La TASS informa che la piattaforma di lancio Odyssey, parte del complesso di lancio galleggiante Sea Launch, è stata caricata sulla nave da trasporto cinese Xin Guang Hua presso il posto di Long Beach, in vista del suo trasferimento, dall’altra parte del Pacifico, ad un cantiere navale di Slavyansk nei pressi di Vladivostok. II viaggio durerà tre settimane.
Al cantiere inizieranno i lavori di ristrutturazione necessari per il ritorno all’attività della piattaforma galleggiante. Al posto del vecchio Zenith il lanciatore dovrebbe essere una versione modificata del Sojuz 5.
Anche dopo i lavori la piattaforma non tornerà negli USA. S7 Space, la società proprietaria, aveva già annunciato il trasferimento in Russia alla fine dello scorso anno.
Il cosmodromo di SeaLaunch verrà ripristinato, come ha detto Yuri Borisvo all’Army Forum in corso attualmente. I costi iniziali sono di circa 450 milioni di dollari, che non includono lo sviluppo del nuovo vettore che dovrà rimpiazzare lo Zenit. In precedenza, Rosatom aveva comunicato un prezzo di 84 milioni di rubli (circa 1 milione di dollari) per il ripristino del complesso di lancio.
Yuri ha aggiunto che c’è la possibilità di utilizzare Soyouz-5 al complesso oppure modificare il progetto di un razzo già esistente per adattarlo a questo pad di lancio. Dopo il rinnovamento si avrà ritorno economico con 5 lanci per anno.
Quando parlano di una base nel “far east” intendono l’estremo oriente Russo, Vladivostok e dintorni, proprio di fronte al nord del Giappone. Del resto la regione del Primorye e’ quella.
Quindi l’idea e’ di assemblare e predisporre il lancio in tale base in territorio Russo, e poi navigare fino all’equatore per il lancio. Non e’ una piccola passeggiata. Per arrivare nei pressi dell’Equatore devono lanciare, diciamo, al largo delle Filippine.
Leggo che in precedenza facevano base in California, un bel cambiamento.
La Russia storicamente non puo’ lanciare da basse latitudini, con tutto quello che la cosa comporta in termini di prestazioni e inclinazione minima dell’orbita. Oltretutto c’e’ questo piccolo dettaglio che Baikonur e’ rimasto nel Kazakhstan.
Nel frattempo la piattaforma Odyssey e la nave di appoggio Sea Launch Commander si trovano nei cantieri navali di Slavyanka (poco a sud di Vladivostok nella regione di Primorye) dalla fine dei marzo. Cioè sono già, praticamente, nella zona più meridionale della costa orientale della Russia.
Rogozin ha effettuato un’ispezione in questi giorni. Ecco un po’ di foto:
Il grosso del vantaggio lo hai avvicinandoti all’equatore, gli ultimi chilometri ne danno poco perche’ la distanza dall’asse terrestre aumenta poco spostandosi ulteriormente a sud. Probabilmente gli ultimi 1000km te li puoi risparmiare. Ma in effetti ho fatto un po’ ad occhio, non mi sono messo ad applicare la trigonometria e a valutare i costi ulteriori per aggiungere 2000km al tragitto di una piattaforma che probabilmente non naviga come una scheggia…
Nella regione del "Territorio del Litorale (in russo: Приморский край, traslitterato Primorskij (=mare) kraj (=bordo)) è una suddivisione di secondo livello della Federazione Russa, appartenente al circondario federale dell’Estremo Oriente*
Che di Primorskij qualcosaltro la Federazione Russa ne ha a pacchi…
*: Wikipedia dixit
=: traduzione posticia presa da translate.google
Non usate qwe.wiki, è un clone di wikipedia (sia inglese che italiana) con pubblicità, contenuti tradotti con GTranslate e tante altre cose che la vera Wiki non ha. Purtroppo è spesso in cima ai motori di ricerca.
Lascio il messaggio così anche altri utenti non incappano nella wiki sbagliata.
Un bel video di Scott Manley che spiega vita, morte e miracoli di Sea Launch.
La piattaforma Ocean Odissey viaggia per conto suo a 12 nodi. Quando era ormeggiata a Long Beach impiegava 10 giorni per percorrere 4.600 km e arrivare sull’Equatore a 154° Ovest, a 220 km a sud delle Hawaii.
Una volta arrivata quegli enormi piloni che si vedono bene nelle foto venivano riempiti con 20.000 ton di acqua per stabilizzarla.
La nave Commander era un attimo più veloce e poteva partire un paio di giorni dopo.
Questo discorso vale per quanto riguarda la velocità tangenziale, ma se l’obiettivo è lanciare in GTO allora i gradi di inclinazione risparmiati probabilmente valgono bene i 1000km di navigazione.
Esatto! Ora abbiamo le prove in un video che documenta gli ultimi viaggi di Rogozin (ehi, ma è sempre in giro, quanto peserà sul magro bilancio di Roscosmos? ).
Wiiii!! Ho vinto!
Mi avevano insospettito i 6 braccetti, ipotizzavo fossero i sostegni per il razzo.
Ma anche la fame trench era un’ipotesi interessante. Forse ci sono dei canali di sfogo laterali verso l’oceano.
Non so se vedo male ma nella foto vedo chiaramente gli scivoli per gli esausti, sul fondo. Quei sei corni possono essere cavi e convogliare acqua verso il basso