L'URSS recupero' un Apollo!

Quasi… :sunglasses:
Protagonista di questa strana storia della guerra fredda e’ un rompighiaccio americano, l’USS Southwind. Commissionato nel 1944, venne trasferito all’Unione Sovietica nel 1945. Nel 1950 torno’ in patria e, dopo anni di servizio di pattuglia nei mari del nord fu finalmente assegnato alla Guardia Costiera nel 1966.

Nel 1970 il vascello intraprese una missione artica per condurre alcune ricerche oceanografiche.
Visito’ la Groenlandia, si avvicino’ al polo e poi si diresse a sud verso l’Islanda. Da questo momento in poi la nave americana fu costantemente seguita da un rompighiaccio sovietico, che mantenne le distanze “di cortesia” e ricambio’ gli usuali segnali tra navi in mare aperto. Peraltro, verso la fine del viaggio, la nave sovietica urto’ leggermente la poppa del Southwind, senza conseguenze. Il giorno dopo gli elicotteri del rompighiaccio USA bombardarono il ponte della nave russa con sacchetti della spazzatura, ottendendo una sorveglianza meno pressante.

Tappa successiva del Southwind dopo l’Islanda fu, nientemeno, Murmansk, prima nave USA ad entrare in quel porto dalla fine della II guerra mondiale.
La nave, dopo un’accoglienza in pompa magna, sosto’ alcuni giorni e fu visitata da circa 700 persone, tra cui molti militari sovietici. I marinai americani poterono persino andare in libera uscita a terra (ricordiamoci in che anni si era…).

Al termine della visita, l’equipaggio USA fu sorpreso di vedersi offrire una capsula Apollo, o, piu’ esattamente, una sua fedele copia, che i sovietici affermarono essere stata recuperata per errore da un loro peschereccio nella baia di Biscaye!

Si trattava del famigerato “boilerplate” BP - 1227. Esso era andato perduto alcuni mesi prima durante una esercitazione condotta dalla regia marina britannica nell’ambito della cooperazione con la NASA per eventuali recuperi di emergenza di capsule Apollo.
Le circostanze della scomparsa del BP - 1227 sono tuttora oscure; tuttavia, la presenza nei paraggi di un “peschereccio” sovietico fece sospettare fortemente un’azione di spionaggio.

La capsula “fasulla” era una riproduzione 1:1, con la zona dei paracadute e dei ganci di sollevamento fedelmente riprodotta, mentre il resto era appena abbozzato (lo scudo termico era realizzato in resina).
Si potrebbe pensare che fosse poco utile, ma gli stessi servizi occidentali solo pochi anni prima avevano intrapreso sforzi titanici per mettere gli occhi sulle capsule sovietiche, le cui uniche immagini disponibili ufficialmente erano le riproduzioni sui francobolli commemorativi.
Il dubbio, quindi, rimane.

In ogni caso, il BP 1227 fu caricato a bordo del Southwind, e, dopo ulteriori esplorazioni del mare di Kara, torno’ in patria.
Attualmente si trova a Grand Rapids (Michigan), dove e’ stato convertito in una “time capsule” che verra’ aperta nel 2076.

Questa foto del marinaio del Southwind Michael Stronski la ritrae imbragata sul ponte dell’unita’ americana.

Anche da qui: :wink:

mannaggia la pupazzetta! :flushed:
ho fatto una ricerca sul forum prima di postare, ma non ho trovato nulla!
Vabbeh, meglio doppio che niente! :face_with_head_bandage:

Veramente una storia strana! Una bella “fotografia” di quel periodo storico!

Dai Paolino, pubblicai il link a questa storia soltanto il 23/9/2006… Sei arrivato solo un po’ lungo. :ok_hand:

Comunque, repetita juvant !

Salute e Latinum per tutti !

purtroppo quando ho fatto la ricerca per vedere se c’era gia’ qualcosa, non potendo cercare “apollo” o simili per evidenti motivi, ho usato come chiave il numero del boilerplate, e non avendo avuto nessun riscontro, son partito in quarta! :flushed:
Magari la prossima volta chiedero’ un parere a qualche “memoria storica” del forum… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Ne parla, già da qualche anno, anche Mark Wade nel suo sito:

http://www.astronautix.com/articles/sovpsule.htm

Però il nostro caro amico Paolo137 ha fatto l’unica traduzione/riassunto della faccenda, in italiano, presente sul forum! :wink:
Grazie Paolo! :stuck_out_tongue_winking_eye:

cioe’, ecco, sebbene, nella misura in cui…

(insomma, mi avete capito… :flushed: :stuck_out_tongue_winking_eye:)