Segnalo il libro La luna di ottobre. Come lo Sputnik cambiò il mondo (Avverbi, 2007) scritto dal giornalista scientifico Romeo Bassoli e da Federico Ungaro.
No. E in rete non ho trovato informazioni sul contenuto.
Me ne ha parlato un amico che conosce bene uno degli autori. Se interessa posso chiedergli di farci avere da quell’autore qualche informazione da postare qui.
Dalla casa editrice mi sono stati mandati un comunicato e una foto della copertina del libro, che allego:
[i]La Luna d'ottobre - Quando lo Sputnik cambiò il mondo[/i]
di Romeo Bassoli, Federico Ungaro
Avverbi, 2007
prefazione Umberto Guidoni
p. 192, 14 euro, bianco/nero
Il 4 ottobre del 1957, esattamente 50 anni fa, l’umanità intera è stata sorpresa, commossa, impaurita, inorgoglita da una palla di acciaio con le antenne che ha iniziato a girare nel cielo emettendo un segnale monotono e continuo. Era lo Sputnik, il primo satellite artificiale a entrare in orbita. Il successo di un paese, l¹Unione Sovietica, che allora sembrava destinato a uno straordinario futuro tecnologico, militare e politico e che solo 34 anni dopo non sarebbe esistito più.
Questo libro non è un testo scientifico, nemmeno una storia dell’astronautica. È il racconto di tante storie, aneddoti, vicende umane, personali e collettive, che portarono a quella straordinaria notte di ottobre. E che a quella notte seguirono cambiando il futuro in modo imprevedibile. In questo libro si parla dei personaggi tragici e straordinari come il russo Korolev e l’americano Von Braun; delle lotte tra esercito e marina americani che diedero ai sovietici il modo di partire per primi nella gara spaziale. Si racconta di Laika, il primo essere vivente nello spazio. E dei curiosi fenomeni di suggestione di massa che si scatenarono dopo l’annuncio che una nuova luna di metallo solcava il cielo.
Gli autori
Romeo Bassoli. Giornalista scientifico, attualmente capo ufficio stampadell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, aveva tre anni quando lo Sputnik andò in orbita. Il suo lavoro di giornalista, che lo ha impegnato da quando non era ancora ventenne, lo ha portato sulle strade della scienza. Dopo 25 anni alle redazioni milanese e romana de l’Unità (dove è stato responsabiledella pagina quotidiana di scienza fino al 1998), ha fondato con Eva Benelli, Pietro Greco e altri l’agenzia di comunicazione scientifica Zadigroma. È autore di diversi libri, tra cui Portiamo anche i bambini, Feltrinelli editore, 1997.
Federico Ungaro. Giornalista professionista dal 2001, ha lavorato all’agenzia di giornalismo medico scientifico Zadigroma, scrivendo su testate come il Messaggero, il Mattino di Napoli, l’Unità, Oggi, Repubblicadelle Donne e Quark. Attualmente lavora all’associazione Altroconsumo. Ha approfondito i temi relativi alla politica e alla storia dell’età spaziale, con particolare riferimento ai problemi legati agli scenari futuri di militarizzazione dell’orbita terrestre.
Lascia perdere la copertina… mettici una sovracoperta ma leggilo. Io l’ho letto d’un fiato. E’ fatto molto bene. Dal punto di vista storiografico rende molto bene l’idea di tutto quel che succedeva. E’ praticamente una storia appassionante tratta dagli articoli di giornale del tempo e dal senno di poi, che ripercorre passo passo i momenti che hanno portato al lancio.
C’e’ anche un trafiletto sui JC, ovviamente… Ma niente di che, solo una citazione asettica.
Il libro sarà presentato dagli autori sabato 19 aprile 2008 alle ore 18:30 in occasione di FEST 2008 a Trieste, con un’introduzione di Andrea Bernagozzi.