Manned Maneuvering Unit: che fine ha fatto?

Per precisione ed autonomia, ricordo che la soyuz fu usata per il doppio docking con salyut 7 e con MIR, quindi ad occhio penso che abbia tutta l’autonomia necessaria (in 20 anni avranno migliorato qualcosa!!)…
In secondo luogo, il modulo orbitale della soyuz mi sembra sia utilizzabile come chiusa d’aria, no? Poi una chiusa d’aria in quel frangente diventa superflua, l’importante è arrivare all’astronauta, poi lui si aggrappa al primo corrimano/pannello solare, e vi rimane aggrappato fino al ritorno in stazione…
Sempre nella rara eventualità che sia scappato al doppio ancoraggio e il safer non funzioni e il compagno non abbia voglia di andarlo a prendere…

Beh ci sono varie versioni e non è così scontato, quando la Soyuz fa una relocation i tentativi di “avvicinamento-allontanamento” sono estremamente limitati, dopo di che è obbligatorio un rientro per mancanza di propellente.

In secondo luogo, il modulo orbitale della soyuz mi sembra sia utilizzabile come chiusa d'aria, no? Poi una chiusa d'aria in quel frangente diventa superflua, l'importante è arrivare all'astronauta, poi lui si aggrappa al primo corrimano/pannello solare, e vi rimane aggrappato fino al ritorno in stazione..

Space cowboys?! No, decisamente non attuabile, anche perchè i thruster, viste le piccole dimensioni, investirebbero sicuramente l’astronauta provocando più danno che guadagno…

Mi stai dicendo che le 2 soyuz attraccate per evaquazioni di emergenza hanno solo lo stretto propellente necessario per deorbitare??? mi pare un pò ridicolo, che per pochi kg di carico in più si sacrifichi così un mezzo d’emergenza… ma si sa, per ottimizzare si deve pur tagliare da qualche parte… :butt:
A prima vista, avrei detto che lo stesso portello di attracco sarebbe stato l’ideale per aggrapparsi, con quella sonda sporgente… E spero si possano disattivare alcuni thruster, manovrando con quelli rimanenti!
Negli anni '70 sono riusciti, improvvisando, ad usare un misero LEM come stadio propulsivo senza computer, e ad oggi una soyuz non ha propellente per recuperare un uomo a mare, nelle strette vicinanze della ISS? mi sembra una grossissima marcia indietro… :face_with_head_bandage:

Beh ma non si è tagliato da nessuna parte, hanno il propellente necessario, più una discreta riserva per quello che è la loro missione e i loro compiti, e come detto, il recupero di un uomo non è fra questi e neanche fra quelli possibili.

Però Albyz, penso che in caso di necessità si debba correre il rischio. Non penso che nessuno se la senta di dire “non è possibile farlo con la soyuz e quindi lo lasciamo alla deriva”…

Si ma questo significa che qualcuno deve sentirsela di dire, “usiamo la Soyuz e recuperiamolo” con tutti i rischi annessi e connessi e nel mondo super-procedurato dell’aerospazio tale decisione non verrebbe mai presa se non prevista.

Come diceva artax, qui si parla di esseri umani, e in tutta onestà penso che questo sarebbe il caso ideale per un ammutinamento e una partenza per il salvataggio, qualora il soggetto sia oggettivamente recuperabile. Nel caso ci fosse qualcuno a bordo volontario per il recupero, è da vedere se il comandante avrebbe la coscienza di fermarlo, oppure lo lascerebbe libero di abbandonare la nave a suo rischio e pericolo. Sempre che il comando a terra non decida di bypassare i sistemi e disattivare la soyuz.
Ricordiamoci che si sta discutendo in termini di eventi quasi impossibili e quindi la questione è puramente accademica, bisogna tener conto di tutte le variabili umane in gioco: veder galleggiare alla deriva un collega che si conosce da anni e col quale si è convissuto per mesi probabilmente farebbe scattare una qualche molla emotiva, mettendo in discussione procedure e gerarchie…

Stiamo parlando di gente addestrata e preparata e che valuterebbe anche il fatto che (come dice Albyz) la Soyuz non è assolutamente progettata per questo e non offre nessuna garanzia di riuscita dell’impresa e anzi aggiunge dei possibili rischi per l’eroe di turno…per cercare di salvare un uomo forse ne muore un altro…bisogna scordarsi le scene da film con i vari macho che fanno gli eroi!

Hai visto qualche film di fantascienza di recente?! :wink:
Nessun ammutinamento è nemmeno ipotizzabile, una Soyuz si sgancia solo se previsto e necessario, a bordo devono esserci OBBLIGATORIAMENTE i membri di QUELLA Soyuz e non dell’altra, o misti, o uno si e l’altro no.
Oltre al fatto che, come detto, l’elenco dei fattori che non permetterebbero l’attuazione di tale intervento non è breve, e se a me, benemerito ignorante, sono già venuti in menti questi, tra i più banali, un astronauta che conosce sicuramente meglio i sistemi, le procedure e le limitazioni, saprebbe senza ombra di dubbio che tale “idea” sarebbe oltre che inattuabile anche pericolosa e inutile.

veder galleggiare alla deriva un collega che si conosce da anni e col quale si è convissuto per mesi probabilmente farebbe scattare una qualche molla emotiva, mettendo in discussione procedure e gerarchie..

