Missioni spettacolari: quale futuro?

Non so voi, ma l’amore per l’astronautica, mi è nato quando da piccolo vedevo in televisione al telegiornale, servizi che mostravano lanci di Space Shuttle oppure qualche immagine di qualche missione a bordo dello Shuttle. Col tempo, apprendendo l’uso del videoregistratore, ogni volta che c’era una missione di una certa rilevanza mi mettevo a registrare tutti i servizi dei telegiornali: così è stato ad esempio per le missioni Tethered, Hubble o gli aggangi con la Mir. Erano tempi in cui di missioni spettacolari almeno una all’anno se ne facevano. Ricordo anche che mio papà aveva un libro sul cielo, e un capitolo di questo libro, trattava di astronautica…in particolare delle missioni lunari, del programma Gemini, dello Space Shuttle. Poca roba ovviamente, ma che già alimentavano la mia testa e mi facevano sorgere un sacco di domande di carattere tecnico che solo ora grazie ad internet e agli studi universitari sto riuscendo a rispondere.

Gli anni passano, il progresso avanza…ma che dire delle missioni spaziali?? ormai tutte le missioni, anche quelle dei russi, sono orientate solo alla ISS…fra un paio di anni lo Shuttle va in pensione sostituito dal CEV una capsula che farà la spola tra Terra e ISS…i russi costruiranno il Klipper che andrà tra la Terra e la ISS…sulla Luna bisogna vedere se gli americani hanno intenzioni serie. Insomma tra un paio di anni ci saranno semplici missioni, niente più riparazioni di orbita di grandi satelliti, niente missioni con hardware strano (vedi il tethered), insomma come faranno le nuove generazioni ad entusiasmarsi all’astronautica?? Mi ritengo fortunato di essere vissuto in un periodo in cui si potevano vedere imprese astronautiche veramente di rilievo…almeno potrò raccontare ai miei figli cosa voleva dire andare nello spazio!!!

Io credo che non sarà facile rivedere presto missioni “spettacolari”, tolto lo sbarco lunare che (forse) dovrebbe avvenire alla fine del prossimo decennio.

D’altra parte io trovo affascinanti e mozzafiato anche i lanci più insignificanti, senza contare le splendide, incredibili missioni automatiche che ogni giorno ci rimandano a terra immagini da “fantascienza”. Pensa ai panorami di Saturno inviati da Cassini, o ai due mitici e instancabili rovers Spirit e Opportunity che sono indistruttibili!!!

Dopo gli anni d’oro dell’astronautica, dove tutto sembrava crescere a velocità esponenziali, tutti i programmi spaziali, umani e non, si sono ridimensionati. Molti gorghi burocratici e lobbistici si sono formati, e ci ritroviamo in questa spece di pantano dal quale nessuno sa bene come uscire.

Sono però convinto che siti come questo possano svolgere una funzione importante: da un lato conservare e condividere la memoria storica (astronautica) dei vari utenti, dall’altro fare da polo di aggregazione per un numero crescente di appassionati e amatori che, nel contatto con le agenzie spaziali ufficiali, magari un giorno otterranno più attenzione che qualche singolo sognatore che cerca materiale e informazioni in ordine sparso.
In fondo se il mockup delo shuttle “Enterpise” si chiamò così, lo si dovette all’instancabile azione di persuasione dei tanti fan della saga Star Trek sui vertici NASA.
Appena gli iscritti a questo forum raggiungeranno i 100.000 ( :stuck_out_tongue_winking_eye: ) forse potremo fare qualcosa di simile :grinning: :grinning: :grinning:

In fondo se il mockup delo shuttle "Enterpise" si chiamò così, lo si dovette all'instancabile azione di persuasione dei tanti fan della saga Star Trek sui vertici NASA.

Marco, perdonami la correzione ma l’Enterprise non è un “Mock-up” (simulacro in scala 1:1) dello Shuttle ma un vero e proprio orbiter completo dal punto di vista aerodinamico/strutturale.

Ciò che la rende sostanzialmente differente dagli altri (Columbia, Challenger, Discovery, Atlantis ed Endeavour) è il fatto che non fosse qualificata per il volo spaziale, mancando completamente dei tre SSME, dei due pod OMS, del sistema di supporto vitale, dei radiatori nonché (last but not least) del rivestimento protettivo per il rientro nell’atmosfera (le famose - o famigerate? - “piastrelle”).

