La verità del ghiaccio - Dan Brown per Deception Point, 2001

Un libro letto durante le vacanze di Natale: “La Verità del Ghiaccio” di Dan Brown, (Deception Point, 2001)
Si tratta di una sorta di romanzo di fantapolitica o di spionaggio applicato alla politica aerospaziale americana. Il libro non è male si legge molto velocemente e non annoia. Nonostante le inevitabili inesattezze tecniche è molto interessante il discorso di una possibile privatizzazione della prestigiosa agenzia americana e i possibili risvolti a livello politico e militare.

Questa è una sintesi della storia:
"Potrebbe essere una scoperta sensazionale, una di quelle che rivoluzionano la storia dell’umanità: un meteorite, sepolto sotto i ghiacci del circolo polare artico, poco distante dall’isola di Ellesmere, è stato localizzato dalla NASA. Sembra che al suo interno sia contenuto qualcosa di strabiliante.

Prima di divulgare la notizia, il Presidente degli Stati Uniti, Zachary Herney, vuole essere sicuro dell’autenticità della scoperta, per non compromettere definitivamente la propria rielezione, già incerta a causa del clamore popolare suscitato dai molti, troppi finanziamenti concessi alla NASA a discapito dei servizi fondamentali.

Sul luogo del ritrovamento viene dunque inviato un team di esperti, tra cui il professor Michael Tolland, illustre studioso delle profondità oceaniche, al quale presto si aggiunge la giovane Rachel Sexton, del NRO. Entrambi, dopo alcune perplessità, si convincono di trovarsi di fronte ad una truffa colossale, orchestrata ad arte da qualcuno che possiede il controllo delle più sofisticate tecnologie.

La questione è estremamente delicata, perchè da essa dipendono le sorti della politica aerospaziale americana e perchè sono molti coloro che hanno interesse a gettare discredito sulla NASA. Non solo lo sfidante del Presidente uscente, che i sondaggi danno in vantaggio, ma anche i suoi potenti sostenitori e finanziatori, i quali sperano nei guadagni miliardari che il cambio dell’amministrazione assicurerebbe con la privatizzazione della prestigiosa agenzia.

Michael e Rachel sono intenzionati a condurre fino in fondo le indagini, ma una banda di killer, assoldati per impedire che sia fatta luce sul mistero del meteorite, li ha presi di mira e loro sono costretti a scappare e a rifugiarsi tra i banchi di ghiaccio galleggianti. Hanno una sola speranza di salvarsi: scoprire quale mente perversa si nasconde dietro a questo enorme inganno e raccontare all’opinione pubblica la verità…"

Almeno questa volta Dan Brown non la spaccia per una storia vera…

Vero?

Almeno questa volta Dan Brown non la spaccia per una storia vera...

Vero?

Vero! Anche se premette che tutte le tecnologie descritte nel libro sono realmente esistenti. In realtà sono tutte tecnologie possibili ma non realmente esistenti (ad esempio viene descritto il veivolo Aurora che vola a mach 6… :scream: ).

In ogni caso si parla dei costi esorbitanti della Stazione Internazionale (vero!), della necessità di far partecipare maggiormante i privati nel settore spaziale (vero! anche se Dan Brown attraverso i suoi personaggi sembra non essere in accordo con questo ultimo punto), si parla della NASA come ente rovinato dai militari (vero! se si parla di Shuttle), si parla di alberghi orbitanti da costruire (vero! speriamo al + presto possibile), pubblicità spaziale, etc. etc.

Il plot principale è stato sicuramente tratto dal ritrovamento del meteorite ALH84001 con il famoso discorso di Clinton su tracce di vita su Marte e poi clamorosamente smentito

Il plot principale è stato sicuramente tratto dal ritrovamento del meteorite ALH84001 con il famoso discorso di Clinton su tracce di vita su Marte e poi clamorosamente smentito

Credo che andando a fondo nella questione, il Priorato di Sion abbia sicuramente lasciato il segno … :roll_eyes: :? :?

Il plot principale è stato sicuramente tratto dal ritrovamento del meteorite ALH84001 con il famoso discorso di Clinton su tracce di vita su Marte e poi clamorosamente smentito

Non mi pare che le tracce di vita marziana siano mai state clamorosamente smentite. C’erano molti dubbi al momento della scoperta, che si sono andati rafforzando, ma in dieci anni non c’e’ stata nessuna clamorosa smentita

Il plot principale è stato sicuramente tratto dal ritrovamento del meteorite ALH84001 con il famoso discorso di Clinton su tracce di vita su Marte e poi clamorosamente smentito

Non mi pare che le tracce di vita marziana siano mai state clamorosamente smentite. C’erano molti dubbi al momento della scoperta, che si sono andati rafforzando, ma in dieci anni non c’e’ stata nessuna clamorosa smentita

Si, effettivamente.
Pero’ la mia idea è che la “sconvolgente” notizia di tracce di vita organica, sotto forma di batteri, rinvenuti su un meteorite proveniente da Marte (ALH84001) non è stata mai avvalorata: ancora oggi, non si è riusciti a stabilire con certezza se queste traccie sono o meno di origine biologica “aliena”. I risultati delle analisi vennero divulgati (1996) un po’ troppo frettolosamente e fecero il giro del mondo; intervenne di persona l’allora presidente americano Bill Clinton, il suo vice Al Gore e la NASA rivide al rialzo gli stanziamenti per ulteriori missioni verso Marte. :roll_eyes: :wink: :kissing_heart:

Nel frattempo, però, anche grazie agli eventi di cui sopra, ben più importanti sono state le scoperte sul Pianeta Rosso di tracce chimiche associate alla vita organica terrestre,e di un grande ammontare di acqua ghiacciata in superficie e tracce di metano nell’atmosfera. L’acqua è uno degli elementi indispensabili alla vita, mentre gran parte del metano terrestre è prodotto da microbi.

La “privatizzazione” della NASA fu rischiata davvero negli anni 80,quando l’Agenzia avrebbe dovuto trasformarsi in una sorta di ditta per la messa in orbita di satelliti per conto di compagnie nazionali e straniere.Sul pedale della privatizzazione premeva particolarmente l’amministrazione Reagan.La tragedia del Challenger e l’impossibilità di una rapida rotazione di volo per le navette,causa la complessa manutenzione,seppellì ogni velleità mercantilistica.Per contro bisogna dire che se lo Shuttle avesse portato soldi a casa,il programma spaziale si sarebbe pagato da solo chiudendo la bocca ai politici favorevoli a tagli di bilancio.Con tanti soldini in cassa si sarebbe potuto pensare a progetti di esplorazione più ambiziosi.Il problema tuttavia era che lo Shuttle non realizzò mai tutte le aspettaive dei suoi costruttori.