LRO si inserisce in orbita lunare e LCROSS "parcheggia" intorno alla Terra

Dopo quattro giorni e mezzo dal lancio congiunto dalla Cape Canaveral Air Force Station, le sonde NASA Lunar Reconnaissance Orbiter e Lunar Crater Observation and Sensing Satellite (LCROSS) sono arrivate in prossimità del nostro satellite naturale ed hanno portato a termine due compiti fondamentali: LRO ha subito una cattura lunare e LCROSS un gravity assist che ha consentito l’ingresso in una traiettoria geocentrica in cui attenderà il giorno dell’impatto con un cratere nei pressi del Polo Sud Lunare.

LRO, giunta ad un’adeguata distanza dalla Luna provenendo dalla traiettoria di Lunar Orbit Insertion (LOI) ha acceso per 40 minuti i suoi propulsori principali che hanno determinato, con l’aiuto della gravità lunare, l’inserzione in un’orbita ellittica con quote di pericentro 218 km e apocentro di 3098 km ed inclinata di 30 gradi rispetto ai poli selenici. Nei prossimi cinque giorni LRO completerà l’inserimento nell’orbita di commissioning, in cui effettuerà la preparazione degli strumenti scientifici. Il pericentro sarà sopra il Polo Sud lunare a 30 km di quota e l’apocentro di 215 km.

LRO rimarrà nell’orbita di commissioning per circa 2 mesi, per poi spostarsi in un’orbita circolare operativa di 50 km di quota. Dopo quest’ultimo trasferimento osserverà l’effetto dell’impatto dell’upper stage Centaur e, 4 minuti dopo, del satellite LCROSS. Essi hanno subito oggi un gravity assist lunare, in diretta streaming video dai canali NASA, che li ha portati in un’orbita geocentrica molto estesa con un cambio di piano di circa 50 gradi.

Questa particolare orbita, che dai tecnici NASA è definita LGALRO (Lunar Gravity Assist Lunar Return Orbit), consentirà una sorta di parcheggio prima dell’impatto con il cratere in ombra perenne individuato nei pressi del Polo Sud Lunare, allo scopo di studiare la presenza di acqua ghiacciata nel sottosuolo. Durante questi 80 giorni circa LRO preparerà i suoi strumenti in attesa di analizzare e fotografare il Centaur e la sua sorella LCROSS, che avrà questa fine “prematura” a beneficio della scienza.

Bene così.

Una missione col botto…

Se tutto andasse bene nelle operazioni di osservazione dell’impatto di LCROSS sarebbe davvero qualcosa di interessante e credo inedito dal punto di vista osservativo, tenendo conto che abbiamo gia il precedente evento riuscito su marte mentre il MRO acquisisce un’istantanea della discesa, in questo caso in atmosfera, del phoenix. queste particolari occasioni di osservazione di una sonda che si avvicina a marte e in questo caso alla luna stanno per fortuna diventando sempre piu frequenti :)!!!