Bene. Il pubblico ha gradito l’iniziativa, forse anche troppo. Dopo la mia conferenza la sessione di domande è durata 20-30 minuti.
Ho preparato anche un piccolo colpo di teatro. Alle 19:28 UTC ho fatto interrompere la conferenza dal mio capo, Chiara/Damaris, per ricordarci che esattamente in quel momento, esattamente 50 anni prima, veniva lanciato Sputnik 1. Sembra che i presenti abbiano apprezzato questo spunto emotivo.
Non capisco come mai alcuni oratori non gradiscano molto la sessione delle domande? Come mai questa dicotomia, se si è divulgatori per quale motivo ci si dovrebbe ritrarre dalle richieste del pubblico?
Bene, chiarito la tua posizione la questione rimane ancora aperta per altri.
Per esempio ho assistito ad alcune conferenze nel vostro planetario a Milano e tutte le volte mi è sembrato che avevate premura di finire il tutto entro le ore 22,30. Addirittura il professore Guaita in un ora aveva concluso la sua oratoria, mentre a Lecco si è intrattenuto più a lungo. Come mai queste divergenze?
Guaita ha spesso necessità di non fare tardi la sera, non abita a Milano.
Per quanto riguarda le altre conferenze serali al Planetario di Milano, hai ragione. Il problema principale è il rispetto dei turni di lavoro del personale comunale. E` molto più facile mandare uomini nello spazio che risolvere problemi di straordinari del personale.