MAKS. Versione alternativa del Kliper?

La società russa Molniya ha invece proposto questo sistema alternativo in sostituzione della Soyuz…

http://www.ceebd.co.uk/ceebd/molniya6.htm

Una versione riutilizzabile e molto più in grande del sistema americano Pegaus che viene lanciato da un aereo L-1011 modificato.

La società russa Molniya ha invece proposto questo sistema alternativo in sostituzione della Soyuz...

http://www.ceebd.co.uk/ceebd/molniya6.htm

Una versione riutilizzabile e molto più in grande del sistema americano Pegaus che viene lanciato da un aereo L-1011 modificato.

Il MAKS e’ un progetto che ormai ha una quindicina d’anni, probabilmente senza possibilita’ di vedere la luce.
Una foto di un modellino sul mio sito http://utenti.lycos.it/paoloulivi/molniya.jpg

Paolo ha perfettamente ragione il MAKS (aldilà dei vari tentativi di “rianimazione” fatti dai russi negli anni '90) è stato cancellato alla fine degli anni '80 in concomitanza con il crollo dell’URSS.

In realtà l’idea non è nemmeno russa ma si rifà ad uno studio del DoD agli inizi degli anni '80, denominato “Sortie Vehicle” doveva essere la versione militare “smart” dello Shuttle (che Bernardo si riferisse a questo, in uno dei suoi discutibili messaggi??), cancellato intorno alla metà degli anni '80.

Per la cronaca allego un’immagine del Sortie…


alsvb79a.jpg

Volevo chiedere un parere tecnico su questo mini-shuttle a chi ha più esperienza di me, cioé tutti voi :smiley: ! AL di là di una questione di fondi insufficenti per chi lo ha progettato, il Mask avrebbe avuto i numeri per un utilizzo conveniente e sicuro? Fra i punti a favore c’é il lancio aereo, che di fatto eliminerebbe i problemi del tempo sulla base di lancio, fra quelli a sfavore forse il fatto che il frame è troppo piccolo per permettersi il peso rappresentato dalle ali, i portelloni e il piccolo vano di carico, non adatto a portare in orbita carichi di peso e dimensioni adeguati.
Resta tuttavia un progetto con aspetti interessanti, e forse dal costo inferiore alle alternative considerate al giorno d’oggi.

Volevo chiedere un parere tecnico su questo mini-shuttle a chi ha più esperienza di me, cioé tutti voi :smiley: ! AL di là di una questione di fondi insufficenti per chi lo ha progettato, il Mask avrebbe avuto i numeri per un utilizzo conveniente e sicuro? Fra i punti a favore c'é il lancio aereo, che di fatto eliminerebbe i problemi del tempo sulla base di lancio, fra quelli a sfavore forse il fatto che il frame è troppo piccolo per permettersi il peso rappresentato dalle ali, i portelloni e il piccolo vano di carico, non adatto a portare in orbita carichi di peso e dimensioni adeguati. Resta tuttavia un progetto con aspetti interessanti, e forse dal costo inferiore alle alternative considerate al giorno d'oggi.

Secondo me il MAKS (emh…non MASK come erroneamente riportato nel titolo del thread) rappresenta senz’altro un’occasione mancata.

Pur con tutte le limitazioni dovute al sistema di lancio, ed al poco payload trasportabile (concordo con te sull’inutilità di una cargo bay su un veicolo così piccolo…) il MAKS e derivati avrebbero potuto rappresentare un vero superamento dell’iniziale concetto di Shuttle, un’evoluzione suscettibile di aprire nuove via all’accesso allo Spazio.

In senso più ampio il MAKS avrebbe potuto rappresentare un efficace sostituto della Soyuz (molto più del Kliper, che infatti non riesce a sostituirla…) ed un modo per sostuire (o affiancare) anche lo Shuttle, senza fare passi “indietro” come nel caso del CEV/Orion.

