Questo è falso.
Insight ha altri 7 strumenti oltre a HP3, e molti degli obiettivi di missione possono essere raggiunti senza la trivella.
Che poi il “grande” pubblico si appassioni solo alla talpa lo capisco, ma per fortuna oggi giorno ci sono un sacco di metodi non intrusivi che permettono di sondare il sottosuolo, a partire dal sismometro - che a mio avviso è lo strumento principale della missione.
Consiglio infatti anche (se si ha tempo) di vedere in dettaglio le caratteristiche sel sismomerto, che è un vero gioiello. Già solo il design della tendina alla base della copertura di protezione è qualcosa di fantastico.
Mi chiedo se tra l’altro il sismometro possa dare un’idea di quello che è successo (magari non sufficiente da prendere decisioni, ma utile nel post-mortem)
Direi proprio di no. Sicuramente registra le vibrazioni indotte dal penetrometro, ma data la sua sensibilità (deve misurare i martemoti veri e propri nonchè quelli generati impatti meteorici e tempeste di vento) è molto probabile che i segnali dovuti alle martellate siano andati in saturazione.
Da capra qual sono, vi chiedo se, nella peggiore delle ipotesi, il martellamento “a vuoto” di hp3 potrebbe essere utile al sismometro per studiare il sottosuolo, almeno locale?
E’ una metafora e non parlavo nello specifico di questa missione ma di un possibile approccio reso possibile dagli sviluppi in corso. Ma penso che si sia capito e che non piacciano questi sviluppi.
Aggiungo un particolare. Durante le missioni Apollo, e’ stata usata la stessa tecnica (ovvero di percuotere il terreno) per studiare il suolo lunare. Addirittura nella missione Apollo 17 furono fatte brillare delle cariche esplosive.
Intendi il Heat Flow Experiment? In quel esperimento vennero fatti dei buchi, con il metodo tradizionale, come hai detto, per infilare le sonde dell’esperimento.
Io parlavo del Active Seismic Experiment, in cui c’erano dei strumenti (o cariche esplosive) per martellare il terreno e produrre onde “sismiche” da registrare con i sismografi.
Giusto, hai ragione! Pensavo ti riferissi al metodo di perforazione del terreno, invece parlavi della possibilità di studiare la composizione del sottosuolo analizzando le onde in seguito all’azione di un percursore!
Da persona non competente temo sempre di dire una stupidaggine quando le questioni si fanno più tecniche. Cosa avrei proposto io: la “mano” prende il sensore di Hp3 e lo tiene in verticale. La benna scava un po’ di sabbia in un’altra zona. La mano posiziona il sensore che viene parzialmente sommerso dalla sabbia prelevata dalla benna. Sicuramente gli ingegneri sul forum mi faranno notare di aver scritto delle assurditá Forse la “mano” potrebbe danneggiare il cavo?
1)Mano e benna sono sullo stesso braccio. Vedo difficile eseguire entrambe le operazioni
2)La mano può reggere il sensore senza che scivoli? Forse sì
3)La mano è stata progettata solo per afferrare gli strumenti da appositi pomelli, come quello che c’è qui in basso a sinistra. La mano riesce ad aprirsi abbastanza da prendere il sensore? Non credo