Mars Sample Return: NASA valuta un programma

Si, punti validissimi… ma se di 3 lanci ne fallisci uno, gli altri 2 comunque possono portare a termine degli obiettivi… fallirebbe solo il sample return.

a speculare su ipotesi per quanto scientificamente valide si potrebbe procedere all’ infinito, altra
cosa sarebbe cominciare a mettere in pratica i progetti e sperimentare al fine di capire quale sia
più valido sotto tutti gli aspetti e qui ci si ricollega al discorso dei fondi limitati e a random.

Ma certo! Una carota dà molte più informazioni rispetto ad una campione puntiforme. Mi domando con quale meravigliosa tecnologia si riesca ad impacchettare 50 o più core samples in una sfera di 5 kg e con diametro 160 mm. La cosa più simile che è stata fatta fu Luna 24 che riportò nel 1976 una carota da ben 170.1 g e lunga 160 cm dal nostro satellite. Questo è quanto scritto da Mike Duke della NASA circa il sistema di impacchettamento:

“The samples were obtained with a rotary drill which could be driven alternately by percussion if the core became lodged. The material flowed through the bit, which was 8 mm in diameter, into a plastic liner that was slightly wider. When drill was complete, the liner was extracted from the drill by pulling on a series of strips attached to the inside of the liner along its length. The liner, which was flexible, was wound onto a drum on a spiral track, similar to winding onto a fishing reel. This device was inserted into a vacuum-sealed canister for return to the Earth.”

Si utilizzerà ancorala tecnica di arrotolare le carote su di un tamburo? Nel caso del Luna 24 questo avrebbe dovuto permettere l’impacchettamento di un campione lungo 225 cm (qualcosa poi funzionò solo parzialmente).

Quanto scritto da Duke lo ho trovato su “The Lunar Sample Compendium” della NASA:
http://curator.jsc.nasa.gov/lunar/lsc/Luna24Core.pdf

e qui ci sono delle meravigliose foto del meccanismo di raccolta e del container dei campioni di Luna 24:
http://www.russianspaceweb.com/luna24.html

…il sedimento sciolto non dovrebbe dare grossi problemi…un carotaggio su roccia, su Marte, senza alcuna assistenza, la vedo davvero…davvero problematica. Già una semplice trivellazione in roccia può essere molto difficoltosa…un carotaggio…:star_struck:

Dico una cosa scontata.
Non avrebbe senso carotare una roccia dura, ossia una roccia ignea, perché la sua composizione non si presenta variabile a seconda degli strati geologici che non possiede, e perciò la carota non ci racconterebbe nulla. Invece ha senso carotare il terreno umido (? quello secco é incoerente), o una roccia sedimentaria e perciò più friabile. Se ho capito bene, sulla Luna non esistono le roccie sedimentarie, mentre su Marte si. Mi viene in mente il filoncino di gesso scoperto da Oppy.

…si, un carotaggio in roccia ignea non ci racconterebbe nulla, non tanto perchè la sua composizione non è variabile (può anche esserlo), ma perchè non deriva dalla trasformazione di fanghiglie di origine biologica.

Le rocce sedimentarie possono essere anche estremamente dure. Molti calcari e i diaspri sono rocce sedimentarie organogene particolarmente dure e sono difficilmente carotabili. Arenarie, calcareniti, marne, argilliti e gessi sono carotabili (specie questi ultimi), ma su Marte mi sembra un obiettivo davvero difficile. Forse è più fattibile una semplice trivellazione e raccolta del materiale di scarico.

In ogni caso ciò che accomuna le rocce sedimentarie è il mezzo grazie al quale si sono formate…l’acqua. Dove ci sono rocce sedimentarie c’è stata acqua e se c’è stata acqua è molto molto probabile ci sia stata vita e se c’è stata vita le rocce derivanti da quei sedimenti ne contengono sicuramente traccia in forma di gusci o scheletri microscopici.

Probabilmente le ruote di Curiosity stanno già calpestando il residuo inorganico diagenizzato di antichi microrganismi, ma noi lo sapremo solo fra un decennio perchè le teste pensanti della NASA hanno creduto bene di puntare su una IMHO improbabile presenza biologica attuale in superficie.
Mi pare una scelta priva di logica.

possibile che vi siano degli incompetenti? strano e poco logico perchè pare che lì si venga selezionati per competenze e professionalità e non per raccomandazioni, a meno che certe mentalità non abbiano attecchito anche là o magari i motivi potrebbero essere ben altri. mah! forse meglio rivedere le fonti
storiche magari sarà sfuggito qualche dettaglio basilare.

incompetenti alla NASA? magari qualcuno ce ne sara’, ma ogni missione viene pianificata e costruita con il lavoro di migliaia di ingegneri e scienziati… non e’ credibile che siano tutti incompetenti… :point_up:

…non dico che alla NASA siano tutti incompetenti…però vorrei capire per quale motivo si fa atterrare un rover in un cratere in cui vi sono stratificazioni di probabilissima natura argillitica e si dota il suddetto rover di analizzatori per la biochimica. E’ come andare nel deserto di Atacama con un igrometro.

Lo fanno camminare sopra detrito di argille ed evaporiti (gessi) e non ci si mette nelle condizioni di poter fare il primo, immediato, sicuro (perchè a prova di inquinamenti), facile ed inequivocabile test su una roccia: microscopia anche a bassi ingrandimenti alla ricerca di gusci o scheletri. Boh…

Guarda che MSL a bordo HA GIÀ una camera microscopica, MAHLI arriva ad una risoluzione di 14 micron/pixel… onestamente non capisco questo tuo tono che sembra velatamente polemico…