L'evoluzione del crew time allocation dopo l'ammutinamento di Skylab 4

Eccomi qui con una nuova richiesta :ok_hand:

Conosciamo tutti la storia dell’ammutinamento di Skylab 4. Quello che forse non tutti sanno è che, a valle di quell’ammutinamento, tutta la schedulazione (termine orrendo) del crew time nelle missioni spaziali è cambiato radicalmente.

Su skylab, la crew lavorava 7 giorni la settimana, e aveva le classiche 8 ore di sonno, 8 ore di duty e 8 ore di off duty. Il problema è che nelle ore di off-duty c’erano gli esercizi fisici, la pianificazione di missione, le medical operations… e alla fine considerando il tempo di mangiare e di lavarsi, per lo svago rimaneva ben poco.

E qui viene la mia domanda: non riesco a trovare da nessuna parte una stima della suddivisione delle ore di lavoro in una giornata tipo sulla ISS. Ho cercato anche in un bel po’ di documenti “non pubblici” ma non ho trovato niente! Possibile che non esista un cavolo di documento dove sta un requisito tipo “la crew deve avere almeno X ore per farsi i fatti propri?”
Io cercavo qualcosa tipo la prima immagine che salta fuori su google se si cerca “skylab crew time allocation”:

Quello che so per certo, è che ora il sabato si fa solo housekeeping ed esercizi, e la domenica solo esercizi. In pratica nel w.e. hanno eliminato del tutto il duty (a parte casi speciali tipo docking o undocking). In più gli esercizi ora sono nel duty (2,5 ore al giorno).

Qualcuno di voi sa dove trovare un qualcosa per ricostruire per la ISS un grafico tipo quello qui sopra di skylab?

Interessante, ma non saprei. D’altra parte se nessuno mette in rete tali info…

Ci sono le timelines inviate all’equipaggio, fra l’altro in russo ( e tradotte in inglese per l’America) ma non ho capito se le inviano giornalmente o ogni tot di giorni. Le trovi sul sito della NASA

Su Wiki si cita:
Si alzano alle 06.00 ( mi sembra GMT)
06.00- 08.00. colazione ,ispezione ISS e conferenza con MC aterra
08.10-13.05 esercizi fisici e lavoro
13.05 un ora pausa pranzo.
Nel pom. lavoro ed esrcizi fino 19.30
19.30 preparazione per la notte, cena, conferenza
21.30 nanna. c’è scritto anche che lavorano in genere 10 ore al giorno, sabato 5, il resto svago. :smile: non ho trovato altro

Anzi spulciando ancora…http://homepage.mac.com/wjclancey/~WJCPersonal/NASAPlanning02Sierhuis.pdf

E’ un documento un po’ particolare…magari sono tutte cose che hai già individuato, ma nel frattempo mi sono divertita :smile:

uffa! non dovrei mai lavorare, non riesco a trovare il link giusto, allego il pdf della timeline del 05/02/2009

appena ci riesco vi aggiorno; dalsito scarichi le timeline quotidiane

ne link che ho postato sopra ci sono anche le timelines del 2009 anche le ultime di febbraio… :smile:

brava moky!!!

era proprio quello il link; :clap: :clap: :clap:

ho postato solo l’ultimo salvato sullachiavetta che ho portato al lavoro…

Grazie a tutti per le risposte. Il link alle timelines della NASA è validissimo!
In realtà io ho tutti i giorni davanti a me l’On-board Short Term Plan Viewer, con le timeline del giorno stesso, solo che è in un formato un po’ complesso…

Paragono in tempo reale le vostre informazioni con l’OSTPV di oggi e provo a ricostruire:

Si svegliano alle 6 GMT. Tra le 6 e le 8.15 hanno 1,5 ore di postsleep (colazione, lavarsi i denti etc.), un quarto d’ora di morning DPC (conferenza con terra) e una mezz’ora di Morning preparatory work (che ancora non ho capito che cavolo è…)
Ora: andando con il senso comune, il morning DPC e il Morning Preparatory Work sono già ore di lavoro, visto che non è che stanno a farsi i cavoli propri no?
Quindi con questo ragionamento iniziano a lavorare alle 7.30 GMT…

Alle 13.15 hanno il midday meal, con un’ora di pausa pranzo.

