Mars Express terrà sott'occhio Phoenix

L’orbiter dell’ESA, Mars Express su richiesta della NASA è stato incaricato di seguire il lander americano Phoenix durante le fasi dell’entrata nell’atmosfera marziana e le prime ore di vita sul pianeta rosso.
La fase di rientro critica durerà in tutto 13min e nel corso di questi minuti Phoenix continuerà ad inviare un flusso ininterrotto di dati per i due satelliti NASA che orbitano attualmente il pianeta.
Per essere sicuri la NASA ha quindi chiesto anche all’orbiter europeo di monitorare la fase di rientro, in particolare è stato scelto per l’orbita ellittica che permette periodi d’osservazione più lunghi in cui reciprocamente il lander avrà “in vista” per maggior tempo l’orbiter.
Le correzioni di orbita per Mars Express per fare in modo che durante il rientro e le prime fasi sul pianeta siano in vista, cominceranno la prossima primavera con le ultime correzzioni poche settimane prima dell’arrivo di Phoenix.
A bordo di Mars Express è presente uno strumento appositamente studiato per comunicare con sonde e lander sulla superficie, originariamente concepito per Beagle 2 il Mars Express Lander Communications system (MELACOM) potrà ora essere utilizzato anche per Phoenix e probabilmente non solo nella fase di rientro ma anche nei successivi 90 giorni di missione.
Contemporaneamente è stato richiesto all’ESA supporto con la stazione di terra di Kourou durante il lancio previsto per il 4 Agosto.

Mi sembra un buon esempio di collaborazione…

E’ strano che questo non venga publicizzato piu’ spesso. Ma abbiamo fatto diverse osservazioni in sincrono con PHX. Se non ricordo male sono state principalmente osservazioni atmosferiche. Ma saranno state una mezza dozzina.

Paolo

A che pro eseguire un monitoraggio che implica un consubo del combustibile per immettersi in un orbita apposita se non si potrà inviare al lander un comando di correzione in tempo reale?

Beh poter seguire passo passo tutte le fasi di rientro ricevendo i segnali continui dal lander non è cosa da poco…

Beh, senz’altro i dati raccolti da Mars Express completeranno quelli saccolti da Phoenix permettendo a chi gestisce quest’ultima di avere un quadro più completo della situazione, soprattutto in caso di imprevisti… :kissing_heart:

Non so se MEX deve cambiare orbita per seguire PHX. Ed anche se lo dovesse fare, magari lo puo’ fae solo utilizzando reaction wheels che non utilizzano combustibile, solo energia elettrica. Ad ogni modo, se NASA e’ riuscita a convincere i gestori di MEX che e’ una attivita’ necessara, buon per loro! Nel caso di anomalie durante EDL ogni dato che ricevi puo’ risolvere problemi per altri landers o rovers.

I dropouts possono essere minori, ma puoi anche perdere lunghi pezzi di telemetrica, in specialmodo durante la fase supersonica.

(Mi scuso per gli inglesismi, ma immagino sappiate di cosa parlo).

EDL: entry descent and Landing
MEX: Mars Express
PHX: Phoenix lander

Passino i droupouts che si capisce cosa possano essere, ma quale miracolo di tecnolgia sono i reaction wheels che consentono di cambiare l’orbita utilizzando solo l’energia elettrica?

Ma i reaction wheels non agiscono solo sull’assetto del veicolo?

Paolo

Oops, scusate. In italiano credo che la cosa piu’ vicina, sia la parola volano. Sono dei dischi che vengono fatti ruotare per cambiare 'assetto dell’orbiter. Sono installati su praticamente tutti i satelliti in orbita terrestre e credo ci siano in orbiter punto e basta. Oltre che cambiare l’assetto li puoi usare per cambiare il piano dell’orbita (per chi ha fatto fisica, ricordatevi le forze di Coriolis).

Paolo

Giroscopi, ruote inerziali… :wink:
Sono usati spesso anche sulla ISS per correggere l’orbita.
Non è niente di particolarmente miracoloso, almeno nel principio che li governa, sono dei dischi con una buona massa, fatti girare ad alte velocità i quali per le leggi che governano i momenti, e qualsiasi giroscopio le sfrutta, se fatti ruotare su un asse perpendicolare a quello di rotazione generano una forza sul terzo asse perpendicolare ad entrambi. Se si prova con quei piccoli giroscopi didattici che si trovano in giro è molto più intuitivo da vedere (anche se da prevedere non è così intuitivo).
Se nelle piattaforme inerziali le ruote “subiscono” la rotazione del mezzo, in questo caso è il mezzo che “subisce” la loro rotazione attraverso attuatori elettrici o motori.