Il MAKS doveva avere una massa di circa 27 tonnellate, e poteva trasportare:

  1. 9,5 tonnellate di carico utile in versione automatizzata, senza cabina di pilotaggio;
  2. 8,5 tonnellate in versione pilotata.
    Nel primo caso il cargo bay avrebbe avuto il diametro di 2,8 metri e 8,7 metri di lunghezza, nel secondo 2,8 metri di diametro e 6,8 metri di lunghezza. Non mi sembra che le dimensioni del vano di carico siano così anguste!
    E’ interessante notare come la capacità di carico in termini di peso siano superiori a quelle del vettore Soyuz, e quindi il MAKS poteva candidarsi come sostituto del glorioso razzo, che, ricordiamo, fino al crollo dell’URSS era lanciato con cadenza settimanale (e tutt’oggi con buona frequenza)!
    Il MAKS aveva anche una versione Taxi capace di alloggiare 6 astronauti (2 piloti + 4 “passeggeri”) e un modulo estensibile per l’aggancio alla stazione spaziale (all’epoca, la Mir).
    C’era poi una versione del sistema che prevedeva al posto della navetta un veicolo a perdere con un cargo bay dal diametro di 5 metri e la lunghezza di 13 metri e un payload di 18 tonnellate: si “sacrificavano” i motori ma si acquisiva una capacità prossima a quella del Proton!
    Il fascino del complesso MAKS è quella della semplicità e flessibilità d’uso: si sacrifica, nel caso della navetta, solo il serbatoio esterno, si utilizzano soltanto due motori (riutilizzabili), può essere lanciato dall’Antonov dal luogo ritenuto più opportuno (oggi, magari anche dalla Guyana), l’equipaggio è utilizzato solo quando è necessario, è capace di essere pluriposto; nella versione all-cargo è comunque un lanciatore semi-tradizionale di tutto rispetto.
    Ritengo che il punto più critico del progetto fosse quello dei propulsori.
    Il RD 710 infatti utilizzava una combustione tripollente: ossigeno liquido come comburente, e, come combustibile, il cherosene alle basse quote, l’idrogeno liquido a quelle alte, ottimizzando così le prestazioni dell’impulso specifico e il risparmio sul peso del serbatoio. Realizzare un motore così evoluto non è certo né facile né economico.
    Un vero delitto ingegneristico e strategico non averlo comunque realizzato, l’inverno del nostro shuttle non sarebbe calato e noi avremmo visto sulla Tv satellitare il lancio settimanale del MAKS!
Un vero delitto ingegneristico e strategico non averlo comunque realizzato, l’inverno del nostro shuttle non sarebbe calato e noi avremmo visto sulla Tv satellitare il lancio settimanale del MAKS!

Mi associo, specie considerando che poi i russi (dopo reiterati tentativi di realizzare il MAKS) si sono dedicati al Kliper, progetto senz’altro interessante ma non particolarmente innovativo (più che altro un derivato “aerodinamico” della Soyuz da cui mutua gran parte dei sottosistemi).

Chi ha visto l’ultimo film di Superman? Lo Shuttle lanciato dall’aereo mi sembra pressapoco lo stesso progetto.

Chi ha visto l'ultimo film di Superman? Lo Shuttle lanciato dall'aereo mi sembra pressapoco lo stesso progetto.

L’ho visto.

Il concetto è sostanzialmente lo stesso, ma il film (com’è ovvio) aveva tutta una serie di “licenze” (non so quanto poetiche…).
Prima tra tutte il fatto che lo Shuttle del film non aveva alcun ET ventrale, per cui non si capiva da dove prendeva il carburante!! :scream:

Per quanto riguarda il vettore, a parte la smaccata pubblicità per la Boeing, dubito che il 777 sia la piattaforma ideale per questo genere di missione, senza considerare l’assurdità di passeggeri (o megli ospiti) presenti a bordo del velivolo-madre per assistere al lancio…da sotto!!!

Per quanto riguarda il vettore, a parte la smaccata pubblicità per la Boeing, dubito che il 777 sia la piattaforma ideale per questo genere di missione, senza considerare l'assurdità di passeggeri (o megli ospiti) presenti a bordo del velivolo-madre per assistere al lancio...da sotto!!!!

Senza contare poi che se davvero i motori fossero partiti con l’aereo ancora attaccato sotto non sarebbe riuscito a fare tutta la strada che mostrano nel film, si sarebbe disintegrato subito!
Sempre a proposito di un uso di fantasia, il Maks, con il suo musetto schiacciato verso l’alto e il grosso ugello del motore principale sarebbe perfetto per essere illustrato in un’avventura di fumetti della Disney.