Dalle 14.15 alle 18.30 lavorano. Dalle 18.30 alle 19.30 hanno l’evening preparatory work (che non so che sia) e l’evening DPC.

Il presleep dura dalle 19.30 alle 21.30. Dalle 21.30 alle 06.00 dormono.

Riassumendo:

  1. se consideriamo il preparatory work e i DPC come ore di lavoro, significa che lavorano dalle 7.30 alle 19.30, con un’ora di pausa. Il che fa 11 ore di lavoro (in cui ci sono 2,5 ore di esercizi fisici). Io pensavo fossero 8, esercizi compresi
  2. le ore di sonno sono 8,5. Non so perchè io avevo sempre creduto che fossero 8…
  3. le ore per cazzeggiare sono quindi 4 e mezza, in cui hanno colazione pranzo e cena (consideriamo 2 ore e mezza?), igiene personale (1 oretta tra mattina e sera?) e svago (che rimane quindi una sola ora…)

Infine, una correzione a wikipedia: il sabato non lavorano per niente. Neanche un’ora. Fanno solo housekeeping, tipo pulizie varie.

PS: si fanno un bel mazzo sti astronauti! :thinking:

probabilmente intendono le pulizie per lavoro… io non le trovo tanto uno svago :wink:

Si ma cmq non sono 5 ore.
Sabato prossimo ad esempio vedo 3 ore di pulizia, dalle 7.30 alle 10.30. Poi ci sono anche 2.5 ore di esercizi, come ogni giorno. Il che, se vogliamo considerare gli esercizi come lavoro fa 5 ore e mezza invece delle 11 degli altri giorni della settimana…

Interessante che comunque anche il sabato e la domenica li fanno dormire non più di 8 ore e mezza…

Con tutti questi orari ho pensato:
chissà sabato all’alba, ora locale 5.26, quando vedrò passare la ISS sopra l’osservatorio, dormiranno?
Mi sono chiesto, ma che ora scandiscono gli orologi sulla ISS?

L’ora di Houston? Mosca?

Paolo Amoroso

Tutto quello che ho postato era in GMT. In genere si basano su quell’orario, quindi si alzano alle 6 GMT, che sono le 7 orario europeo.
Quando ci sono le missioni shuttle invece cambiano un po’ gli orari, a seconda di cosa deve essere fatto durante la missione. Ad esempio quando è andato su il JEM si sono tarati sugli orari del giappone, e quindi dormivano quando qui era giorno… (uno spasso in consolle, niente da fare tutto il giorno durante il nostro orario d’ufficio :stuck_out_tongue_winking_eye:)

Se non sbaglio, nelle 2,5 ore di attività fisica obbligatoria, è compreso anche il tempo per l’igiene personale… :roll_eyes:

Posto (un po’ in ritardo) il Log del crew time per gli incrementi 16, 17 e 18.
Ci sono anche le differenze tra quello allocato e realmente fatto
per tutti gli IP (ESA, NASA, RS e JAXA).

Ti suggerisco di dare un occhio agli STP o ai WLP, se hai l’accesso a queste info.

Grazie Buran. Avevo già visto il crew time utilization log, ma quello parla della suddivisione delle ore di lavoro tra le varie agenzie. Le ore di off-duty non sono di nessuna agenzia, e quindi non sono riportate. Lo stesso vale per il WLP, in cui ad esempio non ci sono le ore di sonno…
Alla fine quello che ho fatto è stato analizzare l’OSTPV giorno per giorno, e da lì sono arrivato alla suddivisione che ho scritto sopra:
8,5 ore di lavoro
2,5 di esercizi
4,5 di cazzeggio
8,5 di sonno.

In più pero’, da quel che ho capito, gli esercizi ancora non sono strettamente obbligatori.

Rimane il fatto che ancora non sono riuscito a trovare un documento ufficiale in cui questo è riportato. Sulle flight rules ad esempio non ho trovato niente al riguardo. L’unica cosa che ho trovato è la durata massima che puo’ avere una giornata lavorativa in caso di emergenze o eventi eccezionali…

Circa Skylab-4 consideriamo che i ritmi di lavoro erano così pesanti anche perchè quella era l’ultima missione di quel tipo ( su ASTP il lavoro scientifico non fu molto,per usare un eufemismo) prima dell’entrata in funzione dello Shuttle,che nel 1973 era prevista per il 1978.

Volevo rispondere su che orario seguono gli astronauti.
In genere seguono il GMT, ma ci sono casi in cui seguono l’orario americano (CT).
In particolare durante le joint-ops con lo shuttle, in modo da non fare cambiare fuso orario all’equipaggio dello Shuttle, che già è bello stressato di suo, vuoi metterci pure il jet-lag?
In conclusione fanno un po come gli pare e quindi se sei fortunato sei in console di giorno, se sei sfortunato devi farti la notte…
Il sabato c’è la Saturday-Science, cioè esperimenti scientifici che gli astronauti fanno volontariamente nel loro tempo libero.

In occasione del 47° anniversario del lancio di Skylab 4 la NASA ha pubblicato un articolo sul presunto ammutinamento, firmato da John Uri del Johnson Space Center: The Real Story of the Skylab 4 “Strike” in Space.

È una rigorosa e accurata ricostruzione di quella fase della missione basata sulle fonti primarie disponibili pubblicamente come le trascrizioni delle comunicazioni radio con gli astronauti, il commento dell’addetto alle pubbliche relazioni (PAO), le registrazioni audio dei messaggi degli astronauti, interviste a funzionari NASA e altre. L’articolo cerca inoltre di risalire all’origine della notizia dello spegnimento della radio di bordo da parte degli astronauti in seguito al presunto ammutinamento.

L’articolo conclude che, nella prima metà della missione Skylab 4, il carico di lavoro per l’equipaggio fu effettivamente eccessivo, per ragioni legate all’eccessiva fiducia della NASA nelle capacità degli astronauti di reggere un simile sforzo basata sull’esperienza di Skylab 3. Questo portò a tensioni con gli astronauti di Skylab 4, chiarite definitivamente in una franca radioconferenza fra l’equipaggio e il controllo missione in seguito alla quale la situazione migliorò sensibilmente.

L’articolo rileva nelle fonti primarie la mancanza di fatti o indizi che suggeriscano un ammutinamento. Quanto al presunto spegnimento della radio, l’origine di questa voce potrebbe essere in alcuni intervalli di mancanza di contatto radio dovute a ragioni di meccanica orbitale o imprevisti.

L’articolo nota inoltre che la voce dell’ammutinamento ha origine in un’unica ricostruzione giornalistica che non cita alcuna fonte, ripresa poi per decenni da altre pubblicazioni e autori.

Consiglio la lettura completa dell’articolo, che lascia pochi dubbi su come siano andate le cose.

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Articolo davvero interessante, grazie per averlo condiviso!

La cosa che mi ha sempre “convinto” di questo mito, è che per tutti e tre gli astronauti, Skylab 4 si è trattato del primo e ultimo volo.

In realtà Pogue e Gibson lasciarono la NASA entro un anno dalla missione, mentre Carr rimase più a lungo ma comunque lasciò tre anni dopo (probabilmente comunque troppo poco per poter avere l’occasione di un’altra missione). Alla luce di questo articolo, probabilmente tutti e tre avevano i loro motivi per lasciare, senza aver a che fare con (a questo punto) fantomatici problemi avuti durante la missione.

Resta il fatto che, sciopero o non sciopero, la missione sembra effettivamente aver avuto influenza sulle timeline degli equipaggi, introducendo appunto i giorni di riposo ed altre regole per limitare il carico di lavoro.

O forse anche questa è un’altra leggenda, e semplicemente la NASA ha maturato esperienza nei voli di lungo termine, cosa che ha portato “naturalmente” ad introdurre più limitazioni al carico di lavoro degli equipaggi…

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