L'atomica giapponese

Premetto che l’amico Kruaxi dice che si sia trattato di un pesce d’Aprile (sia per il periodo sia per il nome dell’autore del servizio), pero’ membri dell’A.A.A. da me contattati negano che scherzi del genere siano stati fatti sulla loro rivista e per giunta nei mesi successivi non ci sono state smentite di questa “burla”.
I fatti:
nel mese di Aprile della sopracitata rivista mensile appare un articolo a firma di Giuseppe Pesce dal titolo:
“Genzai Bakudan, l’atomica giapponese” dove si riporta la storia poco conosciuta del programma atomico giapponese durante la WW II.
In breve riassumo dicendo che il 10 Agosto del ‘45, 4 giorni dopo Hiroshima, i giapponesi nell’odierna Corea del Nord fecero esplodere un ordigno atomico in mare visto da molti testimoni e dal caratteristico fungo.Il luogo scelto dai nipponici si prestava bene perche’ li’ vicino c’erano miniere di uranio e tutte le condizioni per mettere in atto un programma nucleare,anche se rudimentale.Fatto curioso e’ che negli stessi siti oggi la Corea ha le sue centrali di arricchimento e dove nel 2006 a Punggye-Yok e’ avvenuto il loro primo test atomico.
Tralasciando tutti i dettagli e i riferimenti dell’articolo, cito solo il nome dei 2 scienziati che portarono avanti il progetto: Takahashi Rikizo e Wacaba Yashiro, aggiungendo solo che l’armistizzio che arrivo’ poco dopo fece dimenticare la storia, e che i 2 sopracitati furono catturati dai Russi.
Ora se qualcuno ne sa un po’ di piu’ lo ringrazio fin d’ora.

Meglio specificare.
Di ‘Genzai Bakudan’ si parla (poco) perlomeno dal 1946.
In effetti sembra chiaro che, a fianco dei loro ‘noti’ (si fa per dire) e famigerati progetti per lo sviluppo di armi chimiche e, soprattutto, batteriologiche, i nipponici portarono avanti, perlomeno dal 1941, un loro programma nucleare.
Di certo apprendo da varie fonti che gli americani recuperarono cinque rudimentali ciclotroni sul suolo giapponese, che sarebbero stati ‘smaltiti’ facendoli inabissare nella baia di Tokyo.
Il sito dedito alla ricerca era in effetti sul suolo coreano, a Hungnam, sulla costa est dell’attuale Corea del nord.
Si parla di un esperimento dall’esito positivo, un piccolo ordigno nucleare, che sarebbe stato fatto esplodere probabilmente non il 10 bensì il 12 agosto 1945 dai nipponici.
Ma… prove ?
In effetti nessuna.
Qualche articolo sulla stampa USA nel 1946, e poco più. Oggi come oggi è una ‘leggenda’ che riscuote poco credito anche fra i ‘complottisti’ ad oltranza della rete.
Invece, l’articolo pubblicato ad Aprile nella rivista dell’associazione arma aeronautica, mi ha lasciato decisamente perplesso.
A parte il fatto che descrive tali voci come assolutamente degne di nota… peggio ancora parla di una fantomatica terza atomica che, non essendo esplosa, gli americani avrebbero perso sul suolo giapponese… salvo essere recuperata, e studiata (immagino a tempo di record !) dagli scienziati nipponici.
Beh, di questa storia non si trova proprio traccia alcuna… ed il signor Pesce (ok, scrive articoli tutti i mesi, si chiama proprio così) che scrive questo articoletto ad Aprile… Mah !
Chi ne sa di più ?
Chiederei un aiuto particolare al ns indagatore, l’ottimo LORLANDI, che essendo peraltro iscritto all’AAA immagino abbia di certo letto l’articolo in questione.

Salute e Latinum per tutti !

Mi pare di ricordare un documentario in inglese su uno dei canali “400” di sky (history channell, quella roba li’…) dove si raccontava il viaggio di un U-Boot con a bordo anche due ufficiali Nippo per portare materiale fissile a Tokyo.
Mi SEMBRA di ricordare che alla notizia della caduta tedesca l’equipaggio nazista, ancora in mezzo al mare, decise di arrendersi ai britannici, consegnando il prezioso carico, mentre i due figli di Amaterasu, come da copione, andarono a raggiungere onorevolmente gli antenati.

Come Kruaxi ha accennato, nell’articolo apparso sulla rivista " Aeronautica " di Aprile, di particolari dettagliati e citazioni di personaggi o di pubblicazioni sull’argomento ce ne sono abbastanza.Ora magari quando il “grande” avra’ un attimo di tempo male non sarebbe se potesse scannerizzare tutto l’articolo cosi’ da farvi un’ idea piu’ dettagliata oltre al mio stringato riassunto.
L’argomento e’ alquanto interessante per me soprattutto perche’ fino a poco tempo fa non ne sapevo assolutamente niente.
Ciao da Jolly Rogers

seeeh, aspetta e spera: sara’ impegnato nell’ennesimo remake de “Le infermiere del turno di notte”… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Vedo che anche te lo conosci bene…

Una bomba dello stesso tipo di quella tedesca?
Io ricordo che gli scienziati giapponesi, a guerra finita, si complimentarono con quelli USA per la bomba atomica, sostenendo che loro non sarebbero stati capaci di realizzarne una così potente. In effetti dalle descrizioni tedesche, l’atomica dell’Asse era solo una superbomba, una grossa blockbuster. L’atomica, era tutta un’altra cosa.

Onestamente io su questa storia ne so poco e speravo che qualcuno mi desse una mano nel far luce sulla questione ( sempre che non sia un pesce di aprile ).
Sull’atomica tedesca spesso ne parlo con l’amico Kruaxi e oltre che sapere che i tedeschi erano indietro con i tempi loro preparavano un piano per trasportare un’ordigno sopra New York che altro non era che una bomba “sporca”, cioe’ una bomba che rilasciasse nell’aria un misto di sabbia e scorie radioattive che replicassero in pratica il Follout (scusate se ha sbagliato l’inglese) dopo un’ esplosione atomica.
Ciao Jolly Rogers

No, non credo. Dei dani prodotti dalle radiazioni ancora si sapeva poco. Come dicevo sopra, ma c’è un post più preciso, era una sorta di superbomba incendiaria, ma fu sviluppata a guerra ormai finita. Poi non c’erano aerei capaci di trasportarla e la V2 destinata, l’A3?, doveva essere ancora collaudata.

Qualcosa invece dovevano sapere, perche’ questi studi erano in fase avanzata, solo il vettore era in ritardo, diciamo cosi’.Infatti ne l’Arado Ar. E 555 (chiamato appunto Amerika Bomber) ne il Sanger Orbital Bomber (scusate ma non mi funzionano i pallini sopra la a di Sanger)ne la V 3 (chiamiamola cosi’) o altri progetti similari per un attacco a lungo raggio furono sviluppati in maniera intensa, salvo poi essere troppo tardi per porvi rimedio (meno male…) .
Ciao da Jolly Rogers.

Si, se ne è già parlato in altri post. Però “l’atomica” nazista era più un’arma termica che una bomba esplosiva. Sfruttava cioè più l’effetto termico che quello dirompente. Da quanto si è saputo però l’effetto era comunque limitato. Certo una bomba di questo tipo che cadeva su New York avrebbe provocato un bel parapiglia negli USA, ma l’effetto bellico era nullo. L’atomica americana era una cosa, quella tedesca un’altra. E poi così come i tedeschi non avevano modo di lanciarla, neppure i giapponesi potevano farlo. Questi ultimi men che meno, sebbene siano gli unici ad aver effettuato bombardamenti sul suolo americano. Per la cronaca un ricognitore imbarcato su un sommergibile ed i palloni a tempo che sfruttavano il jet stream.

Tutto giusto, pero’ infatti degli effetti che si ottengono con un’esplosione nucleare: grande calore,forti venti,luce accecante,interruzione delle comunicazioni (all’epoca poco conosciute) e radioattivita’ intesa come caduta di scorie, solo quest’ultima era stata presa in considerazione dai tedeschi per i loro piani, perche’ per ottenere tale rilascio di sostanze non servivano grandi tecnologioe e loro erano a conoscenza dei danni che avrebbero potuto causare.
Ciao da Jolly Rogers

Non ne sarei così sicuro, ma non ho fonti per andare oltre. :flushed: