lancio di Buran

il programa all’epoca del lancio era ancora in fase di sviluppo.
lo stesso buran non era che il nome della seconda navetta costruita (la prima era dotat adi motori per i test di volo), a cui doveva fare seguito terzo prototipo (compelto a 98% e possieduto dal kazachistan insieme ad un altro vettore energia) e infina dalle prime tre navette di produzione di serie ( tutte smantellate… non hanno superato il 40% d’assemblaggio)

energia era un vettore a se stante! utilizzabile senza navetta ( infatti con esso venne lanciao il polius ).
quindi la scelta dei motori su quello che in america è il serbatoio dello shuttle, non è un caso!

tral’altro questo porto al buran il beneficio di una stiva più grande e la capacita di portare fino a 30 tonnellate di carico (rispetto alle 25 dello shuttle) nonche di rientrare a terra con 25 tonnellate rispetto alle 15 dello shuttle. che poi queste fossero utili è tutto da vedere, ma alla luce della possibilità di esser dotato di un serbatoio all’interno di parte della stiva per fornire ulteriore propellente agli oms, che già senza ne godono a sufficenza (non ci sono gli ssme e lo spazio è utilizzato differentemente), ha anche una capacità di cambio orbita non indiferente! ( sta cosa lo letta in un sito molto tempo fa, e non ne dubito perche effettivamente molte cose combaciano).

il progetto finale prevedeva che quello che sembra un serbatoio venisse dotato di protezione termica per recuperare il tutto!
addirittura ci sono disegni che mostrano srb alati capaci di rientrare in volo!

energia è qualcosa di fantastico, capace di trasportare laterlamente (buran, polius) e assialmente ( in una seconda versione all’interno del dome superiore) il proprio carico.

lo shuttle americano è “fallito” per via degli alti costi, non certo per le prestazioni.
il suo obbiettivo primario era fornire un accesso economico allo spazio… li ha fallito decisamente!

per ultimo: il sistema di salvataggio del buran:

nelle navete di serie era prevista la possibilità di sganciare tutta la parte anteriore della navetta!
da alcuni disegni si capisce che la separazione avveniva per mezzo di bulloni esplosivi e che in coda alla cabina sarebbero posizionati degli spoiler retattili per pilotare, forse addirittura, durante il rientro (a mo di capsula!)

in più tutti i passeggeri del ponte superiore sedevano su segiolini eiettabili.

i booster di energia sono completamente a perdere, progetti rimasti sulla carta prevedevano il riutlizzo di essi e di tutta la struttura, come postato

http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=8465.0

questa e’ una frase arbitraria che fa solo parte di una filosofia progettuale. Tutti i vettori russi ora, prima URSS erano assemblati orizzontalmente e poi innalzati al pad.
Gli USA adottano metodiche miste, SaturnI, e IB (tanto per esempio) era mountato in posizione verticale direttamente al pad da speciali gru; Delta IV e’ montato orizzontalmente ed issato vericalmente al pad dove poi e’ completata l’opera di assemblaggio del pyolad, questo a Cape Canaveral; a Vandenberg, invece e’ assemblato verticalmente al pad.

scusa se dissento ma STS e’ fallito (incidenti a parte) per gli alti costi di manutenzione associati al tempo piu’ alto delle previsioni che intercorreva da un volo all’altro.

L’incidente del challenger ha costretto poi a matenere attivi i vettori per i lanci di satelliti dotati di upper stage a propellente liquido.

Non vorrei dire una stupidata ma credo che il sistema di guida autonoma del Buran era tipologicamente simile a quello dello shuttle, questo non significa che poteva volare autonomamente, ma che lo ha fatto in fase di test. “Traslare” modalità in volo non mi pare fosse possibile. Tanto che i successivi voli manned non sarebbe stati “pilotabili” da terra.

* L'orbiter non aveva un sistema principale di propulsione a razzo. La struttura cilindrica più grande era il razzo Energia, senza serbatoi di propellente esterni.

Non ho capito cosa vuoi dire e neanche il vantaggio che vuoi sottolineare a dire il vero…

* Il Buran aveva quattro booster anziché due. Inoltre utilizzavano propellente liquido (kerosene/ossigeno).

Non vedo vantaggi intrinsechi nell’avere 2 o 4 booster, ne tanto meno utilizzare propellenti liquidi o solidi, tutti hanno vantaggi o svantaggi, ma non capisco come questi possano essere presi come segni di “superiorità”…

* Il razzo Energia era completamente riutilizzabile (nello Space Shuttle erano riutilizzabili il sistema di propulsione dell'orbiter e i due Solid Rocket Booster ma non il serbatoio centrale)

Sbagliato, era prevista una successiva evoluzione, come lo fu per lo shuttle, nessuna delle due fu realizzata… totale, nessun punto di vantaggio.

