La ricerca primaria é indirizzata verso le modificazioni fisiologiche dell’uomo nello spazio. Chissà se questo é in vista di una probabile ripresa delle attività di esplorazione dello spazio profondo.
Per lo meno per ESA è sempre stato così, almeno dal 2008 (anno in cui Columbus è stato lanciato e quindi ho iniziato a seguire la ISS). Probabilmente perché gli effetti della microgravità e delle radiazioni sul corpo umano o comunque su campioni biologici sono relativamente più semplici da isolare, quindi danno più garanzia di ritorno utile.
Però la percentuale di esperimenti sugli astronauti non è così alta come sembra da questo articolo. Questo è il report dell’ultima settimana a bordo di Alex e Reid, e quindi è stata data massima priorità agli esperimenti fisologici su loro due per un motivo abbastanza ovvio: tutto il resto poteva essere posticipato a dopo la loro partenza, ma gli esperimenti su loro due bisognava farli prima
Nel tempo ho notato come gli esperimenti fisiologici siano concentrati all’inizio ed alla fine della missione di ciascun astronauta.
Ottimo spirito di osservazione
Quando si fanno i test sugli astronauti, si vuole vedere l’evoluzione del loro corpo durante i 6 mesi a bordo.
E quindi di sicuro ci sarà un picco all’inizio e uno alla fine per gli esperimenti che fanno 2 sessioni su tutto il periodo a bordo. Ma probabilmente se andiamo guardare con più dettaglio scopriremo anche che ci sarà un picco simile ma un po’ più piccolo esattamente dopo 3 mesi, perché è a metà missione per gli esperimenti che fanno 3 sessioni. E poi probabilmete ci sarà un picco più ancora piccolo dopo 2 mesi e dopo 4 mesi, per gli esperimenti che fanno 4 sessioni. E così via…
(faccio solo ipotesi per stimolare l’attenzione di Lupin, è ora che le sue statistiche passino al prossimo livello )
Grazie Buzz,
avevo pensato tempo fa, nella speranza di fare cosa gradita, di sintetizzare in un piccolo schema i tipici “appuntamenti” a cui ogni astronauta deve sottoporsi quando è sulla ISS.