Scusatemi il ritardo.
Volevo dirvi che l’intero inserto Tuttoscienze su La Stampa di oggi (6 giugno 2011) è dedicato allo space shuttle.
Credo sia utile aprire una sezione chiamata “non so come” nella quale si possa annunciare che tale quotidiano ha messo un articolo dedicato alla conquista dello spazio. Per esempio ieri una pagina del Corriere della Sera sempre sullo shuttle mentre martedi scorso una intera pagina era dedicata alla Cina spaziale. Dando modo così a chi è interessato di acquistare il giornale.
So quali siano i vostri pensieri (almeno per una buona parte di voi) circa i giornalisti. Io non sono mai intervenuto non per difesa della categoria, anzi, ma semplicemente perchè credo che come tutte le cose bisogna sapere esattamente cosa succede al di la della barricata ovvero nelle varie redazioni. Soprattutto sapere come la pensa il direttore che anzichè dare spazio ad un lancio di un qualsiasi satellite preferisce dedicare nove colonne al’ennesimo matrimonio del secolo dove ci sono non meno di TRE dico TRE inviati.
Questi sono tutti e dico tutti i quotidiani italiani di oggi che rispecchiano il volere dei lettori. O almeno così la pensa l’editore che mette i soldi per fare un quiotidiano. Siamo noi lettori che facciamo il giornale del giorno dopo.
Poi se facciamo invece il discorso professionalità e conoscenza della materia sono stra-daccordo con tutti voi. Non esistono più i vari Tito Stagno o Piero Forcella o Piero Angela o Andrea Barbato che prima di aprire bocca avevano studiato l’argomento da cima a fondo.
Oggi… beh… io ero presente lo scorso aprile all’ESA quando una “giornalista” italiana di una TV nazionale per fare una domanda a Roberto Vittori in collegamento video da Houston, ha esordito dicendo: “lei che è già stato su Marte…”
Paolo D’Angelo
www.paolodangelo.it