Lanciato Keplero, lo 'Scopritore di Pianeti' [0903-UNM]

È partito questa mattina dal Pad SLC-17B della Cape Canaveral Air Force Base in Florida la sonda Keplero, il telescopio spaziale che dovrà scoprire pianeti extra solari di dimensioni terrestri.
Il vettore era un Delta II in configurazione 7925 con 9 booster a propellenti solidi. Il primo stadio aveva un motore RS-27A alimentato a Kerosene RP-1 e ossigeno liquido. Il secondo stadio un motore Aerojet AJ10-118K alimentato a tetrossido di azoto e Aerozine 50, mentre il terzo stadio era a propellente solido.

Il veicolo, costruito dalla Ball Aerospace di Boulder in Colorado, è costato 591 milioni di dollari, pesa 1’052 kg,è alto 466cm ed è alimentato con 4 pannelli solari da 1’100W di picco. Il computer di bordo è un PowerPC con un potente schermo antiradiazioni e le comunicazioni con Terra saranno eszeguite da un trasmettitore in banda Ka. Le sue ricerche verranno eseguite da una posizione orbitale attorno al Sole parallela a quella della Terra, ma con periodo orbitale di 371 giorni, cosa che lo porterà ad allontanarsi lentamente e progressivamente da noi. La sua attuale posizione in cielo è vicino all’ala sinistra della costellazione del Cigno, fra le stelle Deneb e Vega. Il suo strumento principale è una fotocamera da 95 megapixel che permetterà di studiare circa 4,5 milioni di stelle e trovare, potenzialmente, 100’000 nuovi pianeti extrasolari. Attualmente ne abbiamo rilevati poco più di 300.

Il vettore lo ha portato nella posizione prevista in 61 minuti e 49 secondi ed a quel punto il launch manager della NASA Omar Baez e Rich Murphy, mission director per la United Launch Alliance che ha gestito il lancio, hanno dato l’OK per il perfetto completamento della missione del Delta II.

Il lancio è avvenuto in perfetto orario, alle 4:49:57 ora italiana (CET).

In foto il lancio.

Fonte: NASA.

Enciclopedico fin nei minimi particolari!!! GRANDE!!! :ok:

Ottima notizia!
Ottimo lancio!
Ottime info! :wink: :clap:

E vai!!! Questa si preannuncia come una delle missioni più interessanti degli ultimi anni. Non vedo l’ora che comincino ad arrivare i primi dati :wink:

Inserisco alcune note di colore sullo spacecraft e sul payload, a compendio della summa di Monzi :wink:

I pannelli solari sono costituiti da celle a tripla giunzione, che sono attualmente allo stato dell’arte per le missioni spaziali e consentono un decadimento dell’efficienza delle celle molto meno accentuato di quelle tradizionali. Le dimensioni dei pannelli sono di circa 10.2 metri quadrati e sono “body mounted”, ossia sono fissi rispetto al telescopio, non apribili ad ali come nel caso dell’architettura tradizionale di un satellite. Siccome sono montati attorno al cilindro che costituisce il payload, un backplane-scudo solare è installato a supporto di questi e proteggerà l’ottica e gli strumenti del piano focale del telescopio dalle radiazioni solari. La batteria, che garantisce l’approvvigionamento di potenza nelle fasi di lancio e di safe mode, è agli Ioni di Litio, come di consueto. Proprio per garantire un’adeguato angolo tra i raggi solari ed i pannelli, ogni 3 mesi sono previste delle manovre di rotazione dell’asse longitudinale (di rollio) di 90 gradi.

L’assetto è stabilizzato sui 3 assi, per garantire un puntamento preciso ed inerziale con l’obiettivo. I sensori sono: 2 sensori di stelle per il puntamento fine, 14 sensori di Sole per determinare la posizione della stella in ogni condizione, l’unità di misura inerziale IMU che garantisce la misura delle velocità angolari e quindi l’assetto sotto ogni condizione, e 4 sensori di puntamento fine. I sistemi attuatori sono 4 ruote di reazione e un sistema di razzetti da 1-N di spinta per la loro desaturazione (e quindi non usati per manovre orbitali o correzione d’assetto, salvo in casi eccezionali).

Il sistema di controllo termico è costituito da un sistema passivo per isolare il fotometro ed il payload dal flusso termico proveniente dal sole (il cosidetto sunshield) e da un radiatore in posizione opposta, che costituisce un pozzo termico verso lo spazio profondo. Un sistema di controllo attivo con heat pipes ad Ammoniaca, riscaldatori, sensori di temperatura, etc. garantiscono i range operativi per gli strumenti del piano focale (i CCD).

Le comunicazioni con la Terra sono garantite con diverse antenne omnidirezionali in banda X a basso guadagno per assicurare un collegamento in ogni condizione, e un’antenna ad alto guadagno in banda Ka per il downlink dei dati scientifici, che vengono storati attraverso la memoria di massa allo stato solido dell’OBDH e vengono inviati a terra ogni mese, dopo essere stati prima scelti dal sistema interno (altrimenti la memoria di massa non potrebbe immagazzinare la totalità dei dati prodotti). Siccome l’antenna è body mounted, l’assetto deve garantire un corretto orientamento verso terra per il downlink.

Il payload è costituito da un telescopio Schmidt modificato, costituito da uno specchio primario di 1.4 metri di diametro con sistemi di correzione angolare, con bassissimo coefficiente di espansione termica e ricoperto da un sottile strato di argento; un correttore di Schmidt del diametro di 0.95 metri. Il piano focale è costituito da una serie di 42 CCD (piastrine di silicio fotosensibili) con 2200x1024 pixels ognuno. I CCD sono tenuti a -85°C dal sistema di controllo termico attivo.

Grazie AJ per questo succulento approfondimento!

Una splendida notizia per tutti noi, grazie Monzi per la precisa a tempestiva “cronaca”. :smile:

perché 371 giorni?

Kepler volerà attorno al sole in un’orbita leggermente più lunga di quella della Terra, 0.967 x 1.041 AU .
La NASA chiama questa orbita “Earth trailing” ( trascinata dalla Terra).
I suoi strumenti non verranno influenzati dalla presenza del nostro pianeta, resterà comunque sempre nella vicinanze della Terra nel corso degli anni operativi.
Se non sbaglio anche SIRTF/Spitzer ha un’orbita simile, o comunque poco differente.

Tradurrei come “che insegue la terra”, solo ed unicamente perchè - Fausto non me ne voglia :stuck_out_tongue_winking_eye: - non vorrei che qualche lettore abbia la percezione che sia la terra, e non il Sole, come invece accade, a determinare l’orbita di Kepler :wink:

Per carità! Il mio Inglese è un pò a spanne :wink:

Ottima notizia e (come sempre) informazioni di ottima qualità! :clap: :clap: :clap:

Grazie a tutti per la tempistivita’ e completezza dell’informazione!!!

:clap: :clap: :clap:

Capito. Ma, per curiosità, si allontanerà sempre più dalla terra per poi riavvicinarsi tra 60 anni circa?

In teoria si, ma occorrerebbe fare una simulazione sull’effetto delle perturbazioni della pressione di radiazione solare sull’orbita, che in un numero di anni considerevole potrebbe modificarne le caratteristiche a lungo termine. Non penso sia prevista una strategia di fine vita (non è obbligatoria per orbite eliocentriche) anche perchè non ci sono propulsori per il controllo orbitale, e poco può fare, in tal senso, l’assetto.

Ecco qualche piccolo aggiornamento sulla missione :ok_hand: