Da metà marzo ad oggi, il cavo dal lander ad HP3 sembra essere stato retratto di qualche centimetro.
Mi chiedo, per quale motivo.
Da metà marzo ad oggi, il cavo dal lander ad HP3 sembra essere stato retratto di qualche centimetro.
Mi chiedo, per quale motivo.
C’è stato il più grande terremoto su Marte mai registrato finora:
È un terremoto di magnitudo 5, che supera quello di 4.2 registrato l’anno scorso, ed è più o meno il massimo teorico che si aspettavano gli scienziati prima dell’invio della sonda.
Non risultano danni e feriti.
Magnitudo, non magnitudine
Da magnitudo a magnitudine il passo è breve, specialmente per noi appassionati di spazio!
La settimana prossima invece ci sarà un aggiornamento sul futuro della missione, con qualche riferimento alla produzione di energia elettrica.
Per futura consultazione, il link alla conferenza che parla dell’imminente fine missione di InSight, e del suo rilevamento del terremoto mag. 5.
Il lander è passato da 5 kWh di produzione di energia elettrica giornaliera a inizio missione a 0,5 di questo mese. Ad agosto termina la missione scientifica, non c’è più energia per il sismografo.
Un mese fa era stata approvata l’estensione di missione fino a dicembre, le condizioni però erano diverse. Si continuerà a comunicare con il lander fino a fine anno, solo per sapere lo stato di produzione di energia elettrica.
Nuovo articolo di Matteo Deguidi pubblicato su AstronautiNEWS.it.
Un bel prima e dopo
Estratto dall’articolo per chi non clicca i link (come me spesso ) e a futura memoria (nasa non ha un bel track record riguardo il tenere pagine per più una decade), questa bella animazione del prima della cura delle sabbiature marziane, e dopo la cura.
edit: da desktop la vedo anche nell’embed del tweet, ma arriva da twitter. Qui dovrebbe durare per sempre…
Sorpresa, lo spegnimento del sismometro non avverrà. Lo lasciano acceso anche a costo di perdere la sonda prima. Vi pare una buona idea? Se avete un’idea migliore e volete chiedere al team del JPL cosa ne pensa, potete farlo direttamente il 28 giugno partecipando alla diretta nel link dell’articolo seguente.
Promemoria, la chat è oggi alle 9
Non so a quando risalga l’evento, probabilmente a inizio anno, ma il JPL riporta che InSight ha sentito la caduta di un meteorite sulla superficie di Marte, frammentato in tre pezzi.
Successivamente MRO ha visto i luoghi d’impatto, fornendo una conferma alle osservazioni di InSight.
sarebbe bello avere un lander/rover pronto in orbita per andare a investigare sui crateri appena formati, gli strati esposti potrebbero riservare delle belle sorprese
C’è un rover che esplora crateri più grandi, sono molto più importanti di questi piccolini.
Tornando all’evento segnalato dal JPL, ho trovato l’articolo nel loro sito:
L’evento descritto si riferisce al 5 settembre 2021.
Poi sono strati trovati altri tre eventi grazie a questa analisi, su registrazioni pregresse, relative al 27 maggio 2020, 18 febbraio 2021 e 31 agosto 2021.
L’unico riscontro visivo è relativo a quello del 5 settembre 2021, con le immagini successive all’impatto di MRO.
Giovedì ci sarà una conferenza stampa per comunicare scoperte in collaborazione tra InSight e MRO. Non so se si riferisce a quanto citato qualche post più su o sono scoperte nuove.
InSight della NASA ha registrato un marsquake di magnitudo 4 lo scorso 24 dicembre, ma gli scienziati hanno appreso solo più tardi la causa di quel terremoto: un impatto di meteoroidi stimato essere uno dei più grandi visti su Marte da quando la NASA ha iniziato a esplorare il cosmo. Inoltre, il meteoroide ha scavato pezzi di ghiaccio delle dimensioni di un masso sepolti più vicino all’equatore marziano di quanto mai trovato prima – una scoperta con implicazioni per i piani futuri della NASA di inviare astronauti sul Pianeta Rosso.
https://youtu.be/NR7QCUit-do
0’37’’
Animazione 3D dai dati della fotocamera HiRISE (High-Resolution Imaging Science Experiment) a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter della NASA
Si stima che il meteoroide si sia esteso da 16 a 39 piedi (da 5 a 12 metri) - abbastanza piccolo da bruciare nell’atmosfera terrestre, ma non nella sottile atmosfera di Marte
[…]
dettagliati in due articoli pubblicati giovedì 27 ottobre sulla rivista Science.
julesverne (nei commenti ad arstechnica) fa notare
posizione dell’impatto.
SpaceX ha proposto questi siti di atterraggio
(senza fonti ma con 157 “mi piace” e nessun che lo sbugiardi)
ahimé… siamo prossimi alla fine
Ricordo che avevamo discusso dei possibili sistemi di “spolveramento”, per questa e altre missioni marziane affette dallo stesso problema. E continuo a pensare che forse un vibratore, magari a ultrasuoni come per i sensori delle maccchine fotografiche, potrebbe servire… chissà. Certo che è un bel guaio, anche nell’ottica di spedire su marte qualcosa di più di un robot.
Ma la polvere non si attacca anche per effetto elettrostatico?