Sempre per gli appassionati del mitico “Spillone” (come il buon LOrlandi).
Qualche anno fa, alla fine del 2001, il MARS propose all’AMI di utilizzare il TF 104M (la versione biposto da addestramento dello Starfighter) quale piattaforma per il volo parabolico, sfruttando le doti esuberanti del velivolo e richiamandosi ad esperienze condotte dalla NASA agli inizi degli anni '60.
In quell’occasione il sottoscritto, con il mio collega Raimondo Fortezza (mitico cartamodellista spaziale, per chi lo conosce di nome) proponemmo all’AMI di rimuovere il sedile posteriore del TF 104M per potervi ospitare un rack equipaggiato con un esperimento (di volta in volta diverso) teleguidato da terra, ovvero dal MARS, in modalità di Telescienza.
L’AMI mostrò un certo interesse per la cosa, però putroppo non se ne fece niente per i seguenti motivi:
Sembrava troppo pericolo far arrampicare a Mach 2 ed a 20.000 metri lo Starfighter.
Era una soluzione antieconomica perché di li a poco gli Starfighter sarebbero stati ritirati dal servizio attivo.
Dulcis in fundo, l’AMI non disponeva di tute pressurizzate (!!!) che sarebbero state necessarie per i piloti a quelle quote.
Vi allego una parte della presentazione dove, nella cover, si può apprezzare l’aspetto che avrebbe avuto (o almeno quello che noi proponemmo) di questo F 104 “ZERO G”.
Sempre per gli appassionati del mitico "Spillone" (come il buon LOrlandi).
Qualche anno fa, alla fine del 2001, il MARS propose all’AMI di utilizzare il TF 104M (la versione biposto da addestramento dello Starfighter) quale piattaforma per il volo parabolico, sfruttando le doti esuberanti del velivolo e richiamandosi ad esperienze condotte dalla NASA agli inizi degli anni '60.
In quell’occasione il sottoscritto, con il mio collega Raimondo Fortezza (mitico cartamodellista spaziale, per chi lo conosce di nome) proponemmo all’AMI di rimuovere il sedile posteriore del TF 104M per potervi ospitare un rack equipaggiato con un esperimento (di volta in volta diverso) teleguidato da terra, ovvero dal MARS, in modalità di Telescienza.
L’AMI mostrò un certo interesse per la cosa, però putroppo non se ne fece niente per i seguenti motivi:
Sembrava troppo pericolo far arrampicare a Mach 2 ed a 20.000 metri lo Starfighter.
Era una soluzione antieconomica perché di li a poco gli Starfighter sarebbero stati ritirati dal servizio attivo.
Dulcis in fundo, l’AMI non disponeva di tute pressurizzate (!!!) che sarebbero state necessarie per i piloti a quelle quote.
Vi allego una parte della presentazione dove, nella cover, si può apprezzare l’aspetto che avrebbe avuto (o almeno quello che noi proponemmo) di questo F 104 “ZERO G”.
Grandissimo archi !!!
Questa non la sapevo proprio !!!
Come può essere sfuggita una notizia simile ai periodici specializzati ??
Un idea eccellente… peccato che già all’epoca le cellule dei ns 104 non fossero più in grado di sopportare tali sollecitazioni… chiedi (come ho fatto io) ad un ex pilota di 104 (tipo il mitico Gavazzo) qual’era la velocità massima che, preferibilmente, non dovevano superare…
Qualche anno fa, alla fine del 2001, il MARS propose all'AMI di utilizzare il TF 104M (la versione biposto da addestramento dello Starfighter) quale piattaforma per il volo parabolico, sfruttando le doti esuberanti del velivolo e richiamandosi ad esperienze condotte dalla NASA agli inizi degli anni '60.
[…]
L’AMI mostrò un certo interesse per la cosa, però putroppo non se ne fece niente […]
Mi sembra di capire che, diversamente dalle esperienze della NASA, in Italia gli F 104 non siano mai stati usati per campagne di volo parabolico, voli ad alta quota e altre attività di addestramento e ricerca aerospaziale. E` così?
Forse dico una boiata, ma (lasciando da parte la mancanza di tute… ) non si potrebbe allestire un pallet su un C-27J nuovo nuovo e provare con quello?
Con una tangenza massima di 9300m non dovrebbero esserci problemi per quello, giusto?
Forse dico una boiata, ma (lasciando da parte la mancanza di tute... :roll_eyes: ) non si potrebbe allestire un pallet su un C-27J nuovo nuovo e provare con quello?
Con una tangenza massima di 9300m non dovrebbero esserci problemi per quello, giusto?