* Il Buran è stato progettato per essere trasportato alla rampa di lancio in posizione orizzontale su speciali vagoni ferroviari, per poi essere posto in posizione verticale presso il luogo del lancio. Ciò garantisce un più rapido trasporto rispetto allo Space Shuttle, che viene trasportato in posizione verticale e avanza molto lentamente.

Falso, non c’è nesso fra il trasporto verticale/orizzontale e la permanenza in rampa.

* Il razzo Energia non era rivestito in schiuma (il distacco di una sezione di schiuma ha provocato la distruzione dello shuttle Columbia) e i suoi booster non erano costruiti in sezioni (rendendo impossibile un incidente analogo a quello del Challenger). Tuttavia il propellente liquido usato per i booster li avrebbe resi più complessi da preparare al volo e potenzialmente più rischiosi da mantenere: il carburante usato dai russi è infatti estremamente tossico e corrosivo e non può rimanere a lungo nei serbatoi.

Hai detto tutto

buran ha un sistema di salvataggio degli astonauti!!!

Gli stessi di STS-1… ed utilizzabili con gli stessi limiti dello shuttle… veramente poco utili…

Non sto ad elencarti i presunti vantaggi dello shuttle rispetto al Buran perchè non è questo il punto del discorso, trovo solamente inutile e senza alcuna base dichiarare “nettamente migliore” il Buran rispetto alla navetta Americana.

Lo ha fatto utilmente anche lo shuttle.

il progetto finale prevedeva che quello che sembra un serbatoio venisse dotato di protezione termica per recuperare il tutto! addirittura ci sono disegni che mostrano srb alati capaci di rientrare in volo!

Gli stessi studi sono stati fatti anche per lo shuttle, e nulla ci dice che sarebbero poi stati realizzati… in entrambi i casi sono solo studi di fattibilità…

energia è qualcosa di fantastico, capace di trasportare laterlamente (buran, polius) e assialmente ( in una seconda versione all'interno del dome superiore) il proprio carico.

Tutte versioni mai realizzate, cominciamo ad elencare le evoluzioni pensate dello shuttle?

li ha fallito decisamente!

Il Buran è fallito economicamente ancora prima di decollare… bene o male lo shuttle ha volato per oltre 100 missioni… le condizioni ovviamente sono differenti e per questo, sotto ogni aspetto, imparagonabili.

nelle navete di serie era prevista la possibilità di sganciare tutta la parte anteriore della navetta! da alcuni disegni si capisce che la separazione avveniva per mezzo di bulloni esplosivi e che in coda alla cabina sarebbero posizionati degli spoiler retattili per pilotare, forse addirittura, durante il rientro (a mo di capsula!)

Mai sentito nulla di operativo del genere. Ritorno al discorso di prima, parliamo di studi o di realtà?

Questo è il “tranello” che si commette il 90% delle volte che si parla di what if e si confronta un mezzo operativo con uno ideato, per difendere quello solo ideato si portano i diecimila progetti di evoluzione per dimostrarne la poliedricità, per quello operativo invece le sole versioni costruite… è palese che si stiano confrontando livelli di progettazione radicalmente diversi…

li ha fallito decisamente!

Il Buran è fallito economicamente ancora prima di decollare… bene o male lo shuttle ha volato per oltre 100 missioni… le condizioni ovviamente sono differenti e per questo, sotto ogni aspetto, imparagonabili.

quant'è vero! e se portato appresso la russia :fearful:!

nelle navete di serie era prevista la possibilità di sganciare tutta la parte anteriore della navetta!
da alcuni disegni si capisce che la separazione avveniva per mezzo di bulloni esplosivi e che in coda alla cabina sarebbero posizionati degli spoiler retattili per pilotare, forse addirittura, durante il rientro (a mo di capsula!)

Mai sentito nulla di operativo del genere. Ritorno al discorso di prima, parliamo di studi o di realtà?

Questo è il “tranello” che si commette il 90% delle volte che si parla di what if e si confronta un mezzo operativo con uno ideato, per difendere quello solo ideato si portano i diecimila progetti di evoluzione per dimostrarne la poliedricità, per quello operativo invece le sole versioni costruite… è palese che si stiano confrontando livelli di progettazione radicalmente diversi…
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la lista l’ho copiata da wikipedia (avevo la pagina aperta… dovevo specificarlo me so dimenticato DHO!)
molti punti infatti sono semi-speculazioni… basate cmq su eventi reali. (errori temporali sopratutto)

però sia il sistema di salvataggio (reale o quantomeno lo si stava approntando sulle ultime tre navette in costruzione) sia il sistema di guida erano parte dello sviluppo del buran, anzi prorio quest’ultimo pare sia stata la pagliuzza che spezza la schiena del mulo.
molti progettisti non volevano, non loritenevano utile, ma la direzioen voleva qualcosa dippiù rispetto a sts…

lo stesso buran somiglia allo sts pechè si voleva mantenere la parita strategica, mentre gli ingegneri pensavano ad un veicolo più leggero…

p.s. non sapevo che lo shuttle potesse portare serbatoi supplementari! :astonished:

