Ciao a Tutti.
Venerdì 6 Aprile ho avuto modo di visitare il Memorial Museum of Cosmonautics di Mosca.
Si trova a 50 metri dall’uscita della stazione metro VDNH (se pensate di visitare Mosca ecludete qualsiasi altro mezzo di trasporto, la metro è economica ed efficiente e vi porta ovunque in città). Ingresso 200 Rubli (5 Euro), se volete fare foto sono altri 200 Rubli.
A chi interessa, potete scaricare le foto che ho fatto da questo link: http://oron.com/i3znxvcfiba0
Oppure visibili qui: http://www.flickr.com/photos/78899533@N02/sets/72157629791282745/
Purtroppo la macchinetta era in prestito e lo schermo LCD non funzionava bene, per cui non avevo modo di controllare il risultato. Inoltre in alcune zone non è ammesso l’uso del Flash e l’illuminazione del locale è finalizzata all’effetto complessivo ma non alle riprese. Infine la sequenza non rispetta l’ordine di esposizione perchè ho dovuto uscire a comprare le batterie che la macchinetta sembrava prosciugare come un’idrovora.
Il museo è ciò che il nome suggerisce, un museo alla memoria, quindi è ricco di repliche, fotografie e maquette ma di materiale originale non ce n’è poi molto.
C’è una Vostok ma non è chiaro in quale missione sia stata usata (l’interno non sembra essere stato investito dal getto dei razzi di espulsione del sedile, per cui probabilmente è una versione di test). Inoltre sono presenti due moduli di rientro Soyuz, di cui uno appartenente alla Soyuz 37 di VICTOR GORBATKO & TUÂN PHAM verso la stazione Salyut 6 del 1980, e uno non ben definito utilizzato per un diorama di atterraggio nella foresta. Visto dal vero pare impossibile che tre persone possano starci dentro.
Un pezzo interessante sembra essere la tuta per l’EVA di Leonov ma in condizioni un po’ troppo buone perchè si tratti dell’originale, così come la tenda gonfiabile. Ci sono poi tutta una serie di abiti e oggetti appartenuti a Korolev e a Glushko affiancati da fotografie in cui sono ripresi con indosso i suddetti abiti (carino).
Forse l’articolo di maggior valore è la tuta spaziale di Collins utilizzata nella missione Apollo 11.
Per il resto c’è un po’ di tutto: modelli a scala naturale di varie sonde e modelli in scala ridotta di vettori, tute spaziali usate e non, un modello a scala naturale del modulo orbitale agganciato ad un modulo di rientro della Soyuz ecc…
Complessivamente una visita piacevole e con un gusto retrò che non lascia indifferente, specie a chi è sensibile al valore storico.
Usciti dal museo girate a sinistra e sempre dritto fino all’ingresso dell’area VDNH. Fatevi un chilometro a piedi ed arrivate ad un razzo Vostok 1:1 in esposizione permanente (da vedere).
Renato