Kepler-10b il primo esopianeta roccioso scoperto da Kepler

Fonte: http://www.nasa.gov/topics/universe/features/rocky_planet.html

Grazie alla missione Kepler e’ stato possibile confermare la scoperta del primo esopianeta roccioso fuori dal nostro sistema solare.

Kepler-10b e’ il suo nome, e’ grande 1,4 volte la nostra Terra ma al contempo e’ il più piccolo esopianeta extrasolare mai trovato.
La scoperta e’ stata confermata dopo otto mesi di collezione ed analisi dei dati pervenuti dalla sonda tra il Maggio 2009 ed il Gennaio 2010.

Grazie al fotometro ultra preciso della sonda e’ possibile misurare i minuscoli cambiamenti di luminosita’ di una stella quando un pianeta incrocia, con la sua traiettoria, la visuale tra la sonda e la stella. Grazie alla misurazione di questi cambiamenti periodici e’ possibile misurare la grandezza del pianeta, mentre la distanza dalla stella del pianeta stesso viene misurata attraverso il tempo impiegato per completare un orbita completa intorno alla stella madre (in questo caso Kepler-10, situata nella costellazione del cigno, precisamente sulla punta dell’ala sinistra)

Kepler-10b, purtroppo, non risulta abiltabile o quantomento idoneo ad ospitare la vita in quando orbita ad una distanza 20 volte inferiore a quella Saturno-Sole, completando un intera orbita ogni 0,84 giorni Terrestri.

Analisi ancora piu’ accurate rivelano che Kepler-10b ha una massa di 4,6 volte quella terrestre con una densita’ di 8,8 grammi per centimetro cubo.

Kepler-10b orbita attorno ad una stella molto simile al nostro Sole per temperatura, ma e’ molto più vecchia, ha infatti 11,9 miliardi di anni contro i 4,5 della nostra stella madre, e dista da noi circa 560 anni luce.

Come già detto il pianeta e’ roccioso, quindi tecnicamente sarebbe possibile camminarci sopra, se non fosse che l’estrema vicinanza dalla stella madre rende sostanzialmente Kepler-10b un mondo “bruciato”, con una temperatura - sulla superficie esposta alla radiazione diretta - di 1300 °C, la stessa radiazione diretta ha impedito al pianeta di trattenere una atmosfera.

[In allegato una rappresentazione artistica di Kepler-10b]


Ottima notizia!!!

Già!! speriamo ne trovino altri prima o poi, sono curioso di sapere cosa c’è la fuori.

Per il momento ne hanno trovato uno, ma sicuramente ce ne sono un’infinità. Intanto cerchiamo quelli che potrebbero ospitare la vita come noi la intendiamo, comunque non è da escludere la possibilità di altre forme di vita un poco diverse da quelle a noi conosciute.

Se prendiamo come riferimento il nostro sistema solare, su otto pianeti quattro sono “solidi”, facendo un rapido conteggio per tutte le stelle che esistono nell’univeros, ipotizzando almeno due pianeti rocciosi per ogni stella, i pianeti sono davvero tanti!

Sì, però quando le abbiamo trovate come faremo a raggiungerle in tempi ragionevoli? Si potrebbe dotare un sonda con propulsori molto potenti in modo da poter raggiungere 2 o 3 volte la velocità della luce, ma per farlo servirebbe un’accelerazione molto elevata, diciamo dell’ordine dei 50g o più, e non so se a quell’accelerazione i computer di bordo potrebbero subire dei guasti. Che ne pensate?

Che è impossibile :slight_smile: E lo sarà probabilmente per parecchio tempo. Senza contare che ammesso che si possa viaggiare a quelle velocità, il fattore di rischio causa impatti durante quel tragitto sarebbe tutt’altro che trascurabile, visto che non sarebbe facile monitorare i moti orbitali di intere galassie in modo da creare una traiettoria non rettilinea ma che possa evitare collisioni.

Per chi non lo sapesse segnalo che chiunque può partecipare a scoprire nuovi esopianeti,partecipando al progetto a questo link http://www.planethunters.org/
Sono le misure e i grafici dei dati della sonda Kepler da analizzare.

Intanto accontentiamoci di scoprirne altri poi forse, i figli dei nostri figli, troveranno il modo di raggiungerli.