Permettimi di dissentire anche qui. Il Buran assomiglia allo shuttle perchè quella è l’unica forma che puo’ avere un sistema alato che rientra in atmosfera. E’ questione di aero/gasdinamica a mach molto elevati…

Cmq non fraintendermi: anche io sono convinto che il Buran fosse un mezzo eccezionale, e che sotto molti aspetti sembrava desse dei punti allo Shuttle. Questo però è rimasto sulla carta (agiungerei purtroppo), e non abbiamo modo di sapere se si sarebbe realizzato realmente.
Certo è che il principale problema di design dello Shuttle, ovvero l’avere il compartimento abitato a fianco del lanciatore e non in punta, era pari pari nel Buran… (e d’altronde non credo ci fosser altri modi di piazzare una navicella di quelle dimensioni).

L’unico modo per piazzare una navetta in cima a un razzo vettore era e ed è ancora quello di costruire una navetta più piccola come l’Hermes che se si fosse realizzata ora avremmo una navetta molto più sicura sia del STS che del Buran! L’esa comunque non demorde (almeno come ricerca tecnologica) come dimostra il progetto IXV che si sta avvicinando al suo primo lancio!

Per Unknown:

Perdonami ma devo correggere alcune inesattezze:

  1. L’Energia non era completamente riutilizzabile, lo erano solo i boosters e nessuno dei quali è stato (volutamente) recuperato i primi due voli per cui questa capacità era comunque ancora da dimostrare.

  2. L’Energia, ed il Buran, non avevano a bordo alcun propellente tossico. Come tu stesso scrivi i bosteers erano alimentati a LOX (ossigno liquido) come comburente e Kerosene (RP-1) come combustibile. Lo stadio centrale di Energia era alimentato a LOX e Idrogeno liquido. Contrariamente agli OMS dello Shuttle (quelli si a propellenti ipergolici e quindi tossici) i due motori ODU del Buran erano alimentati a LOX (superraffreddato) e Sintin (Kerosene sintetico) quindi assolutamente NON TOSSICI.

  3. Il Buran aveva come unico sistema di salvataggio previsto i sedili eiettabili K-36D prodotti dal gruppo Zvezda (e derivati da quelli in uso all’epoca su MiG 29 e Su 27) per i quattro membri dell’equipaggio ospitati nel ponte di volo superiore. Nel caso di equipaggi più numerosi (per il Buran anche fino a 10) questa opzione era impraticabile.
    Quello a cui fai riferimento è un brevetto depositato da un ingegnere russo ma mai preso anche solo in considerazione dal team di progettazione del Buran.

Per Alberto:

  1. Il sistema di guida del Buran era davvero di molto superiore a quello dello Shuttle, il Buran poteva operare in tre distinti modi:
    automatico, teleguidato da terra e manuale (come ultima opzione).
  2. Il sistema di stacking orizzontale era davvero più efficiente e “time reducing” di quello verticale dello Shuttle ed i russi erano davvero in grado di trasportare tutto il sistema dal MIK (edificio di assemblaggio orizzontale) al PAD in tempi minori rispetto agli americani.
  3. La combinazione sedili eiettabili K36D e tute pressurizzate Strizh potevano essere impiegate fino a Mach 3. Non mi risulta che i sedili imbarcati sul Columbia (ed anche sull’Enterprise) avessero le stesse possibilità.

Quanto sopra riportato non è frutto di mie congetture ma quanto riportato nel recentissimo volume:

“Energia-Buran the Soviet Space Shuttle” di Bart Hendrickx e Bert Vis (regalatomi da un mio carissimo amico) dove viene tracciato un parallelo preciso, e costante, tra i sistemi del Buran e quelli dello Shuttle.

Assolutamente non vero, quello dello Shuttle non è l’unica forma possibile per un veleggiatore di rientro. Basta consultare il Jenkins, vera “bibbia” dello Shuttle, per rendersi conto di quante decine di diverse configurazioni siano state seriamente prese in considerazione prima di scegliere quella definitiva (040-C) frutto solo di una serie di compromessi.

Il Buran ha la forma che semplicemente perché i russi decisero davvero di copiarlo “punto per punto” (almeno da un punto di vista meramente configurativo). Gli stessi russi avevano allo studio forme di veleggiatori di rientro orbitale anche più performanti (progetti Spiral, M19, MTKVP ed altri ancora).

Certo, ma contemporaneamente? (nella stessa missione)
Ho i miei dubbi, visto che gli attuatori e i sistemi montati al posto del sedile del pilota non erano certo “nascosti”.
Per cui certo, il buran poteva essere “teleguidato” e “autopilotato”, ma la funzionalità (relativamente utile) si sarebbe persa dopo i voli di collaudo credo.

2) Il sistema di stacking orizzontale era davvero più efficiente e "time reducing" di quello verticale dello Shuttle ed i russi erano davvero in grado di trasportare tutto il sistema dal MIK (edificio di assemblaggio orizzontale) al PAD in tempi minori rispetto agli americani.

Su questo come saprai non concordo, ma ne abbiamo già discusso e non voglio riaprire qui la discussione. Non concordo sull’equazione orizzontale=rapido, non sto assolutamente mettendo in dubbio che la preparazione del Buran fosse rapida e “snella” (come gran parte dei sistemi russi del resto), dico solo che non trovo nessi fra l’integrazione orizzontale o verticale e il tempo di permanenza in rampa e di preparazione al lancio.

3) La combinazione sedili eiettabili K36D e tute pressurizzate Strizh potevano essere impiegate fino a Mach 3. Non mi risulta che i sedili imbarcati sul Columbia (ed anche sull'Enterprise) avessero le stesse possibilità.

Anche i sedili eiettabili dello shuttle erano attivabili solo fino a mach 3 e 30km circa di altezza e ugualmente poco utilizzabili se si considera tutto il profilo di ascesa e di rientro… per questo furono abbandonati.

Non conosco specificatamente il caso in oggetto, ma dire che si sono valutati molti altri casi, da entrambe le parti, non significa nulla, le leggi della fisica sono le stesse sia in USA che in URSS ed è possibilissimo che una stessa configurazione sia stata giudicata migliore da entrame le parti e che le alternative avessero problemi rilevati da entrambi…

I russi hanno copiato lo Shuttle perché volevano “esattamente” le stesse capacità operative dello Shuttle che, per quanto possa sembrare incredibile, veniva da loro percepito come “sistema d’arma”, l’aerodinamica (supersonica o ipersonica che si voglia) non c’entra niente con questa che è una decisione meramente politica.

Come riportato nel succitato libro (a pag 83) una testimonianza diretta riporta:

“The deciding factor was not the aerodynamics. We were in position of having to play catch-up (with the Americans)…This is where the, unfortunately, classical opinion in our defence industry surfaced: the Americans aren’t dumber, do it the way they do!”

Aspetta, non mi fraintendere. Io dicevo che una navicella di quel tipo, con quelle capacità, non poteva che essere così…
Anche Hermes era umano ed era un winged body, ma non aveva niente a che spartire con lo shuttle…

Poi che i Russi abbiano copiato lo Shuttle perchè gli Americani erano avanti ci sta tutto, ma secondo me anche senza copiare sarebbero arrivati a scelte molto simili (magari qualche anno dopo)

Messa così senz’altro ha più senso.
I russi avrebbero senz’altro ottenuto risultati similari, ma non “uguali”, anche procedendo per proprio conto come dimostrano progetti del calibro dell’M-19 Kholod 2, portato avanti nel corso degli anni '70 (proprio quelli in cui si decideva il Buran) dall’OKB di Myasischev…

http://www.testpilot.ru/russia/myasishchev/m/19/index.htm

archipeppe, grazie per la precisazione.

mi sembrava infatti che alcuni particolari di quella lista non erano coretti… (la lista è tratta da wikipedia)

…mi son fidato di wikipedia! (deluso) :disappointed:

Interessantissima questa discussione!

Il fatto che non doveva portarsi dietro degli SSME al ritorno dava come contropartita un maggior carico rientro. Ennesima dimostrazione che tutto ha dei pro e contro e che LA soluzione non esiste :slight_smile:

piccolo OT:
wikipedia è un progetto collaborativo aperto a tutti: quando ci si trovano errori non si deve rimanere delusi ma bisogna correggerli :slight_smile:

oppure se si ritiene di avere piu’ dati a disposizione si puo’ modificare la pagina, registrandosi.

Vero, gli SSME in realtà furono montati sul serbatoio esterno perchè si sapeva della non capacità di renderli riutilizzabili, per cui piuttosto che portarseli fino a casa per poi buttarli essendo “usa e getta” gioco forza tanto valeva liberarsene subito alleggerendo il tutto, questo per evidenziare che la soluzione ideata per una manchevolezza può essere letta sia come sintomo di ottimizzazione, sia come sintomo di pecca rispetto STS che invece aveva già le tecnologie necessarie per rendere riutilizzabili anche gli SSME e che ovviamente dovevano essere riportati a casa e obbligatoriamente non montati nell’unica parte a perdere del complesso.

intendevo proprio questo con “correggerli” :smiley: