Salve a tutti, mi sono appena iscritta a questo sito che, già da un po’, aveva attirato la mia attenzione e che reputo molto utile ed interessante.
Sono una studentessa del quinto anno del liceo scientifico ed, essendo giunto quasi al termine il mio percorso di studi liceale, sto già pensando al mio futuro universitario. La mia aspirazione è sempre stata quella di lavorare in campo spaziale, appunto, e dopo aver letto parecchie discussioni e consultato diverse persone, sono giunta alla conclusione che la fisica e l’astrofisica sono quello che fa per me (nonostante le possibilità di lavoro siano apparentemente ridotte rispetto a quelle di un ingegnere aerospaziale, ma so di astrofisici ben affermati anche in agenzie spaziali). Adesso, il mio dilemma è un altro: quale università potrebbe fornirmi la preparazione più solida, avvincente e stimolante, tra le tante presenti in Italia? Ovviamente ho provato a farmi un’idea di base sui diversi atenei, ma preferivo avere anche l’opinione di chi magari ha già intrapreso questi percorsi o che comunque ne sa qualcosa in più. In particolare, sono indecisa tra Pisa (Normale) e Milano (Bicocca), mi sono sembrate le più interessanti.
Grazie in anticipo a chiunque mi darà una mano.
Trieste per esempio ha una rinomata facoltà di fisica. Inoltre è una città stupenda.
Oltre l’università nel campo della ricerca fisica c’è la SISSA e c’è il SINCROTRONE.
Io la terrei in forte considerazione.
Sì, in effetti, avevo pensato anche a Trieste. Il fatto che abbia preso in considerazione principalmente Normale e Bicocca è perché, forse ingenuamente, le ho viste in posizioni molto alte nelle classifiche (seguendo questo ragionamento, anche la Sapienza). Il punto è che sono molto spaesata e non ho il minimo metro di paragone fra le tante
Chiediamo anche il parere di @Paky
sii, grazie, mi serve tutto l’aiuto possibile
Allora chiediamo anche a @zzambot
Io ho vinto un posto tanti anni fa, ma la selezione è strettissima, fortunatamente. Il concorso provalo, non hai niente da perdere. Molti personaggi di spicco sono passati di qua, il livello è alto, non rimarrai delusa, solo è difficile entrare.
Adesso, scusate se sposto leggermente la domanda su un altro topic, ma ho saputo di questa notizia poche ore fa. Alla Bocconi apriranno un nuovo corso triennale " Mathematical and Computing Sciences for Artificial Intelligence". Guardando un po’ lo study plan ho visto che è molto vasto e sembra anche essere un ibrido tra fisica, matematica e informatica. Pareri?
p.s forse dovrei creare una domanda a parte per questo
Ciao,
La Normale di Pisa, come ti hanno detto, e’ sicuramente molto selettiva e di livello molto alto. Pero’ non conosco chi ci fa ricerca nell’ambito astronomico.
Anche Milano Bicocca e’ un’ottima universita’, con un gruppo di ricerca in astronomia attivo; tieni presente che a Milano c’e’ anche l’osservatorio di Brera.
Bisogna pero’ anche vedere cosa ti interessa di piu’. Se vuoi fare astronomia, ha piu’ senso (a mio personale avviso) fare direttamente il corso di laurea in astronomia, che fisica con indirizzo astrofisica. Corsi di laurea in astronomia sono a Padova e Bologna. Tra le due ti consiglierei Padova, ma Bologna e’ comunque ottima.
Se invece non sai se vuoi veramente fare astronomia, allora meglio il corso di laurea in fisica. Anche il corso di laurea in fisica a Padova e’ ottimo.
Riguardo il corso che hai citato della Bocconi, tutto quello che e’ intelligenza artificiale e’ in pieno boom e molto “alla moda”. Ci troverai molta matematica, informatica, ma piuttosto poco di fisica, rispetto a un corso di laurea in fisica. Certo non centra nulla con il campo spaziale…
Beh, non proprio, AI per sistemi spaziali è un ambito che sta aprendo un interessante mercato
AI si utilizza ormai in tutti gli ambiti, anche quello spaziale, certo. Ma il corso non ha alcun legame con lo spaziale… Guardando il programma c’e’ matematica, informatica, fisica, neuroscienze, economia, finanza, teoria dei giochi…
Si, mi aveva intrigato proprio per la vastità di argomenti trattati! Il punto è che, parlando con alcune persone vicine all’argomento, mi dicono che se scegliessi di fare questo corso (bocconi) e poi orientarmi per una magistrale in fisica, sarei troppo svantaggiata (dicono che siano molto selettivi e non vedono di buon occhio chi esce da altre facoltà diverse da fisica).
