Intervista a Nespoli -Resto del Carlino

Quest’oggi sul Resto del Carlino (ed.Rimini),breve intervista a Paolo Nespoli a firma Roberto di Meo.A chi interessa,questa sera,potrei trascriverla e postarla.
Per chi ha la possibiità di leggere il quotidiano subito,le coordinate:pag.41 rubrica Lui & Lei.

Posta, posta!!

Di Meo: La sua è stata un’avventura spaziale degna di tale nome con tantissimi colpi di scena,passeggiate esterne cambiate all’ultimo momento e con rientro un pò burrascoso e imprevisto: non le pare?
P.Nespoli:L’addattamento all’assenza di peso è stato veloccissimo e non ho avuto nessuna difficoltà.Al rientro mi sentivo come se stessi su una barchetta in un mare in preda a un uragano.Girava tutto e mi sembrava di avere addosso una coperta di 200 chili,tant’è vero che mi era difficile camminare.Sia io che il collega americano Clayton Anderson avevamo una serie aggiuntiva di esperimenti da fare e abbiamo deciso di lasciare andare gli altri per il classico giro sotto lo Shuttle dopo l’atterraggio.La maggior parte dello scombussolamento è passato dopo poche ore,e il giorno dopo siamo tornati a Houston al lavoro.
D.M.:Torniamo alla missione Esperia che è stata difficile e particolarmente complessa.
P.N. : Senza dubbio è così.La missione era nata come super-complessa con cinque passeggiate spaziali,che sono più delle maratone,e con obbiettivi audaci.Qualquno alla Nasa aveva definito questa missione come la più complessa dopo quelle lunari.
D.M. :Ad un certo punto,però,sono cominciati gli imprevisti.
P.N. :Gli imprevisti ci hanno fatto cambiare i programmi più volte.Durante una passeggiata abbiamo scoperto che uno dei giunti rotanti del traliccio della stazione era coperto di residui ferrosi che ne impedivano il movimento.Quindi abbiamo cominciato ad attrezzarci per cercare di riparare il danno.Ma mentre ci preparavamo per questo,uno dei pannelli solari che avevamo appena spostato,si è strappato.
La passeggiata spaziale che ne è venuta fuori è risultata difficilissima perchè lo strappo era in una zona normalmente non accessibile.Abbiamo dovuto assemblare un lungo ponte con bracci meccanici,una specie di accrocco :scream: spaziale,per permettere a un astronauta di arrivare fin lassù.E ci siamo riusciti. :smiley:
D.M. :In questi giorni si è parlato della tecnologia italiana.Ce n’è molta sulla Stazione orbitante?
P.N. :Buona parte dei moduli della stazione sono costruiti in Italia.La nostra industria ha conquistato la fiducia della Nasa e dell’Esa chele hanno assegnato la costruzione di questi delicattissimi elementi per la Iss.
D.M.:Fra qualche settimana verrà lanciato anche Columbus.Anche questo è un altro gioiello della tecnoloia italiana?
P.N. :Il Columbus è un laboratorio importantissimo per il futuro della Stazione Orbitante e per la ricerca scientifica Europea.
E’ un modulo pressurizzato attrezzato con armadi-laboratori che serviranno agli scienzati per fare microgravità.La struttura di base è stata costruita in Italia e poi completata in Germania.E’ veramente un gioiello dell’industria Europea.
D.M. :Pensa che con l’aggancio del Columbus non solo gli astronauti potranno recarsi in futuro sulla Iss,ma anche ricercatori universitari?
P.N. : Perchè no.Il laboratorio è di tutti.Asi ed Esa metteranno a disposizione questa struttura per fare esperimenti semplici o di lunga durata.Sono convinto che avere a disposizione un laboratorio del genere scatenerà l’immaginazione dei nostri ricercatori,che vorranno andarci per sperimentare da lassù in prima persona.
D.M :Quale sarà il futuro ruolo dell’Italia nel campo spaziale?
P.N. :Continuare questa tradizione è importantissimo.Occorre una startegia nazionale che definisca obiettivi e traguardi importanti per il Paese.
Sarebbe bello che si arrivi al progetto e alla costruzione di una navetta europea che possa servire a raggiungere la Stazione spaziale.E ai giovani desidero dire che possono,sin da ora,guardare le stelle e preparasi a raggiungerle.
Credo che non passeranno molti anni prima che un italiano arrivi sulla Luna o su Marte. :o :smiley:
D.M. :Il presidente Napolitano vi ha invitato al Quirinale:quando è prevista la visita?
P.N. : Ci stiamo preparando a questo appuntamento.La comandante Pamela Melroy è felicissima di questo incontro che ci sarà all’inizio del 2008.

Nota del Trascrivente:spero di non esser stato troppo irrispettoso con le faccine… :roll_eyes:

Interessante…grazie del lavoro!

Grazie flyby!! :smiley:

Ehm,grazie,ho riletto il tutto e mi sono accorto che per la fretta ho omesso qualcosa #-o,(6°risposta)adesso il testo è a posto.
un Saluto

Grazie del lavoro di trascrittura :stuck_out_tongue_winking_eye: