Vi posto un articolo di Le scienze del Giugno 2006:
(parlando della sonda New Horizons) “Rudolf Meyer, dell’Università della California a Los Angeles, ha progettato una sonda alternativa in grado di arrivare aPlutone in meno di un anno. Ad alimentare la sonda progettata da Meyer non ci sarebbe più il generatore termoelettrico a radioisotopi, finora indispensabile per missioni di così lunga durata, ma un vero e proprio tappeto volante costituito da oltre 3000 metri quadrati di pannelli fotovoltaici flessibili. Secondo Meyer, che ha pubblicato la sua ricerca su “ActaAstronautica”, i pannelli flessibili potrebbero essere portati in orbita nella stiva di un normale shuttle e, una volta montati sulla sonda, essere srotolati e tenuti in asseto tramite degli ugelli direzionali. Questi pannelli andrebbero quindi ad alimentare un motore ionico, i cui ioni xeno attratti da una griglia ad alto voltaggio vengono espulsi attraverso un ugello, spingendo così l’astronave. Purtroppo lo studio di Meyer non può essere ancora messo in pratica, perchè la tecnologia dei pannelli fotovoltaici flessibili, costituiti da celle solari all’arsenurio di gallio stese su uno strato si materiale plastico, è ancora da sviluppare. Allo stato attuale, infatti, un metro quadrato di pannello di questo tipo pesa alcune centinaia di grammi, mentre secondo Meyer, per poter essere utile allo scopo, non dovrebbe superare i 16 grammi”
Innanzitutto premetto che personalmento non penso sia un progetto fattibile: oltre al limite tecnologico sui pannelli fotovoltaici, 3000metri quadrati mi sembrano parecchi e difficli da gestire, lo shuttle tra poco non sarà più realtà e non penso che questo sistema possa dare una spinta alla sonda tale da arrivare su Plutone in un anno. Però un progetto di questo tipo potrebbe essere un’alternativa per i viaggi interplanetari, magari valida anche per un arrivo su Marte (se per arrivare su Plutone ci mette un anno su Marte quanto ci mette? una settimana? ). Ho svolto una ricerca per vedere se questo, o altri progetti paralleli siano stati portati avanti ma non ho provato niente…
Voi che ne pensate? Insomma sono decenni che si parla di questi proptulsori nucleari, ma si è visto molto poco, soprattutto di pratico; le migliorie e le innovazioni nella proprulsione fotovoltaica potrebbero portarla a essere competitiva nei prossimi anni?
So che di fatto è già stata messa in pratico: Smart 1, la futura Bepicolombo, ma sapevo che fosse molto lenta rispetto alla proprulsione chimica tradizionale
Occhio però che ne Smart-1 ne Bepicolombo sono alimentate da propulsori nucleari…
Per quanto riguarda il progetto di questo Dott. Mayer, non ho capito una cosa… quale sarebbe il vantaggio di usare 3000m2 di pannelli anzichè un RTG?
Per la fattibilità soprattutto tecnologica, ammessa l’utilità… ho i miei dubbi… oggi ci sono problemi nello srotolare pochi metri di pannelli… e l’efficienza non è che sia alle stelle…
Mi pare solo un buon esercizio mentale…
Si lo so scusa, in effetti mi sono espresso male… #-o so perfettamente che non lo sono, mi riferivo alla proprulsione fotovoltaica
La propulsione elettrica, chiamata in gergo SEP (Solar Electric Propulsion) o più semplicemente EP, ha dei notevoli impulsi specifici quindi è vantaggiosa in termini di spinta per unità di propellente, ma caratterizza traiettorie a spirale, essendo incapace di creare spinte tali da determinare deltaV per manovre impulsive classiche. Tutto questo porta a viaggi di lunga durata, maggiori rispetto ai classici trasferimenti tipo Hohmann o Lambert, proprio perchè si creano diverse spirali. Non capisco come una propulsione elettrica possa comportare trasferimenti cosi bassi: mi sembra decisamente assurdo. Altro conto è la propulsione nucleare…