Dura riprendere un turboelica del genere dalla caduta libera… le pale rischiano di andare in supersonico…
Si ci avevo pensato ma basta non superare la velocità massima in affondata che mi sembra sia intorno ai 650km/h…
provo a fare due calcolini, se parti da 100km/h all’inizio della fase a 0G per avere un’accelerazione di 0G vengono fuori circa 16sec di caduta libera… (se i calcoli sono giusti :? )
Non mi sembra poco… anche se non confrontabile con quelli di un velivolo jet però c’è la comodità di un aereo rapidamente riconfigurabile e più economico… non so era un’idea che mi è venuta così su due piedi…
Per chi interessa ci sono delle belle immagini sullo spillone NASA al ksc in questi giorni per delle prove del sentiero di discesa dello Shuttle: https://mediaarchive.ksc.nasa.gov/search.cfm
NASA and Starfighters Inc. have signed a cooperative Space Act Agreement to enable the company's F-104 aircraft to fly simulated suborbital flight missions from the SLF 15,000-foot runway. The purpose of the flights is to gather data to support NASA's assessment of expanding uses of the SLF, according to the KSC.
The first two flights scheduled for April 17 and both will generate test data to validate sonic boom assumptions about the potential impacts of suborbital and orbital commercial spaceflight from the SLF. NASA is assessing the environmental impact of such flights.
Il TF 104M era stato preso in considerazione proprio per le sue prestazioni, ossia per la capacità di effettuare una parabola a Mach 2, il che si traduce in circa 60 secondi di microgravità, quindi 1/3 del tempo riscontrabile in un razzo sonda MiniTexus e 3 volte quello riscontrabile nell’Airbus A300 “ZERO G”.
Un turboelica può tranquillamente effettuare una manovra di volo parabolico ma il periodo di microgravità si aggira intorno ai 15 secondi, quindi inutile per i nostri scopi.
La cosa interessante è che qualsiasi velivolo può effettuare una parabola in micogravità, io stesso ho avuto la possibilità di effettuarne una, da 2 secondi, con un Tecnam P92.
L’AMI, in sostituzione del TF 104M, propose sia l’MB 339 che il Tornado, ma nessuno di questi due velivoli avevano prestazioni di molto migliori (sempre in termini di tempo di microgravità) rispetto all’Airbus A300.
Uno dei “concern” maggiori, da parte dell’AMI, era rappresentato proprio dall’indisponibilità di combinazioni di volo pressurizzate, il che significava acquisirne dagli USA, il che era visto come poco probabile a causa dei costi elevati…
5) Uno dei "concern" maggiori, da parte dell'AMI, era rappresentato proprio dall'indisponibilità di combinazioni di volo pressurizzate, il che significava acquisirne dagli USA, il che era visto come poco probabile a causa dei costi elevati.....
Questo conferma che attualmente in Italia non siano disponibili tute pressurizze per voli d’alta quota. Sono in uso solo tute Anti G standard versione NATO. Penso che il problema dei costi poteva essere discusso e risolto, magari realizzando “in casa” su licenza gli apparati pressurizzati (penso per esempio alle tute David Clark).
Questo conferma che attualmente in Italia non siano disponibili tute pressurizze per voli d'alta quota. Sono in uso solo tute Anti G standard versione NATO. Penso che il problema dei costi poteva essere discusso e risolto, magari realizzando "in casa" su licenza gli apparati pressurizzati (penso per esempio alle tute David Clark).
Dato l’esiguità delle tute richieste (due, al massimo tre) una produzione su licenza sarebbe stato economicamente improponibile.
Certo, in quell’ottica non avrebbe economicamente senso. L’impiego doveva essere previsto anche per altre missioni e non solo per i voli a 0G. Poteva essere concordato un “prestito d’uso” di alcuni apparati …
2) Un turboelica può tranquillamente effettuare una manovra di volo parabolico ma il periodo di microgravità si aggira intorno ai 15 secondi, quindi inutile per i nostri scopi.
E’ esattamente come dici… ma se devo sperimentare l’esperienza preferirei essere a bordo di un buon vecchio ‘Bear’…
...Il signore [i]si[/i] che se ne intende... :wink:
Puoi dirlo forte fratello!!!
Tra l’altro è proprio questa straordinaria caratteristica, oltre che l’avere a disposizione 4 tra le turboeliche più potenti mai realizzate, a rendere il Tu 20 veloce quanto il B 52 (che invece ha ben otto, molto più assetati, motori a reazione assiali).
Il “Bear” può volare ad 850 km/h, alla quota di 15.000 metri per circa 15.000 km (se si considera la versione da ricognizione navale, ossia senza armamento di caduta).
Numeri di tutto rispetto, specie se si considera che il Tu 20 è stato concepito quasi 60 anni fa…