Per il resto, Normale a parte, pensi che alla fine scegliendo o Bicocca o qualsiasi altro ateneo di fisica (Padova, Trieste, Roma) andrei sul sicuro? (nel senso che sono più o meno tutte allo steso livello)
grazie mille a tutti per l’aiuto che mi state dando e scusate se vi sto tempestando di domande
IMHO vanno bene tutte. In Italia il lvello a fisica e’ alto piu’ o meno ovunque. Ti conviene restare nella tua citta’ se ha una facolta’ di fisica o in una relativamente vicina. Io sto a Tor Vergata ed e’ molto buona, ma anche la Sapienza e Roma3 sono allo stesso livello, superiori o inferori a secodnad egli studi. A Tor Vergata ci sono parecchie discipline in relazione allo spazio ed il rapporto studenti docenti e- molto basso (anche troppo basso, cioe’ pochi studenti, quindi ti seguono bene) ecc.
Altro commento, le classifiche non valgono quasi nulla, prova a chiedere agli studenti che stanno nelel varie facolta- come si trovano.
Se poi sei a Roma e vuoi fare un salto da noi a vedere che aria tira sei la benvenuta ovviamente
Io su questo invece dò un consiglio contrario, ovviamente se te lo puoi permettere economicamente…
Senza togliere nulla a quelli che hanno studiato vicino a casa, per la mia esperienza, chi si laurea fuori sede di solito ha (nei primi anni dopo la laurea) una marcia in più, perché oltre alle materie di studio ha anche imparato a vivere da solo e lontano da casa, cosa che chi studia vicino a casa di solito impara solo nel momento in cui va a lavorare.
Buona fortuna con gli studi
Grazie a tutti per le risposte preziose, sono state estremamente utili. Io ero già orientata per Milano, essendo una città che adoro, e quindi l’idea della Bicocca mi allettava, solo che volevo capire se il livello di fisica in quell’Università fosse effettivamente alto come le altre più note (quali Padova o Roma). Mi pare di aver capito di sì (cioè che apparentemente non ci sia tutto questo distacco), ma ovviamente proverò ad accertarmene contattando qualcuno che studia lì.
P.s. ogni proposta è ben accetta, quindi se c’è già qualcuno che vuole dirmi qualcosa sulla sua uni, che ben venga!
Tra l’altro, un ipotetico percorso che mi interesserebbe, è quello di intraprendere una magistrale in ingegneria aerospaziale dopo aver completato la triennale in fisica, integrando gli esami di ingegneria (so che a Roma o a Milano questa magistrale è aperta anche a laureati in fisica).
Ammesso che voglia seguire questa idea, sapete se sia effettivamente possibile?
Ciao e benvenuta @Francesca2! Potrò sembrare banale ma mi associo a quanto ti hanno detto in precedenza, ovvero scegli la facoltà che ti piace di più anche al costo di fare dei sacrifici in seguito per recuperare dei crediti (materie), necessari per l’ accesso alla laurea magistrale. Nulla ti vieta di conseguire una triennale in fisica e poi specializzarti in ingegneria aerospaziale. Per fortuna, e te lo dico da studente universitario, non esiste un percorso “obbligato” per raggiungere il tuo obbiettivo. Certo alcuni saranno più facili e lineari mentre altri ti richiederanno qualche sforzo in più. Costruisciti con serenità il percorso di studi più adatto a te. Ti dò solo un consiglio: se pensi che il tuo futuro sia in un determinato settore/area, qualsiasi laurea attinente e affine andrà bene.
Questa risposta mi rincuora, davvero. Il mio sogno è sempre stato quello di lavorare in un’agenzia spaziale, ma ancor prima, di avere una preparazione molto vasta, che non fosse limitata a nessun percorso di studi “formalizzato”. Detto questo, optavo già per fisica perché molti, con questa formazione, alla fine ricoprono gli stessi ruoli di alcuni ingegneri.
Comunque, anche ingegneria mi appassiona parecchio e mi serviva solo una piccola rassicurazione sul fatto che non è impossibile cambiare da fisica a ingegneria aerospaziale, come si crede.
Allora… In generale il “passaggio” é quasi sempre possibile, dipende se sussistono requisiti minimi e vincoli. Talvolta il trasferimento da un corso A ad uno B é più facile in una direzione che dall’ altra. Tradotto: per formalizzare il passaggio o l’ iscrizione dovrai sostenere più o meno crediti. Sta proprio qui la difficoltà del trasferimento. In generale confronta il piano di studi (materie e crediti) che può differire, a parità di titolo, anche da università a università.