InSight Mission Log

Ottimo articolo! Rigoroso ma con uno stile bello “fresco”. :clap:

3 Mi Piace

Sono ingegnere e non approvo i “basterebbe che”

Però non posso non notare che hanno realizzato un profilo di missione scientifica molto rischioso dove l’80% dei risultati dipendono da un solo esperimento che ha una rischiosità molto alta

Forse era opportuno progettare una sonda di scavo meno ambiziosa e mettere un altro payload

È proprio un motto da ingegneri: “Don’t Put All your Eggs in One Basket.”

Immagino la frustrazione di chi riesce a far atterrare indenne la missione (una roba che a tutt’oggi russi, europei, cinesi, indiani, israeliani faticano a fare) e vedere un giro a vuoto come questo

Qualche giorno fa (7 ottobre) è uscito un nuovo aggiornamento sul blog DLR.

Tilman Spohn ci fa sapere che su HP3 c’è stato un ulteriore problema, in corso già prima della congiunzione solare, relativo alla “scatola elettronica” (BEE) dello strumento. In sostanza, a causa dei raggi cosmici, alcuni dati della memoria di massa sono stati corrotti. La cosa si è risolta con uno spegnimento e un reboot, ma prima hanno voluto controllare meglio la robustezza del codice rispetto a questi fenomeni, per evitare che un ulteriore eventuale “bit-flip” (così viene chiamato il fenomeno) possa in futuro produrre comandi indesiderati.

La BEE è rimasta perciò spenta fino a poco tempo fa, ma ciò non ha rallentato l’operazione di “spinning”, cioè di bloccaggio della talpa, perché il team del braccio robotico aveva comunque bisogno di tempo per esercitarsi sul controllo della difficile operazione.

Il martellamento dovrebbe essere ripreso l’8 ottobre, sol 308 (e sarebbe la prima volta che la talpa sarebbe stata messa in funzione dal 26 marzo! Uso il condizionale perché Spohn scrive il 7 ottobre e non ci sono successive conferme dell’operazione).
In un primo tempo la talpa avrebbe prodotto solo 20 “picconate”. Il timore dei tecnici era che, affondando rapidamente la talpa, il tether scientifico venisse a strisciare sulla pala, danneggiandosi (non dimentichiamo che il cavo non è solo un collegamento ma è pieno di sensori).

https://www.dlr.de/blogs/en/all-blog-posts/The-InSight-mission-logbook.aspx

Purtroppo le immagini di Sol 309 non sembrano mostrare molti cambiamenti, ma aspettiamo qualche ulteriore info.

8 Mi Piace

Vai vai vai vai :grin::grin::grin: và come penetra!

5 Mi Piace

Però :blush::blush:. Sono davvero sorpresa. Ad una analisi superficiale non avrei mai pensato che potesse fare il minimo passo avanti. Ed invece…
Speriamo che continui senza ulteriori intoppi per poter arrivare al target previsto.

3 Mi Piace

Una gran bella cosa anche se… nell’ultimo maledetto fotogramma si vede la talpa che ruota in seguito ad una martellata ma non avanza in profondità!

Almeno così sembra guardando attentamente il filmato…

/INCONSOLABILE MODE ON

potrebbero collegare al penetratore il mio cuore…
riceverebbe delle ottime martellate

:smiley:

Buone nuove?

4 Mi Piace

Si nota un accenno di avvitamento verso sx. Speriamo non cominci a torcersi il cavo.

:owl:

No ho capito cosa fa scendere la talpa qui: la pressione della benna?

La benna spinge la sonda dal lato, facendo aumentare il grip. La sonda usa il suo martello interno.

1 Mi Piace

bellissimo vedere come la terra intorno all’impronta della benna, collassi a seguito delle vibrazioni della talpa

Questa missione in un certo senso sta diventando un fallimento di successo, da cui si imparano tante cose.

Continuo a pensare che in ottica di “fail fast” questi esperimenti sarebbe meglio farli sulla Luna, in modo sistematico e massivo… tanti rover, tanti design, tanti approcci, tanti team che cercano di trovare soluzioni diverse ai probemi di operare a distanza su un altro corpo celeste. Ovviamente le condizioni sulla Luna sono molto diverse, ma alcuni dei problemi saranno comuni.

3 Mi Piace

Diversi perché è diverso un suolo ad atmosfera praticamente zero, da un’altro con atmosfera, venti e sedimenti idrogeologici

1 Mi Piace

Qui e’ OT ma sulla Luna, anche lontano dai famosi crateri in ombra, sembra che il sottosuolo potrebbe contenere significative percentuali di acqua (i campioni di Luna 1 che ha trivellato fino a 184cm di profondita’ nel 1976 ne contenevano lo 0.1%, l’impattore e LCROSS dieci anni fa esatti avrebbero rilevato circa il 5.6% di acqua nel sottosuolo il che e’ tantissimo, nei crateri polari potrebbe essercene molta di piu’). Pero’ non voglio dirottare i 3d per discutere se e’ meglio trivellare Marte o la Luna, direi tutti e due.

Confermo che da profano mi sembra che il lavoro che stanno facendo, anche se non pianificato, sia preziosissimo e tornera’ molto utile in futuro.

E a questo punto tanto vale simulare a terra tentando di ricreare il terreno più simile possibile.
:slight_smile:

1 Mi Piace

Continuo a pensare che non si fa una missione interplanetaria con un solo rischiosissimo payload.
Potevi farlo negli anni 60 con la guerra fredda ed i soldi che arrivavano a pioggia dai militari

Oggi per come viene visto (in parte purtroppo e certamente non in questo forum ma nel mainstream) lo spazio rischi tantissimo che il fallimento si ritorca contro la comunità scientifica, con conseguente taglio di fondi ad altre future missioni

Però HP3 non è l’unico payload di InSight che ha tre strumenti primari (ci sono anche SEIS e RISE :slightly_smiling_face:).
Bisogna anche considerare che la missione rientra nel programma a “basso costo” Discovery, che prevede un budget fisso di 450 milioni (lancio escluso). Alcune scelte progettuali dipendono da fattori di economicità, con tutte le conseguenze che ne derivano. (Ad esempio i problemi alla BEE sopra segnalati derivano dalla mancanza delle ridondanze che solitamente vengono adottate per evitare gli effetti dei raggi cosmici).

3 Mi Piace

Una risposta al mio dubbio

Internet é una grande cosa

Edit: traduco che non fa mai male.

Hanno notato uno spin di 10° per ogni centimetro di penetrazione. Stando alle loro simulazioni hanno preventivato uno spin totale di 270° alla profondità di 5 metri, confidando nel fatto che il cavo stesso dovrebbe funzionare da “pinna stabilizzatice” una volta a contatto con il suolo sottostante.

6 Mi Piace

E qui non ci facciamo mancare nemmeno una bella foto dall’alto by HiRise

2 Mi Piace

Faccio ammenda per SEIS e RISE
In ogni caso il mio non voleva essere un “basterebbe che” tutt’altro
Proprio perché sono programmi a basso costo a mio avviso dovrebbero essere un po’ più conservativi