recentemente ho letto le meraviglie del duemila , pubblicato da Salgari sotto pseudonimo , pur non essendo un capolavoro l ho trovato profetico tanto quanto J.Verne , e immeritatamente dimenticato dai più
credo che sia il primo esempio di fantascienza italiana ,propriamente detta .
il genere è sempre stato snobbato da noi , forse perchè non siamo capaci di immaginarci un futuro se non distopico.per conto in altri paesi si produce sci.-fi credendoci e impegnandosi : planet 51 (spagna) ; cargo (svizzera )
natural city (sud korea)
a parte nirvana non produciamo, potremmo segnalare qui le opere di fantascienza italiane
Se ci mettiamo dentro la fantascienza tipo racconto fiabesco per adulti e bambini, a me viene in mente un grandissimo scrittore: Gianni Rodari.
Con le antologie “Il futuro dietro l’angolo” e “Gip nel televisore e altre storie in orbita”, il romanzo breve “Il pianeta degli alberi di Natale”.
Mi hanno accompagnato per tutta l’infanzia…
Qualche anno fa (piu’ di 5 ormai) seguivo una comunita’ di autori amatoriali fantasy. Poi si e’ unita ad una comunita’ dove pubblicano anche fantascienza. Il sito e’
Non lo seguo piu’ da tempo, pero’, soprattutto tra i racconti brevi, trovavo materiale interessante da leggere.
Ma ho deciso che un giorno, quando riprendero’ in mano una videocamera, faro’ un bel film fantascientifico amatoriale. Quindi ora mi devo mettere a scrivere una bella sceneggiatura
Io ne ho di bellissime, a costo 0.
Sono anni che mi scrivo degli “spunti” per trame fantascientifiche, con l’intenzione di mettere giù dei racconti, un giorno, quando avrò tempo (se ne avrò).
Esempio di racconto breve:
Titolo: de-sincronia spazio-temporale
Trama: un uomo costruisce un cronovisore, e vede il suo futuro. Cerca allora di cambiarlo, ma si accorge che il suo corpo non risponde più ai suoi comandi, e che si muove autonomamente per seguire la linea del destino. Prigioniero di se stesso, urla mentalmente senza che nessuno possa udirlo, mentre il suo corpo parla e agisce sottratto al suo controllo, e va incontro meccanicamente alla sua fine violenta.
Costumi: 0
Effetti speciali: 0
Ambientazione: qualunque
Ho imparato che il costo 0 non esiste
Pero’ l’idea mi piace perche’ mi ricorda in parte i rapporti di Philip Dick, in parte richiama le esperienze oniriche. Magari ne riparliamo con piu’ calma in MP, perche’ altrimenti si rischia di aprire un OT che non finisce piu’!
Ahah con me trovi pane per i tuoi denti; 500 libri di fantascienza letti tra i 16 e i 19 anni. Tra di essi c’era anche un Urania con il racconto di un italiano che aveva vinto un concorso, però non ricordo il titolo e la trama, onestamente non era un granché.
Urania pubblica ogni anno almeno 1-2 romanzi italiani. I vincitori, appunto, del “premio Urania” (più qualche romanzo finalista, meritevole). Non tutti sono dei capolavori, ma qualcosa di decente qua e là si trova. C’è poi l’ormai mitica rivista Robot, della Delos Books, che pubblica anche racconti di scrittori italiani (oltre a una selezione dei migliori racconti di autori anglosassoni…).
L’unico autore italiano che ha fatto un minimo di successo “mainstream” è Valerio Evangelisti (soprattutto con il ciclo dell’inquisitore Eymerich). Ma anche altri, secondo me, vale la pena leggere (tra quelli “contemporanei”, mi vengono in mente Vittorio Catani, Giovanni De Matteo, Francesco Verso, solo per citarne alcuni).
Insomma, di autori italiani ce ne sono e anche bravi. Il problema è che la fantascienza in Italia è considerata un genere di serie Z, mica la Cultura con la C maiuscola dei grandi letterati umanisti… basta vedere lo spazio che ha nelle librerie… non so se avete mai visto invece una libreria inglese… il paradiso dei lettori di fantascienza