Bellissima traccia! Mi chiedo pero’ quanti ragazzi siano preparati…mediamente gli insegnanti non propongono questi argomenti. Forse l’ onda del dopo- Samantha ha ampliato le prospettive!
Io lo svilupperei lungo la linea delle ricadute tecnologiche: mandare l’uomo nello spazio significa ricerca pura applicata a problematiche inedite, che possono essere vitali per un pianeta che sui sta sovrappopolando e che sta contestualmente esaurendo le sue risorse. La ricerca non orientata limitata a singoli segmenti non assiemabili, senza applicazioni pratiche, tempistiche ed obbiettivi, procede molto più lentamente. Senza lo sforzo per la conquista della luna e per la costruzione della ISS, oggi non avremmo una buona fetta del balzo tecnologico che stiamo vivendo. Microelettronica, sistemi di comunicazione, ma anche pannelli solari per la produzione di energia, sistemi per la purificazione dell’acqua, dispositivi per la diagnostica medica e per l’analisi ambientale, nuove leghe metalliche e plastiche, sono tutti frutti derivanti dalle ricadute connesse. Si, la ricerca può procedere anche nei laboratori chiusi, ma come dimostra la storia essa procede molto più rapidamente quando c’é il coinvolgimento finalizzato di tutti i partecipanti a tutti i livelli; e se un tempo questo connubio si verificava in modo particolare durante le guerre, oggi avviene per il progetto di mandare l’uomo su Marte o per costruire la ISS, e - miracolo straordinario - ad esso partecipano pacificamente quasi tutti i paesi e le menti migliori del mondo.
Finalmente la Scienza con la maiuscola sembra entrare nell’ambito scolastico… sarebbe interessante conoscere quanti studenti abbiano optato per questa traccia, ed il loro livello di conoscenza della materia. Stiamo parlando della futura generazione di laureandi italiani, e della loro formazione e predilezione per questo specifico settore scientifico, al di là degli eventuali fuochi fatui accesisi in occasione della missione di AstroSamantha
Il primo dato si può già sapere (il livello di conoscenza temo che non lo sapremo mai). Sul sito del Ministero dell’Istruzione c’è la statistica delle scelte, dalla quale risulta che la traccia sullo spazio (=saggio breve, ambito tecnico-scientifico) è stata scelta dal 16,7% degli studenti ed è al terzo posto sulle 7 opzioni disponibili. La percentuale è più alta nei Tecnici (22,4%) e nei Professionali (18,9%) e scende nei Licei (13,1%) dove il “tema spaziale” è stata la quarta scelta.
Grazie Roberto, sono percentuali comunque superiori alla media matematica, in alcune scuole anche significamente.
Speriamo restituiscano un segnale di reale, crescente affezione dei giovani per l’ambito astronomico ed aeronautico
Sono propenso a credere che la scelta del Ministero sia motivata principalmente dall’effetto-Samantha, la popolarità che l’astronautica ha acquisito tramite il “personaggio”. In fondo anche le altre tracce pescavano su argomenti legati all’attualità (Umberto Eco, il 70° del voto alle donne…).
Quale che sia la motivazione, comunque, è positivo che anche in questo modo si fornisca l’occasione (come usa dire qualcuno) “per una accidentale esposizione all’astronautica”.