Forse al discorso si può aggiungere la possibilità del Centaur V riutilizzabile.
Non paragonabile al Falcon9, ma impostato come un muletto tra orbita terrestre e lunare, potrebbe essere un appoggio ad entrambi gli scenari (rientro o parcheggio). Magari non specificamente per il Gateway, ma per altri mezzi/moduli coinvolti
Boeing ha rispolverato l’ipotesi di in-space refueling e propellant depots?
E’ un tema molto sensibile, sarebbe un bel cambiamento rispetto a quello che si diceva in giro. C’e’ un famoso articolo di Eric Berger in proposito che non linko.
se non è un grosso problema di gestione detriti avere un’orbita su cui parcheggiare materiale, mi sembra utile averlo a disposizione in futuro, magari non prossimo, questo materiale, piuttosto che bruciarlo. Magari tra 50 o 100 anni avere qualche centinaio di tonnellate di materiale raffinato su un’orbita in zona luna sarà utile
Magari si può fare, non lo so con certezza, ma sinceramente non ho mai visto come sia possibile avere un’orbita cimitero in prossimità di un’orbita HALO. L’orbita del Gateway non sarà affatto stabile, anzi questa è anche una delle peculiarità dell’orbita scelta, che potrà spostarsi facilmente per coprire vari siti d’atterraggio sparsi su tutta la superficie lunare. Il paragone con l’orbita cimitero dei satelliti geostazionari non calza, secondo me, visto che quell’orbita ha una stabilità di un milione di anni.
Dopo un decennio i satelliti passivati in orbite vicine alla NRHO andrebbero praticamente ovunque con le perturbazioni che ci sono, in orbite lunari diverse, in orbite geocentriche, e addirittura, se si incastrano una serie di coincidenze molto poco probabili, potrebbero finire anche in orbita eliocentrica.
Ripeto, non sono sicuro della non esistenza di un’orbita cimitero stabile presso NRHO.
Se il Centaur può fare da taxi, sarà una passeggiata rientrare a Terra (da NRHO a TEO).
Questo è quello che affermava il vecchio articolo di space news citato prima:
La cosa migliore, secondo me, sarebbe quella di farli atterrare sulla Luna senza farli schiantare.
Possono sempre essere riutilizzati, magari (in futuro) come serbatoi di carburante prodotto in loco …
Un’ultima considerazione, che mi era sfuggita, c’è da considerare la possibilità di eseguire una traiettoria balistica, una simile a quella descritta qui:
Potete notare come prima cosa che i movimenti sono simmetrici, TLI to NRHO e NRHO to Earth, ad esempio è sempre lo stesso valore.
Il valore NRHO to Earth è di 0,45 km/s, esattamente come avevo riportato sopra, leggermente superiore al valore riportato di 0,12-0,13 riportato da Cristoforetti tramite Paolo. Ma se zoomate bene nella slide in basso a destra ci sono questi bei valori interessantissimi:
Da BLT (Ballistic Lunar Transfers) a NRHO, e quindi anche viceversa, solo 0,03 km/s! Attenzione, è solo un quarto del valore di rientro dalla stazione spaziale alla Terra.
Vuol dire che se uno gioca bene con Terra, Luna e Sole (e con la matematica), può risparmiare un sacco di propellente, e tornare dalla Luna (da NRHO) sarà molto più economico che tornare da LEO. Il viaggio durerà 3-4 mesi, ma se si tratta di buttare la spazzatura non c’è fretta. Ovviamente se c’è un carico più urgente da far rientrare in pochi giorni, ad esempio un equipaggio, si può seguire la strada diretta NRHO to Earth.
Canadarm2 e DEXTRE si sono mossi per la prima volta in autonomia, testando il software che permetterà loro (e ai loro successori sul Lunar Gateway) di operare senza la guida del ground control.
Probabilmente è già stato scritto, ma ho letto ieri che il gateway a differenza della iss, sarà per la maggior parte del tempo disabitato tra una missione e l’altra. Questo a meno di eventuali altri accordi con altre nazioni partecipanti al progetto che potrebbero riempire i “buchi” con ricerche in orbita lunare
Guardando la foto notavo sul “soffitto” quello che sembrerebbe essere un braccio robotico. E già si fantastica su bracci robotici interni comandati da terra…
Qui tutte le foto dall’album “Gateway” nella pagina Flickr di Alex
Non ne abbiamo mai parlato precedentemente nel forum, ma a bordo del Gateway, montato all’esterno, ci sarà il successore della poco nota missione in corso THEMIS-ARTEMIS.
Si chiama HERMES, ed è uno strumento di eliofisica. Al momento le uniche due sonde che misurano il vento solare nei pressi della Luna sono P1 e P2 della missione THEMIS-ARTEMIS, ma hanno già più di 15 anni.
A quanto pare il Gateway dovrà subire una cura dimagrante abbastanza variegata. Attualmente la massa combinate di PPE e HALO è troppo grande affinchè il Falcon Heavy possa portarla nell’orbita corretta. Pare che la decisione di comanifestare i PPE e HALO abbia creato non pochi grattacapi al PPE che ha dovuto subire dei redesign ai serbatoi e ai motori per la massa aggiuntiva di HALO. Questo redesign ha non solo incrementato i costi ma ha anche fatto sforare il budget di massa allocato per il PPE. Anche HALO ha dovuto subire cambiamenti è cio ha portato ad una situazione in cui il veicolo è troppo pesante. Saranno necessari interventi per ridurre la massa.
Faccio la classica domanda da uomo della strada appena informato di Astronautica,
Considerando che il “modulo lunare” di questo programma sarà lo Starship,che per l’epoca di cui stiamo parlando dovrebbe essere già operativo,non sarebbe più pratico utilizzare appunto lo Starship in modalità stazione per costituire il gateway?
Ovviamente ciò comporterebbe un apposita progettazione,ma siamo già così avanti con i moduli del gateway per non poter adottare un altra soluzione?