Mini-EUSO - accensione del 7

Ciao,
grazie mille. I fisici dell’atmosfera sono molto spiritosi e a partire dagli sprites (bellissimi quelli che sembrano meduse rosse) poi sono passai ai blue jet (che indichi tu) poi gli ELVES e sono riusciti a tirare fuori anche i TROLL.


I blue jet durano un secondo o giu’ di li’, gli elfi sono sotto il millisecondo.
Wikipedia inglese è più dettagliata:
ELVES (Emission of Light and Very Low Frequency perturbations due to Electromagnetic Pulse Sources) often appear as a dim, flattened, expanding glow around 400 km (250 mi) in diameter that lasts for, typically, just one millisecond.[23] They occur in the ionosphere 100 km (62 mi) above the ground over thunderstorms. Their color was a puzzle for some time, but is now believed to be a red hue. ELVES were first recorded on another shuttle mission, this time recorded off French Guiana on October 7, 1990.[12] That ELVES was discovered in the Shuttle Video by the Mesoscale Lightning Experiment (MLE) team at Marshall Space Flight Center, AL led by the Principal Investigator, Otha H.“Skeet” Vaughan, Jr.

ELVES is a whimsical acronym for E missions of L ight and V ery Low Frequency Perturbations due to E lectromagnetic Pulse S ources.[24] This refers to the process by which the light is generated; the excitation of nitrogen molecules due to electron collisions (the electrons possibly having been energized by the electromagnetic pulse caused by a discharge from an underlying thunderstorm).

Sulla ISS c’è ASIM che studia queste cose come primary goal. Hanno un campo di vista piu’ elevato ma minore risoluzione spaziale.

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Ciao Raffaele,
Mini-EUSO dovrebbe cercare detriti e satelliti come primo passo per il tracciamento di detriti spaziali. Guardare nadir da 500km non è il massimo come geometria, ma ci ha pensato il buon Musk che ha lanciato la caterva di starlink a 300km, quindi speriamo di vedere qualcosa. A lungo termine cercheremo di metterlo su un’altra finestra.
L’idea è di tracciarli con minieuso-simil detector, poi puntarli conuno a corto campo e far fuoco con il CAN laser (di Morou). L’articolo originale è questo https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0094576515000867?via%3Dihub
ma credo si possa scaricare da qui (legalmente) https://www.researchgate.net/publication/273912262_Demonstration_designs_for_the_remediation_of_space_debris_from_the_International_Space_Station

al tempo wired ne fece un articolo: https://www.wired.com/2015/05/laser-cannon-space-debris/

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Hai una birra pagata ad Arezzo!

o tu a Roma quando vuoi!

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Non sapevo che Minu-EUSO è stato realizzato (per la parte strutturale) con stampa 3D

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Si e no, nel senso che la parte esterna e’ tutta in alluminio e le strutture portanti sono in alluminio. Loro li’ la raccontano un po’ distorta per tirare l’acqua al loro mulino La parte strutturale interna che regge la superficie focale (quella con i filtrini blu) e’ in ultem. Anche li’ ci sarebbero aneddoti simpatici da raccontare, tipo che ci avevano messo la loctite come frenafiletti e quella disintegra l’ultem e abbiamo dovuto ristampare tutto salvo che l’ultima cartuccia c’era e aveva l’inchiosto ma la macchina non la riconosceva ed altre amenita’ varie. Ci dovrebbe essere anche un art sul corriere della sera ora lo cerco…

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Questo e’ l’articolo in cui intervistano il mio colega di frascati e quelli dell’officina meccanica che hanno progettato la meccanica

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Quindi mandare un telescopio in orbita o sulla stazione spaziale è diventata ormai un’operazione di routine, ma il problema che la stampante non riconosce le cartucce affliggerà l’umanità per i secoli a venire.

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Grande @zzambot!

