Stavo pensando al fatto che nell’attuale configurazione per il Klipper, poco prima del rientro il modulo abitabile dovrebbe separarsi e far la fine che conosciamo. Ma mi chiedo e domando, perchè non lasciarlo in orbita e realizzare così una mini stazione spaziale per turisti. Mi spiego meglio: prima di iniziare il rientro, il modulo abitabile viene lasciato in orbita di parcheggio e così viene fatto da tutti i voli Klipper che seguono. Dopo di che con il bel Parom andiamo a prendere tutti questi moduli e li uniamo assiame a formare un bel complesso. Ovviamente tutti questi moduli dovranno essere lasciati sulla stessa orbita e più o meno vicini così da non far fare troppi giri al Parom. I moduli ovviamente dovrebbero avere una forma leggermente diversa (ci penserò al riguardo) ma sostanzialmente potrebbero “vivere” all’interno del complesso come unità a se stanti. Aggiungo alla ricetta il bisogno di avere un minimo di infrastruttura per sostenere pannelli solari, batterie, giroscopi, unità AOCS, radiatori et voilà la stazioncina è fatta. Facciamo un 6 moduli messi assieme, e abbiamo un albergo in orbita per, diciamo, 4 turisti più i piloti del Klipper che li portano a destinazione.
Tanto il modulo abitabile è fatto per volare nello spazio, se lo lasciamo in orbita anzicchè bruciarlo riusciamo a sfruttare tutto quello che mandiamo in orbita. E poi ci vedrei la possibilità da parte di qualche azienda privata di poter realizzare un piccolo stabilimento per produzioni particolari. Sto pensando, ad esempio alle industrie farmaceutiche per la produzione di vaccini oppure alle industrie informatiche per la produzione di microchip.
Non è assolutamente sbagliato quello che dici difatti gli ingegneri cinesi hanno creato un Orbital module che viene lasciato nello spazio per condurre esperimenti in automatico (come spiegato nell’interessante articolo che Paolo Ulivi mi ha mandato) o costituire una base per una futura stazione spaziale a basso costo.L’orbital module del kliper,da quello che ne so non vuole essere un qualcosa di nuovo rispetto a quello della Soyuz,il quale non è progettato per attività autonoma nello spazio,lo si dovrebbe riprogettare aggiungendo sistemi di sopravvivenza autonomi (life support system,pannelli solari propri e conseguentemente sistemi elettrici propri) con conseguente aumento di massa (più soldi quindi per portarlo in orbita).Probabilmente potendosi appoggiare alla stazione spaziale di cui loro stessi sono finanziatori/costruttori non ritengono utile riprogettare pesantemente Hardware già affidabile e probabilmente sarebbe anche un controsenso per loro (nn per i cinesi che nn hanno stazione spaziale).
Mac ha assolutamente ragione: i russi nel Kliper voglio riutilizzare quanta più tecnologia già collaudata (e mutuata da precedenti programmi, come la Soyuz) il possibile.
In quest’ottica l’OM (Orbital’nye Modulny) del Kliper deve essere quanto più simile il possibile a quello di una normale Soyuz TMA, quindi senza capacità di volo autonomo. Inoltre l’aggravio di peso dovrebbe comportare (come minimo) una riprogettazione dell’intero sistema con una ridefinizione dello scenario di partenza.
Voglio inoltre ricordare che il modulo orbitale della Shenzou, non è ottenuto per modifica di un OM della Soyuz, ma è stato progettato completamente ex-novo. Ci sono delle situazioni in cui la progettazione ex-novo costa meno di una serie di modifiche o di una parziale riprogettazione.
Si è vero l’avevo letto che i cinesi avevano intenzione di utilizzare i moduli abitabili delle loro capsule per assemblare una piccola stazioncina. In effetti non è affatto semplice realizzare dei moduli abitabili che poi servano da mattoncini lego per costruire un’avamposto orbitale. Mi sono fatto prendere un po0 dalla fantasia, ma questo perchè sono un sostenitore delle costruzione di quante più stazioni possibile.
il fatto è che non sarebbe male se ci fosse qualche privato, il Richard Brenson della situazione, che avesse voglia di fare un investimento rischioso e quindi costruirsi la sua personale stazione, da affittare magari a qualche ente di ricerca o per il turismo spaziale. La NASA è sicuramente la migliore agenzia spaziale del mondo e ci ha fatto sognare moltissimo, ma penso che stia anche mettendo il guinzaglio a chi invece vorrei andare nello spazio senza passare per il KSC.
In questo senso non sarebbe male che qualche magnate si accollasse le spese di progettazione aggiuntiva necessarie a realizzare, ad esempio per il Klipper, dei moduli orbitali effettivamente utilizzabili. In questa maniera gli uffici tecnici russi acquisirebbero maggior know-out e si progredirebbe anzicchè rimanere sempre orientati su configurazioni tradizionali. Il Klipper è molto bello ma se si svincolasse dalla tecnologia Soyuz sarebbe ancora meglio.
Al più si potrebbe chiedere ai cinesi ma dubito che abbiano l’intenzione di entrare a far parte del giro dell’astronautica internazionale
sivodave ha scritto:
Al più si potrebbe chiedere ai cinesi ma dubito che abbiano l'intenzione di entrare a far parte del giro dell'astronautica internazionale
E’ da vedersi… da quando hanno sostituito il libretto rosso di Mao con il libretto degli assegni tutto è possibile…
ma guarda non sarebbe mica male come idea…non sarebbe male vedere fiorire nello spazio tante piccole stazioncine spaziali magari adibite ad alberghi per ricchi facoltosi, oppure come avamposti di ricerca affittati da grandi industrie private o come delle vere e proprie piccole industrie…e poi non scordiamo che più nazioni entrano nel giro delle cooperazioni internazionali in campo spaziale più vicino sarà il giorno in cui potremo costituire un unico grande organismo a livello mondiale per l’esplorazione spaziale…se vogliamo andare su Marte gli Americani da soli non possono farcela…come dice il proverbio l’unione fa la forza…per cui spero prima di passar a miglior vita di vedere un capitano Archer sottoscrivere il trattato per la costituzione della Federazione…(vabbè ci mancano i pianeti uniti ma in attesa è meglio di niente)
ma guarda non sarebbe mica male come idea...non sarebbe male vedere fiorire nello spazio tante piccole stazioncine spaziali magari adibite ad alberghi per ricchi facoltosi, oppure come avamposti di ricerca affittati da grandi industrie private o come delle vere e proprie piccole industrie...e poi non scordiamo che più nazioni entrano nel giro delle cooperazioni internazionali in campo spaziale più vicino sarà il giorno in cui potremo costituire un unico grande organismo a livello mondiale per l'esplorazione spaziale...se vogliamo andare su Marte gli Americani da soli non possono farcela...come dice il proverbio l'unione fa la forza...per cui spero prima di passar a miglior vita di vedere un capitano Archer sottoscrivere il trattato per la costituzione della Federazione...(vabbè ci mancano i pianeti uniti ma in attesa è meglio di niente)
Gli unici motivi che porterebbero l’uomo su Marte sarebbero il prestigio nazionale e il mantenimento dell’industria aerospaziale nazionale, cose che non concordano con un organismo internezionale, che sarebbe l’ideale per un mondo perfetto, governato da un governo mondiale in grado di distribuire la ricchezza (cosa che non si riesce a fare in Italia, figuriamoci nel mondo…)