Lanciato un Foton USA-Euro-Russo carico di aspettative

E’ stato lanciato con successo da Baikonur a bordo di un vettore Soyuz-U una capsula Foton carica di esperimenti scientifici Europei, Americani e Russi.
Il Foton passerà 12 giorni in orbita durante i quali il payload verrà sottoposto alla microgravità e in alcuni casi anche allo spazio esterno.
Il payload Europeo comprende 400kg, per un totale di 43 esperimenti scientifici compresi: biologia, crescita di cristalli, fluidi, radiazioni, meteoriti ed esobiologia.
Il lancio è stato realizzato in attesa del laboratorio sulla ISS che permetterà di svolgere questi esperimenti in maniera controllata e meno dispendiosa.
Tra gli esperimenti più particolari: Aquahab, un habitat acquatico in cui crescerà una particolare forma di organismo monocellulare, l’Euglena Gracilis e piccoli pesciolini.
Biobox, due piccole incubatrici controllate in cui controllare la crescita di cellule ossee responsabili del degrado osseo in assenza di peso.
Un altro esperimento studierà i danni da radiazioni su campioni di pelle umana realizzata in laboratorio.
Un altro payload Euro/Canadese è Eristo/Osteo, due incubatori per studiare l’effetto di alcuni farmaci su cellule ossee.
TEPLO, Franco/Belga per lo studio del controllo termico in ambiente spaziale.
Il payload esterno è composto da Biopan che esporrà automaticamente per la durata della missione alcuni campioni nel vuoto spaziale.
Lithopanspermia è sempre un payload esterno e si prefigge di esporre alcuni campioni di roccia contenenti tracce di vita al rientro atmosferico e studiare gli effetti dello shock termico.
Il payload americano è composto da una specie di piccola “Arca di Noè” contenente batteri, salamandre, gechi e lumache ripresi da una video camera che ne riprende il comportamento e trasmette le immagini a terra.
Il più spettacolare e innovativo sarà però il progetto studentesco YES2 che consiste nel far rientrare in atmosfera un piccolo payload di 36kg utilizzando un cavo lungo 30km che ne rallenterebbe la discesa senza ricorrere a scudi termici e in grado di rientrare con un semplice paracadute a costi bassissimi rispetto ad oggi.
Lo svolgimento del cavo dalla sonda madre Foton è previsto per il 25 Settembre, verrà in quella data battuto il recordo per il più lungo manufatto che abbia mai solcato i cieli e lo spazio.

Bella segnalazione Albyz!

Io dalla mia, ci metto i disegni della Foton che ho realizzato per conto dell’ESA e che fanno parte del “Microgravity Platforms Handbook”.

Solo una piccola notizia aggiuntiva che ho letto in seguito e che forse è stata lasciata un po’ troppo da parte. Il payload americano di questa missione era in gran parte la ripetizione degli esperimenti andati perduti con il disastro del Columbia e che erano stati eseguiti a bordo da quell’equipaggio, un aspetto che è passato giustamente in secondo piano rispetto alla tragedia in vite umane ma che merita comunque attenzione.

Vostok, reloaded.

Paolo Amoroso

Una richiesta di delucidazione:
i satelliti con esperimenti biologici russi che prevedono il recupero del payload non venivano anch’essi nominati con la generica designazione “cosmos”? Da dove salta fuori il nome Foton?

Tutti i satelliti russi hanno una generica denominazione “Cosmos”, che difatti ha abbondantemente superato il numero 2.000.
Per quanto riguarda i cosidetti “satelliti recuperabili” derivati, più o meno direttamente, dalle Vostok/Voskhod degli anni '60 assumono diverse denominazioni a seconda della missione, pur mantenendo inalterato lo “chassis” base.

Quindi a partire dal modello di partenza 3K, la stessa capsula (con minime modifiche da modello a modello) è impiegata con le seguenti denominazioni:

  1. Bion (Biologia)
  2. Efir (Studio della magnetosfera)
  3. Foton (Microgravità)
  4. Nika-T (Scienza dei materiali)
  5. Resurs (Studio delle risorse della Terra)

Resto sempre stupito nel vedere questo veicolo nipote della Vostok, quindi… qualche fotina.

Il Foton con il suo “cappello” scientifico e Fotino, al guinzaglio:

Image Credit: Roscomos - www.roscosmos.ru

I simpatici Toponauti ospitati al suo interno:

Image Credit: Roscomos - www.roscosmos.ru

Trasporto del vettore in rampa:

Image Credit: Roscomos - www.roscosmos.ru

E lift-off:

Credits: ESA - S. Corvaja 2007 - www.esa.int

Rientrata come da programma questa mattina la capsula Foton, nella steppa Kazakha.