Chiunque si comportasse in tale maniera non solo sarebbe un benemerito scellerato irresponsabile ma nella vita non sarebbe nemmeno un astronauta, se ci sono delle procedure si seguono, altrimenti non le si inventa ma si aspettano istruzioni, perchè d’impeto si rischia solo di mettere a rischio la vita di altre persone e nessuno lo farebbe mai…
Certe cose si vedono (fortunatamente) solo nei peggiori film di fantascienza…

Altra cosa è l’esempio citato di Apollo 13
In quella situazione non c’era alternativa…erano morti a meno di usare il LEM in modo non canonico, e non c’era nessun altro che andava a rischiare la vita per loro!
C’erano solo loro 3 che non avevano alternative e quindi hanno fatto quello che hanno fatto ma ricordiamoci che lo hanno fatto con la supervisione di gente a terra che prima di fargli fare qualsiasi cosa (anche schiacciare un singolo bottone), ha provato le medesime procedure svariate volte valutando pro e contro.
Emblematico nel film (romanzato fin che si vuole) l’astronauta di riserva che passa ore e ore al simulatore per spremere ogni singolo ampere dalle batterie (non so se corrisponde a verità storica ma da un idea delle procedure che vengono seguite anche nelle emergenze che nulla hanno a vedere con i film…)

Scusa le ripetizioni Albyz! :flushed:

XD si in effetti ne guardo fin troppi… :flushed:

Mi spieghi meglio questo passaggio? pensavo che, essendo previsto un utilizzo in emergenza, ogni membro raggiungesse semplicemente la soyuz a lui più vicina, spazio permettendo, anche per velocizzare l’evaquazione, e che questa si attivasse e si allontanasse dalla ISS in modo diciamo semi-automatico…

scusate, devo ancora familiarizzare con le citazioni… uff…

No, i seggiolini delle Soyuz sono assegnati in quanto sono personalizzati e ogni Soyuz contiene l’equipaggiamento d’emergenza, anch’esso personalizzato, per ogni membro d’equipaggio.
In caso di emergenza ognuno ha un posto assegnato e ad ogni movimentazione della Soyuz a bordo devono esserci obbligatoriamente tutti i membri di equipaggio perchè in caso non si riuscisse a riagganciare si deve tornare a terra e non si possono lasciare persone senza scialuppa sulla ISS.

Atterrare in una Soyuz con un seggiolino diverso da quello personalizzato può provocare lesioni gravi o permanenti.

Paolo Amoroso

Quindi ad ogni rotazione dell’equipaggio che non comprenda lo sgancio di una soyuz, vengono portati su e giù seggiolini, tute ecc… Ma quando poco tempo fa è stata spostata una soyuz per far spazio alla STS-130 (o al nod3?), a bordo vi erano solo il comandante ISS e un pilota, o sbaglio? Quindi era rimasto un posto vacante sulla soyuz… ma mi sembra che a quel punto lo shuttle fosse già attraccato

La rotazione avviene normalmente con le Soyuz
In caso di spostamenti si cambia anche il seggiolino sulla Soyuz (eventualmente portato a bordo dallo Shuttle se il nuovo membro arriva con quello)
Nel caso da te citato, c’erano solo 2 persone a bordo poichè l’equipaggio della ISS era in quel momento di 5 membri se non sbaglio e su quella Soyuz c’erano i seggiolini per loro due

L’equipaggio della Soyuz TMA-16 era composto da Maksim Surayev e Jeffrey Williams, in quanto il turista spaziale Guy Laliberté, era tornato a Terra con la Soyuz TMA-14. Quindi in quel caso l’intero equipaggio della Soyuz ha preso parte alla manovra.
Lo Shuttle non era attaccato alla ISS, altrimenti non sarebbe stato possibile eseguire il relocation.
La manovra si è necessaria per fare posto al cargo automatico Progress M-04M, lanciato ad inizio febbraio. La Soyuz TMA-16 è stata spostata sul nuovo modulo di attracco Poisk.

Pensandoci bene concordo che, almeno nel caso della STS-120 il braccio robot sia stata la migliore soluzione al problema; senza dubbio ci sarebbe stato anche il rischio di contaminazione delle celle solari con gli scarichi del MMU.
Questo non toglie però, le sue buone caratteristiche e la possibilità di poterlo utilizzare in altri frangenti.

Trovo fuori luogo dire che, se si fosse continuato il suo utilizzo ci sarebbe stata la possibilità di avere un "eroe"in più; sperando che non succeda mai, questo può succedere anche durante una EVA; non per questo si è evitato di continuare con le EVA.

In ogni cosa c’è il rischio e loro, gli astronauti, ne sono consapevoli e lo accettano. Sta poi a rispettare tutte le norme di sicurezza e non sottovalutare niente che da certezze sulla buona uscita delle operazioni.

veder galleggiare alla deriva un collega che si conosce da anni e col quale si è convissuto per mesi probabilmente farebbe scattare una qualche molla emotiva, mettendo in discussione procedure e gerarchie..

Chiunque si comportasse in tale maniera non solo sarebbe un benemerito scellerato irresponsabile ma nella vita non sarebbe nemmeno un astronauta, se ci sono delle procedure si seguono, altrimenti non le si inventa ma si aspettano istruzioni, perchè d’impeto si rischia solo di mettere a rischio la vita di altre persone e nessuno lo farebbe mai…
Certe cose si vedono (fortunatamente) solo nei peggiori film di fantascienza…
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Vorrei solo far presente che , una storia veramente accaduta e simile, è stata raccontata nel film: “Dietro le linee nemiche”.

In una situazione del genere, come sopra ipotizzata, potrebbe portare a scelte che non rispettino gli ordini da terra o le procedure standard. Poi…speriamo non succeda mai!