Mancato turista spaziale Giapponese, vuole il rimborso

L’uomo d’affari Daisuke Enomoto, nato in Giappone il 22 Aprile 1971, ha citato in giudizio presso la Corte Distrettuale in Alexandria, Virginia, la societa Americana Space Adventures, che da anni commercializza partecipazioni a voli della Soyuz, con relativo soggiorno sulla ISS.
Enomoto, grazie a un contratto con la Space Adventures, era stato designato nel 2006 a far parte della missione orbitale Soyuz TMA-9 come Flight Partecipant (turista spaziale), e per questo servizio egli aveva versato alla societa’ in questione la somma di 21 Milioni di Dollari.
Poche settimane prima del volo, egli fu scartato dalla Commissione Medica Russa, perchè giudicato non idoneo al volo, grazie a cio’, gli subentro’ Anousheh Ansari, che partecipo’ regolarmente al volo, nel Settembre 2006.
Enomoto, ritiene di essere stato truffato, in quanto egli sostiene che la Space Adventures era al corrente del suo stato di salute fisica, e lo erano anche i medici che lo avevano eguito durante il training.
Inoltre, essendo la Ansari imprenditrice del settore, con interessi anche nella Space Adventures,
ella sarebbe stata in qualche modo favorita.
Gli avvocati della Space Adventures, hanno risposto che il contratto non prevedeva rimborsi e che l’esclusione per motivi medici, solleva la societa’ da ogni responsabilita.

Gli avvocati della Space Adventures, hanno risposto che il contratto non prevedeva rimborsi e che l'esclusione per motivi medici, solleva la societa' da ogni responsabilita.

Tranne quella per mala fede palese… :star_struck:

Evidentemente i furbetti (del razzettino? :stuck_out_tongue_winking_eye:) non ci sono solo qui in Italia. Però Enomoto poteva leggersi bene le “righe piccole” prima di firmare il contratto e staccare l’assegno.

I furbetti posson aver ragione sulle righe piccoline del contratto, ma la clausola è quantomeno
iniqua, data anche l’importanza delle cifre in gioco e il fatto stesso di essere stato passato nelle
visite interne e qualificato come idoneo per il training presso l’organizzazione mi fa pensare
davvero ad una grave mala fede e secondariamente anche ad una grave leggerezza nella selezione.

Accidenti che situazione!
Probabilmente ne ha veramente tanti di soldi, se ha firmato il contratto senza leggere le scritte in piccolo! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Fossero spiccioli, quelli versati, si potrebbe soprassedere però così…

Da quel che ho letto sembra che il “turista” sia consapevole che il contratto non prevede il rimborso, ma lui ha citato in giudizio la società perché afferma che loro lo sapessero che non era idoneo al volo, ma lo hanno accettato lo stesso (quindi dopo le visite mediche iniziali) in mala fede, per sfruttare tale clausola e prendersi i 21 mln di $ senza neanche farlo volare…

Pe me un contratto per un volo spaziale dovrebbe prevedere:
Acconto 30%
Saldo 70%, versato in una banca, che lo trasferisce quandi si accendolo i motori, e il razzo decolla.
Almeno io lo vorrei cisi’ se fossi in grado di…

Vedremo come va a finire!

Anch’io l’ho letta così!