ISTAR e ISS per l'eplorazione

ISTAR (International Space Station Test bed for Analog Research), il gruppo di lavoro per l’utilizzo della ISS come piattaforma per l’esplorazione, ha formalmente richiesto l’esecuzione di una simulazione di viaggio marziano entro il 2016 sulla ISS e sulla falsa riga di quanto già svolto a terra da ESA/RKA con Mars500. I pochi dati di quanto richiesto e finora trapelato, parlano di isolamento per l’equipaggio destinato alla simulazione, equipaggio differente da quello pianificato della ISS e utilizzo di Soyuz per il trasporto.
A riguardo è già stato firmato un MOU fra il management del programma ISS e quello dell’HEDS (Human Exploration and Development of Space).

Non è ancora chiaro dove questa simulazione avrebbe luogo (un nuovo modulo in 4 anni è abbastanza improbabile) sulla ISS, come verrebbe gestito l’isolamento (è comunque necessaria la presenza delle Soyuz di emergenza e queste hanno 6 mesi di vita massima a bordo) e se per tale periodo l’equipaggio standard della ISS fosse ridotto per permettere l’esecuzione dell’esperimento. Se ne saprà di più probabilmente nei prossimi mesi.

Forse si potrebbe partire da una simulazione “breve” e poi una “lunga” da 500 giorni, proprio come in Mars500. In questo caso si avrebbe il tempo (ma il problema sarebbero i fondi) per costruire un modulo ad hoc.
Comunque questa notizia mi ha piacevolmente sorpreso. Non avevo mai pensato ad un utilizzo simile della ISS.
Stavo pensando anche che questo significherebbe che per il periodo di isolamento gli astronauti dovrebbero avere tutto il necessario (acqua, cibo e vestiario) senza alcun approvigionamento dall’esterno (ATV e Progress). Mi rendo conto che anche solo una simulazione come questa diventa una sfida enorme.

Wow! Questo sì che sarebbe davvero interessante, sperando che implementino la “simulazione di missione” un po’ meglio di come hanno fatto per Mars 500, che era un po’ poco realistico.

Sarebbe anche interessante sapere come intendono implementare la cosa dal punto di vista della sicurezza. Per Mars 500 erano in un laboratorio, e quindi non c’é mai stato un vero (intendo non simulato) pericolo per i simulanti. Sulla stazione invece dovrebbero riuscire a distinguere le anomalie simulate da quelle vere e proprie, e chissà come farebbero a fare questo senza compromettere il risultato dell’esperimento (le “cavie” sono esseri umani e il loro comportamento, il che significa che appena vengono a sapere che una cosa è simulata e non realistica i risultati dell’esperimento diventano falsificati).

In più c’é anche da considerare come trattare le anomalie vere e proprie. Su Mars 500 l’equipaggio non ha mai dovuto fare nessuna attivitá di maintenance, cosa che invece sulla ISS gli astronauti fanno piuttosto frequentemente, con il supporto da terra. E allora come fare? Fanno fare le attivitá di maintenance con il solito ritardo di 40 minuti nelle telecomunicazioni (mantenendo valido l’esperimento ma potenzialmente mettendo davvero a rischio la loro vita) oppure lo fanno fare in maniera “normale”, riducendo i rischi ma rendendo il tutto una missione che non si allontana mai dall’orbita terrestre?

Che significa? Non toccare la rotazione già assegnata vuol dire aumentare le persone a bordo, cosa che non è supportata dagli attuali sistemi della ISS… Bisognerebbe ridurre l’equipaggio ISS a 3, con forte impatto sulla scienza che viene fatta a bordo. Tutto questo pochi mesi dopo che la NASA ha cambiato radicalmente l’assegnazione di crew time, dando priorità massima alla scienza.

Sarò io che sono scettico, ma mi sembra davvero poco fattibile una cosa del genere in 4 anni da ora…