Grazie per la traduzione. Non volevo mettermi a introdurre vettori, prodotti esterni momenti. Ci si confonde facilmente. Creo pero’ che ci sia una differenza tra giroscopio e ruota interziale adesso che ci penso. Il principio e’ lo stesso, ma mentre in una ruota inerziale e’ il movimento del diso ce provoca un movimento opposto del veicolo, in un giroscopio il momento di inerzia del disco interagisce con il momento di inerzia del veicolo mentre percorre l’orbita.

Non ti permettono di fare grossi cambiamenti di assetto, o almeno non in maniera tanto rapida, ma consumano veramente poco.
Purtroppo attriti interni, effetti causati dall’interazione tra l’orbiter e il corpo celeste attorno cui vola e altri effetti minori, quando le ruote inerziali e i giroscopi raggiungono la loro velocita’ massima questi devono essere “resettati” tramite l’uso di motori a getto.

Sono passati alcuni anni da quando ho seguito il corso introduttivo di orbital mechanics, ma ci sono diversi metodi passivi (o quasi) per il mantenimento dell’assetto diun veicolo. Se vi capita di fare una ricerca con google, leggete perche’ sono cose veramente interessanti. Tanto di cappello ai geni che li hanno inventati, Si vede quando la mancanza di mezzi fa aguzzare l’ingegno.

Si vero, ma li ho sentiti più volte nominare più o meno in maniera interscambiabile poi a seconda del discorso cambia ovviamente la funzione…

Io mi ricordavo che si generasse una coppia. Se fosse vero sarebbe impossibile influire sull’orbita, o meglio sul moto del centro di massa del corpo, a meno di non introdurre forze aerodinamiche che variano al variare dell’assetto (esponendo una superficie maggiore per esempio)

Come ha scritto RoverDriver utilizzando le forze di Coriolis si riesce a modificare il piano dell’orbita, ovviamente lentamente e senza stravolgerlo…

Aspetta, ma le forze di Coriolis non sono forze inerziali, quindi non presenti rispetto a un SdR inerziale, come appunto quello rispetto al quale si considera l’orbita?

Uhmm sei sicuro che il Sdr sia inerziale? Intendo globalmente perchè anche sulla Terra se consideri una piccola porzione è inerziale ma se consideri tutto il Globo non lo è più, infatti per viaggi e velocità lunghi si cominciano ad osservare le forze di Coriolis anche sulla Terra, giusto?

a tal proposito, vorrei fare una domanda.
proprio in questi giorni mi sono passati per la mani dei documenti contenenti una bella serie di numeri e di brevetti riguardanti volani e aggeggi vari per convertire delle forze in altre, ad esempio da centrifughe a lineari etc etc… utilizzati soprattutto in campo aerospaziale (ma non solo :blush: )
mentre analizzavo questi dati (per lo più incomprensibili, data l’estrema complessità 8-[ ) mi è balenata in mente una citazione di Einstein:

Un campo gravitazionale omogeneo è del tutto equivalente ad un sistema di riferimento uniformemente accelerato.

ossia Gravità ed Accelerazione sono equivalenti.

ma allora il mio dubbio è: questi aggeggi, creando un vettore - quindi una forza - quindi un’accelerazione, creano anche…una sorta di gravità? :scream: :kissing_heart: :-s

ho la netta sensazione che la mia sia una stupidaggine (anche se alcuni elementi tangibili mi confermano questa idea :-# ) ma non riesco a capire dove sia il mio errore…

Non ho bene bene bene capito cosa intendi… perchè questi “aggeggi” dovrebbero creare un’accelerazione, o meglio cosa ci sarebbe di strano? Nel senso che anche un’automobile crea un’accelerazione ma non una forza di gravità :smiley: :kissing_heart:
Il principio che hai nominato equipara gli effetti di un campo gravitazionale ad una accelerazione, rendendone di fatto indistinguibili gli effetti ad un osservatore… ma non dice assolutamente che siano la stessa cosa.

ma un’auto poggia sul terreno e, tramite le ruote e l’attrito, si “spinge” avanti;
un aereo a reazione invece si “spinge” eiettando gas incandescenti.

mentre una sonda o un satellite genera un vettore. e si sposta.
non “spinge” nulla, poichè c’è il “vuoto”…

cos’è quella forza? come si chiama? non ha a che fare con la gravità (che è legata alla massa), ma allora cosa cavolo è…?
bho, sto impazzendo probabilmente, mi vado a ripassare “Phisics for dummies” e ne riparliamo :wink:

buon fine settimana :smile: