@PherosNike parlava di magneti ed ottiche su Perseverance, durante una puntata recente di AstronautiCAST.
Ho trovato un close up su questo strumento meteorologico (REMS=Rover Environmental Monitoring Station) montato su Curiosity che è puntato verso il cielo.
I sei “occhi” sono piccoli sensori di luce ultravioletta.
Anche questi sono incorporati in magneti che respingono la polvere ricca di ferro di Marte e mantengono i sensori per lo più puliti senza usare parti in movimento.
Il materiale di cui sono fatti i magneti è “Samarium Cobalt” ()
più che altro la attirano lontano dalle ottiche (cioè intorno).
I magneti al samario-cobalto (SmCo) sono magneti permanenti molto forti e molto stabili alla temperatura (punto di Curie da 700 °C a 800 °C).
Sono inoltre molto resistenti alla corrosione e all’ossidazione.
Se non si usano normalmente è perché sono costosi e soggetti a fluttuazioni di prezzo.
Una foto su Curiosity scattata dalla Right Navigation Camera durante il SOL 2797, mentre si trova sul fianco della collina “Bloodstone” riprende un orizzonte inclinato.
Gli effetti del vento sul suolo marziano osservati in questa serie di immagini, trasformate in gif.
Alcune porzioni di suolo vengono ripulite dalla polvere e scoprono alcuni sassi sottosanti.
Le immagini sono state riprese grazie alla telecamera MARDI (Mars Descent Imager) originariamente utilizzata per riprendere l’atterraggio di Curiosity.
Sarà sicuramente interessante vedere se le modifiche apportate all ruote per Perseverance mitigheranno o meno questo problema, anche se non è ovviamente un obbiettivo scientifico
Beh, insomma, quelle ruote non sono da intendere come quelle di un’auto, che dopo un po’ vanno cambiate, e hanno fatto il loro onesto lavoro. In realtà, di fatto, sono state fin da subito uno dei maggiori punti deboli del rover. Hanno condizionato i percorsi e la velocità, perdendo molto tempo a cercare di evitare il più possibile rocce taglienti. Il team è stato bravo a non perdere il rover per colpa delle ruote, ma ha dovuto ridurre le ambizioni di esplorazione.
Sicuramente nel prossimo rover che fra pochi mesi arriverà su Marte, le ruote saranno il componente meccanico più diverso e irrobustito di tutto il progetto.