Lo shuttle come carro attrezzi

Spulciando qui:

http://newsspazio.blogspot.com/2011/06/salvare-lo-space-shuttle-per-salvare-la.html#more

Si trova un riferimento ad un articolo firmato da Christopher kraft (ex Direttore NASA del Manned Spaceflight Center a Houston) e da Scott Spencer (transportation management consultant a Wilmington),
dove si propone di mantenere almeno uno shuttle (e quindi tutta la filiera di lancio O.O) in attività, essendo l’unico vettore in grado di trasportare grossi carichi e fornire supporto vitale ad un equipaggio impegnato in lunghe e laboriose riparazioni in orbita, paventando un inevitabile (?) deorbit della stazione in caso di grosse avarie che richiedano l’evacuazione a mezzo soyuz. Non ultimo, viene citato il fatto che lo Shuttle ad oggi è l’unica navetta che a disporre di un braccio robotico

Per un compito che sarebbe eseguibile da due lanci soyuz+progress, vogliono mantenere in vita tutta la filiera STS…
Per non parlare dell’estrema improbabilità di un deorbit della stazione all’altezza cui si trova adesso…
no comment… :ok_hand:

EvaQuazione?

Corretto.
:facepunch:

Potrebbe essere una bella idea (suggestiva e romantica quanto meno)…ma chi paga?
La NASA non può permetterselo, altrimenti avrebbe sicuramente aggiunto altri voli in attesa del nuovo mezzo senza dover chiedere passaggi ai russi

I nostalgici ce la mettono proprio tutta per tenere al lavoro il pensionato spaziale…

Ennesima pecca del piano presentato:
un’avaria che costringa l’equipaggio all’evaCuazione e impedisca il reboost automatico della stazione, probabilmente inficerà anche il controllo d’assetto: a quel punto un docking sicuro o comunque lo stazionamento dello shuttle nelle immediate vicinanze della stazione è impossibile da immaginare, ed avendo pensionato le MMU come contano di effettuare complicate EVA/IVA di riparazione? :point_up:

Chiamano SuperMario Nespoli!