiamento climatico.

Comunque, la mia risposta alla tua domanda è:
Assolutamente sì!

Il settore spaziale è assolutamente fondamentale nella lotta al cambiamento climatico, pensa solo al potenziale che ha la visione di insieme che può avere una piattaforma a centinaia di chilometri al di sopra della superficie terrestre.

Ti consiglio di dare un’occhiata alla sezione del sito ESA dedicata

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Neanche io credo di poterti essere troppo utile però per rendere la tecnologia sostenibile dovremmo costruire macchine in grado di funzionare per decenni che funzionano con energie rinnovabili e che non hanno bisogno di manutenzione. Vediamo… chi è che costruisce macchine simili (cioè sonde spaziali)?

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il cambiamento climatico è un tema che copre tutti gli aspetti della vita, non a caso è di difficilissima gestione. Puoi affrontarlo dal lato che preferisci ed in base a quello ti potrà essere più o meno utile ciò che studi, non esiste una risposta. richiede interventi politici, sociali, economici, tecnici a 360 gradi.

Assolutamente. Di questo ne sono consapevole. Quello di cui mi farebbe piacere discutere è relativo a se, ed in che modo, una laurea magistrale in Space Engineering può far fronte alla più certa e imminente problematica mondiale. Mi piacerebbe discutere se qualche altra laurea, dopo aver terminato la triennale in ing. aerospaziale, può spingermi con più forza in questa direzione. Di certo non posso iniziare una magistrale in scienze sociali.

Se il cambiamento climatico venisse affrontato più spesso come un problema ingegneristico e scientifico, credo che ci sarebbe molta più comprensione di quello che sta succedendo, e di conseguenza ci sarebbero molto meno bla-bla e molti più risultati. Purtroppo invece, nel 99% dei casi viene affrontato come un problema (e strumento) politico…

Per come la vedo io, la questione va affrontata con il punto di vista di un “system engineer”. Due classici esempi: non si può parlare solo di auto elettriche se non si affronta il problema della chimica delle batterie e dell’estrazione dei metalli rari che servono per farle andare; non si può parlare solo di energia eolica, se non si considera il “costo climatico” della produzione del cemento e dell’acciaio che servono per le turbine eoliche. Eccetera, eccetera.

Questo per dire: potresti fare aerospaziale, meccanica, energetica, chimica, nucleare, edile, agraria e molto altro, e ognuna di queste facoltà ti darebbe un background che copre solo una piccola parte del problema. Non credo che esista una facoltà che lo copra per intero, perché non sarebbe possibile.

Quindi iscriviti al corso che ti ispira di più, poi usa gli strumenti che l’università ti darà per studiare un po’ anche delle materie che il percorso di studi non hanno coperto, e infine cerca un lavoro in un settore dove tu possa contribuire nella direzione giusta :slight_smile:

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Son d’accordo sul fatto che venga sfruttato come strumento politico, un po’ meno sul resto - anche se non sono completamente in disaccordo. Ho già letto vari libri e pubblicazioni, quindi credo che buona parte del problema sia legato al non avere la propensione e/o l’educazione ad informarsi. Siamo abituati a fermarci a leggere le prime pagine dei giornali o ad ascoltare ciò che i TG nazionali ci propinano senza andare più a fondo (ovviamente è un discorso generalizzato che, per fortuna, non vale per tutti).
Tornando alla magistrale, capisco ciò che mi vuole dire. Volevo però avere un confronto più vicino al mio “ambiente”: esco da una triennale di aerospaziale, è chiaro che non posso andare a fare una magistrale in economia o agraria, per dire. L’intenzione era quella di gettare basi solide verso questo percorso già dalla magistrale: mi rendo conto che non è semplice in quanto parto da troppo lontano, forse. Ciò che ho capito finora è che, scegliendo la magistrale in Space, avrei la possibilità di lavorare in futuro in ambienti che sfruttano monitoraggio satellitare (su aria, mari, foreste, ecc) dai quali estrapolare poi dati necessari per le ricerche - per essere molto sintetico - oppure in ambienti di ricerca sui propellenti. Non mi sembra di vedere altre possibilità, ma le mie conoscenze sono limitate, per cui sono ben accetti altri confronti.
Se scegliessi Aeronautica, invece, avrei la possibilità di lavorare in ambienti che si occupano di aumento dell’efficienza dei velivoli, o di integrazione di motori elettrici per andare sempre di più verso i velivoli more electric o, di nuovo, in ambienti di ricerca sui (bio)combustibili.

Ho tanti ex compagni di università che lavorano nell’automotive o altrove… Non è che se ti laurei in aerospaziale allora devi per forza lavorare alle missioni spaziali, se non è quello che ti piace.

D’altronde però se sai già che vuoi andare altrove, fai una magistrale diversa. Io ti ho preso gli esempi di tante altre ingegnerie, tutte accessibili dopo una triennale in aerospaziale, con pochi debiti formativi.

Vuoi lavorare al riciclaggio della plastica? Fai ingegneria chimica
Vuoi lavorare a risolvere il problema dell’energia elettrica? Fai ingegneria energetica, nucleare o elettrica
Vuoi lavorare all’auto elettrica? Fai ingegneria meccanica, elettronica, o anche aerospaziale
Vuoi lavorare alla rivoluzione del trasporto navale (grosso fattore delle emissioni di CO2 che viene sempre dimenticato)? Fai ingegneria navale o meccanica
Vuoi lavorare alla rivoluzione del trasporto aereo? Fai aerospaziale con indirizzo più verso l’aeronautica
Vuoi lavorare su missioni di osservazione terrestre? Fai aerospaziale con indirizzo spazio.
Vuoi ridurre l’inquinamento dovuto al riscaldamento e la climatizzazione? Fai edile o ambientale

Non esiste una risposta alla tua domanda, perché non esiste un lavoro che si chiama “ingegnere del cambiamento climatico”

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Capisco quello che intende: so che non esiste una posizione del genere :grin: Forse mi sono espresso male, ciò che intendevo dire è quale delle magistrali mi desse, già al termine degli studi, più strumenti a parità di argomento trattato. Una magistrale in ingegneria chimica quanti strumenti mi dà per poter affrontare il problema del riciclaggio della carta rispetto a quello che mi potrebbe dare una magistrale in ingegneria aerospaziale per missioni su osservazione terrestre? Di più o di meno? Intuisco che la domanda non ha una risposta semplice, ma forse si può ragionare a grandi linee. Per questo inizialmente avevo scritto quali conoscenze il mio corso magistrale mi avrebbe dato.
Giusto per fare un’esempio: se aeronautica mi desse conoscenze tali da poter avere approcci al problema da più “lati” rispetto a space, ecco, ci rifletterei. Si tratta proprio, parlando in termini spiccioli, della possibilità di avere più strade percorribili una volta terminati gli studi.

devi decidere tu di cosa preferisci occuparti non funziona che vale tutto e allora prendi quello che ti rende pronto. pronto non lo sarai comunque, se vuoi ricercare soluzioni tecniche nessuno te le insegnerà

Il tempismo…

(Per chi non lo sapesse il tizio del tweet è il presidente dell’ESA)

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Grazie! Mi è sfuggito!

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