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ovviamente nel fine settimana e ovviamente a tre giorni dalla spedizione.
Qui si vede meglio una parte della struttura che contiene i sensori UV e i SiPm (Silicon Photomultiplier)

qui sotto invece la psuperficie focale vera e propria. le “maniglie” sono di alluminio e sono connesse a due telaietti quadrati in alluminio interposti al resto che e’ di ultem (non abs perche’ l’abs brucia e non e’ permesso sulla iss, l’ultem usato invece e’ flame retardant e non da’ outgassing)

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queste invece sono le foto PRIMA di rimpiazzare le stutture crepate con quelle ristampate.

in pratica la loctite fece rompere i punti delle viti, quindi come prima “pezza” abbiamo messo colal bicomponente ovunque (e sarebbe andata benissimo, ma “non si poteva proprio vedere”) per cui nel frattempo abbiamo ristampato tutto (cartuccia premettendo) e poi le abbiamo sostituite prima di vibrare.

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quindi niente frenafiletti o avete usato un altro prodotto? Ce ne sono svariati, loctite è la marca

Della loctite abbiamo usato la 222 e la 278, una era piu’ dura e l’abbiamo messa nell’EM, l’altra piu’ morbida(nel caso si fosse dovuto riaprire) sull’FM, ma solo sulle viti alluminio su alluminio.
Sull’ultem abbiamo messo una colla bicomponente sopra la testa delle viti.

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Provate la colla per impennare le frecce!

Scherzo :clown_face:

Complimenti per il lavoro fatto!

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Se a qualcuno interessa, questa sera (3/6/2020) sarò ospite sul canale youtube di Mazzitelli per una chiacchierata informale su minieuso
https://www.youtube.com/user/nanni6666

domani invece (4/6/2020) ore 14:30 su vibe: https://agenda.infn.it/event/23052/
un seminario sulle prime osservazioni scientifiche.
Il primo sicuramente resta registrato (tra l’altro la settimana scorsa ha partecipato Marco Tavani PI di Agile), il secono non so…

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La finestra da cui si affaccia Mini-EUSO è questa:

Qui con la copertura in posizione di chiusura:

Alcune foto dello strumento in posizione:

fonte immagini:

http://jem-euso.roma2.infn.it

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Ciao Raffaele,
grazie mille

a questi link si trovano alcuni video su Mini-EUSO girati sulla Stazione Spaziale Internazionale da Luca Parmitano e dal suo collega Oleg Skripochka:

nel primo sono visibili alcune osservazioni effettuate da mini-euso mentre
nel secondo, l’apparato e’ visibile più chiaramente

metto alcuni frame del video russo (che tra l’altro e’ montato benissimo e mostra molti aspetti del montaggio smontaggio ecc)

c’e’ anche una pagina FB dove postiamo materiale

(quello russo e’ fatto molto bene, anche perche’ c’era un astronauta a fare le riprese, mentre quello con Luca per una serie di motivi è a telecamera fissa. Il montaggio di quello di Luca l’ho fatto io artigianalmente che quello originale ESA era molto spartano)

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Diagramma sull’evoluzione del programma a cura di Space::LAB, dalle voci che girano in Slovacchia dovrebbe partire il nuovo telescopio EUSO-TA quest’anno :wink:
https://www.facebook.com/598737963886906/posts/911978389229527/

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Si, facciamo 2021 (courtesy of our friendly neighborhood covid).
Euso-TA e’ stata la prima cosa che abbiamo fatto, Lenti di Fresnel da 1m (quadrate) e la superficie focale simile ma antecedente a quella di Mini-EUSO. Sta di fronte a Telescope Array che misura raggi cosmici di ultra alta energia (anche li una storia pazzesca e’ una collaborazione usa giappone a poche decine di km da uno dei campi di internalento dei giapponesi-americani nella 2aGM).
Comunque abbiamo fatto parecchie misure li’ e dovremmo tornare con una nuova suerficie focale ed un sistema di lettura che e’ praticamente identico a minieuso salvo alcune cose nella FPGA. Al momento tutta l’elettronica e’ al riken e la usiamo come modello di terra di minieuso.
GLi slovacchi dovrebbero installare AMON che e’ il loro divelatore di UV calibrato molto raffinato ma semplice. Come dice Simon questa settimana abbiamo avuto il meeting di jemeuso “virtualmente” in Russia, ma ognuno a casa sua.

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Ivan Vagner ha twittato l’accensione di Mini-EUSO di ieri, restiamo in trepida e virginale attesa dei dati (probabilmente domani).

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