La flotta di SpaceX

Quanto pesa il primo stadio dopo che è atterrato?

Credo che le sollecitazioni maggiori siano quelle termiche, per pochi secondi il ponte è investito in pieno dallo scarico del motore…

Il peso in sé non credo sia un problema, rispetto ad una pila di container cosa vuoi che pesi un primo stadio vuoto… Ed oltretutto ci si appoggia con relativa delicatezza…

Si infatti, sono chiatte in grado di trasportare centinaia di tonnellate di carico distribuito su un piano sicuramente non omogeneo, le lastre di acciaio che costituiscono il piano di carico sono spesse diversi centimetri, più che sufficienti per sostenere uno stadio praticamente vuoto e persino un’esplosione che comunque è in ambiente libero e non chiuso.

A titolo di esempio qui ci sono i dati di carico della Marmac 304 (OCISLY):
LOAD INFORMATION
Design Deck Load–4500 lbs. PSF
Cargo Capacity at load line–11,318 short tons Gross Registered Tonnage–4262
Net Registered Tonnage–1278
Load Line Draft–15’ 7-7/16”

Se ho fatto la conversione corretta sono 22ton a mq di carico massimo… non credo ci sia stata nessuna modifica al piano e nemmeno alla struttura primaria…

Che fantasia i nomi delle imbarcazioni!

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Non so quelli delle altre imbarcazioni, ma i nomi delle chiatte non sono originali: sono presi dalla serie di fantascienza della Cultura, dello scrittore britannico Iain M. Banks. La nuova chiatta, in particulare, è una specie di “inside joke” di Banks. I nomi delle astronavi nei suoi libri furono accusati da un critico di non avere abbastanza “gravitas” (= serietà, solennità), e per risposta lui cominciò a inserire astronavi con “gravitas” nel nome in quasi tutti i suoi libri, per prendere in giro il critico…

OCISLY e JRTI sono presi pari pari dai libri di Banks. “A shortfall of gravitas” invece è la versione breve di “Experiencing A Significant Gravitas Shortfall”, apparsa in due romanzi.

Qui la lista completa: https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_spacecraft_in_the_Culture_series

Mr. Steven ha cambiato la rete (me la ricordavo grigia, ma forse mi sbaglio)

Ricordi bene, è completamente diversa…

Questa gialla sembra una griglia di cinghie più che una rete…

Sembra anche una soluzione più raffinata.

Riguardo alle chiatte credo che la modifica più importante rispetto al “modello base” siano le ali laterali per ampliarne la larghezza. Se notate sul manuale fornito da Albyz la chiatta è molto più stretta. Va notato che la chiatta “full size” non passa per il canale di panama (O per lo meno non passava prima degli ultimi lavori di ampliamento) quindi è una modifica che è stata finalizzata al porto di destinazione almeno per JRTI.

La chiatta inoltre non invia segnali al Falcon, dato che Il falcon 9 può solo inviare segnale a terra e non può riceverne (prima poteva ricevere l’eventuale segnale di Flight Termination, ora non più).

Soltasto, su quale base scrivi che il Falcon non può ricevere segnali?

Le licenze della FCC consentono solo il downlink. C’è proprio scritto “All downrange Earth stations are receive-only.”

P.S. Questo vale per la fase di volo, prima e dopo possono comunicare con il razzo, specialmente dopo per il recupero è decisamente importante.

A maggior ragione, la chiatta deve mandare segnali al Falcon durante la discesa, almeno una posizione ed un GPS differenziale. Per rientrare su terra magari no, il Falcon potrebbe avere un ricevitore CA/L1 e risolvere da solo la posizione della piazzola, ma in mare…

@IK1ODO… sicuramente passare al razzo le correzioni GPS aumenta la precisione, però dal punto di vista della navigazione piazzola a terra o chiatta sono uguali… sempre coordinate geografiche da raggiungere sono… sta poi alla chiatta stare ferma esattamente sul punto previsto…

Oltretutto vista la durata del volo eventuali correzioni potrebbero anche venir caricate prima del lancio…

Appunto. E se un cambiamento delle correnti, un’ondata, una raffica di vento, un momentaneo glitch spostano la chiatta di 5 m, che è nulla, finisci in mare? Non ha senso, data la semplicità di inviare un segnale di navigazione. Il rapporto costi/benefici è enorme, IMHO.

È stato confermato in varie occasioni (non saprei fornirti una fonte adesso, dovrei cercarla) che per la fase di rientro e atterraggio il primo stadio non riceve dati dalla Droneship. Entrambi puntano una coordinata GPS prestabilita ben precisa ma non conoscono la posizione effettiva dell’altro. Il Falcon usa un radar per l’altezza una volta vicini alla zona di atterraggio quindi non necessita di qualcosa che glielo faccia sapere.

Se la chiatta si dovesse spostare di qualche metro, rientrerebbe nel margine d’errore, oltre si, finirebbe in mare.

Trasmettergli dati a mototr del razzo acceso non sarebbe comunque molto facile in quanto il segnale verrebbe distorto dei gas incandescenti in uscita dal motore. In pratica per lo stesso motivo per cui si perde il segnale video dalla chiatta quando il razzo sta per atterrare.

Non so quali sono le tolleranze ammesse, ma il posizionamento dinamico lo usano le navi da trivellazione in mari tutt’altro che tranquilli…

Avranno valutato che la probabilità di far casino con le trasmissioni è più alta rispetto ad un movimento anomalo della chiatta… se poi il mare è oltre le possibilità dei sistemi di posizionamento posticipano il lancio…

Ok, mi arrendo all’evidenza! :smiley:

Sul canale reddit dove ci sono molte discussioni riguardo i sistemi di controllo del volo del Falcon (e della Dragon) ricordo che scriveva che lo stadio è dotato di due GPS di tipo commerciale ed usa quelli per azzeccare il punto di atterraggio.

Uhm… Mr. Steven è stata avvistata mentre approda alla fabbrica del BFR con mezzo fairing (seconda foto del tweet). È partita il 15 maggio e sembra che abbia setacciato un po’ di oceano al largo di Long Beach.
Chissà che fairing è.

L’ultimo lancio da Vandenberg di un Falcon9 è stato quello di Iridium NEXT 5 (41-50) il 30 marzo e sembra proprio che questo mezzo fairing appartenga a quel booster, il 1041. [emoji54]
(Volendo si possono spostare gli ultimi due post di là).