Un raggio laser scolpisce gli strati di plastica e metallo fino a ottenere le forme richieste e fabbrica le parti di un piccolo aeroplano: in seguito, con una logica simile ai lego, i singoli pezzi incisi dalla stampante 3D vengono assemblati in pochi minuti.
A lanciare in volo Sulsa, questo il nome del veicolo, sono stati alcuni ingegneri dell’università di Southampton: secondo i ricercatori dell’ateneo inglese è il primo progetto al mondo costruito interamente attraverso un impianto per la prototipazione.
Il miniaeroplano ha un’apertura alare di due metri e può raggiungere una velocità di 160 chilometri orari. È alimentato da energia elettrica. Fa parte del programma britannico Decode per l’elaborazione di design complessi. L’impiego di una stampante 3D laser riduce i costi. Ad esempio, la forma delle ali del minidrone Sulsa è ellittica: ricorda quella dei leggendari Spitfire che durante la Seconda guerra mondiale hanno contrastato la Luftwaffe tedesca, ma in genere non viene adoperata nello sviluppo di aerei anche a causa delle spese elevate per la manifattura. Inoltre le modifiche sono istantanee: non bisogna intervenire sulle linee di produzione, ma è sufficiente ritoccare il progetto con mouse e tastiera.
Si moltiplicano le iniziative per fabbricare piccoli aerei senza pilota a basso costo, come la gara proposta di recente dall’agenzia Darpa degli Stati Uniti. Una frontiera aperta è anche nell’hardware e nel software per gestirli a distanza. La piattaforma Ardupilot, per esempio, deriva da un’idea lanciata da Chris Anderson: include una sorta di kit che permette un assemblaggio rapido e flessibile a partire da Arduino, un microcontroller sviluppato in Italia che incentiva una logica lego, dove piccole parti semplici abilitano design complessi.
Se qualsiasi cosa ad incastro, ha una “logica simile ai lego”, allora anche gli alianti di polistirolo lo sono.
O anche alcuni mobili dell’Ikea.
Insomma, interessante, ma perché tirare in ballo i Lego?
Infatti, perchè tirare in ballo i Lego che se Exelion passa di qui ci sviene per lo stupore?
Mi stavo chiedendo la stessa cosa