Lanciato da Salto di Quirra il primo razzo sonda a propulsione ibrida

Un interessante ed esaustivo articolo apparso ieri su Difesa Online:

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Esaustivo mica tanto, è pieno di buzzword ma non dice niente di tecnico. Non ho nemmeno capito che tipo di propulsione è, che combustibile è usato, e in cosa consiste la novità.

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Cerco di riassumere:

  1. Si tratta del primo razzo sonda realizzato e lanciato in Italia con propellenti ibridi (solido+ossigeno)
  2. E’ il precursore di un sistema di aviolancio orbitale per nano e micro satelliti
  3. E’ l’evoluzione di una serie di ricerche e test che vanno avanti da più di venti anni (io stesso ricordo di aver assistito ad un test a terra di un motore ibrido denominato “Phoenix”, realizzato dalla Prof.ssa Annamaria Russo Sorge della Facoltà di Ingegneria Aerospaziale della “Federico II” nel 2001 presso la base aerea di Grazzanise in provincia di Caserta, allora sede del 9° Stormo C.I.).
  4. Sul propellente effettivamente non dice nulla, mi aspetto di avere qualche dettaglio nei prossimi comunicati.
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Ossigeno o ossidante? dalla foto non sembra vedere un sistema criogenico, potrebbe essere anche ossigeno gassoso, ma a questo punto l’efficienza sarebbe molto bassa.
Cambio il titolo se non ti dispiace ok? quel liquido mi ha fuorviato.
Inoltre l’articolo non dice niente nemmeno relativamente alla quota raggiunta o al numero di stadi, sai qualche dettaglio in più?

Si scusa volevo scrive ibrida, adesso correggo subito.

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Intanto ho recuperato un vecchio articolo di Repubblica (proprio del 2001) che parla delle attivitĂ  della Russo Sorge a Grazzanise:

Aviolancio utilizzando cosa?

Potrebbe essere un lanciatore destinato anche alla nave Garibaldi?

Il motore collaudato all’epoca era un classico Ossigeno liquido/HTPB (Hydroxyl-Terminated-PolyButadiene), di seguito una serie di foto del test stand e del motore presso la base di Grazzanise:

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Tutto questo per rimarcare la presenza di un “heritage” nel campo della propulsione ibrida nel nostro paese, nonché l’esistenza di una collaborazione di lunga data tra Aeronautica Militare e istituzioni universitarie (in questo caso la “Federico II” di Napoli), ovviamente il razzo lanciato da Salto di Quirra potrebbe avere delle caratteristiche diverse.

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Aviolancio implica un carrier “veloce” tipo Eurofighter Typhoon.
Per quanto è noto il vettore destinato al Garibaldi dovrebbe essere un “Vega Light”…

salve, non so se è stato postato in altre discussioni , ma spero di fare cosa gradita condividendo questo pdf in cui si riassume quanto detto in commissione difesa , parrebbe che il sistema SIMONA avrà due lanciatori uno
da 17 ton lanciabile da veicoli di trasporto classe c-130j o A400
e uno da 60 ton , 2.4m di diametro massimo e circa 19m di lunghezza , per il garibaldi

descritti cosi : “Sono entrambi lanciatori a 4 stadi e basati sull’utilizzo di propulsione a solido per gli stadi bassi, e con
impiego di propulsione a liquido (green) immagazzinabile a temperatura ambiente, sull’ultimo stadio”
a pagg 4

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