Marco, perdonami la correzione ma l'Enterprise non è un "Mock-up" (simulacro in scala 1:1) dello Shuttle ma un vero e proprio orbiter completo dal punto di vista aerodinamico/strutturale.

E ci hai ragione… :flushed:
Avrei dovuto dire Test Article.
Comunque quello che intendevo con il termine mockup, era appunto che il veicolo non era destinato al volo spaziale vero e proprio, anche se in realtà avrebbe potuto essere estensivamente modificato come il Challenger (che se non sbaglio era destinato alle prove strutturali per le vibrazioni).
Thanks!

Esatto!!

Il Challenger (OV-099) era nato come “Structural Test Article” e solo successivamente è stato trasformato in un Orbiter vero e proprio, come testimonia anche la matricola antecedente sia a quella dell’Enterprise (OV-101) sia a quella del Columbia (OV-102).

Resta il mistero del perché si sia deciso di trasformare il Challenger in Orbiter e non di modificare l’Enterprise che da un certo punto di vista era più completo. Le fonti in tal senso non illuminano o riportano ragioni spesso contrastanti, se qualcuno ha ulteriori notizie è il benvenuto.

Un altro piccolo mistero riguarda la matricola OV-100 che (almeno a me) non risulta assegnata a nessun veicolo spaziale… :kissing_heart:

Resta il mistero del perché si sia deciso di trasformare il Challenger in Orbiter e non di modificare l'Enterprise che da un certo punto di vista era più completo. Le fonti in tal senso non illuminano o riportano ragioni spesso contrastanti, se qualcuno ha ulteriori notizie è il benvenuto.

Mi pare (ma non son certo) che qualcosa in proposito sia stato scritto da Dennis R. Jenkins nel suo librone sulle prime 100 missioni shuttle, ma devo attendere di rincasare per le verifiche del caso. :smiley:

Esatto!!

Il Challenger (OV-099) era nato come “Structural Test Article” e solo successivamente è stato trasformato in un Orbiter vero e proprio, come testimonia anche la matricola antecedente sia a quella dell’Enterprise (OV-101) sia a quella del Columbia (OV-102).

Resta il mistero del perché si sia deciso di trasformare il Challenger in Orbiter e non di modificare l’Enterprise che da un certo punto di vista era più completo. Le fonti in tal senso non illuminano o riportano ragioni spesso contrastanti, se qualcuno ha ulteriori notizie è il benvenuto.

Un altro piccolo mistero riguarda la matricola OV-100 che (almeno a me) non risulta assegnata a nessun veicolo spaziale… :kissing_heart:

Ancora una volta la ragione fu economica.
Come riportato da varie fonti, tra cui il libro di Melvyn Smith - An Illustrated History of Space Shuttle - la NASA, alla fine degli anni '70, trovandosi ancora una volta a fare i conti con una carenza di fondi, realizzò che sarebbe stato più economico completare l’STA-099 (futuro OV-099 Challenger) piuttosto che “upgradare” l’Enterprise per il volo orbitale. Così “limitò” le prove sull’STA al 120% del carico strutturale programmato (anzichè 140%), facendolo sopravvivere per un impiego successivo.
L’OV-100 non esiste perchè il numero 100 starebbe a significare OV “flight ready” serie 1, veicolo n° 0, così non fu mai impiegato.

Ciao, Fabio

Grazie Fabio, mi hai risolto un enigma che avevo da mooolto tempo. :smiley:

D'altra parte io trovo affascinanti e mozzafiato anche i lanci più insignificanti, senza contare le splendide, incredibili missioni automatiche che ogni giorno ci rimandano a terra immagini da "fantascienza". Pensa ai panorami di Saturno inviati da Cassini, o ai due mitici e instancabili rovers Spirit e Opportunity che sono indistruttibili!!! Dopo gli anni d'oro dell'astronautica, dove tutto sembrava crescere a velocità esponenziali, tutti i programmi spaziali, umani e non, si sono ridimensionati. Molti gorghi burocratici e lobbistici si sono formati, e ci ritroviamo in questa spece di pantano dal quale nessuno sa bene come uscire.

Attualmente e per i prossimi anni, ritengo che siano proprio le missioni robotiche automatizzate che ci daranno le più grandi soddisfazioni, sia a livello di scoperte scientifiche che di immagini. Dovremo attende ancora diversi anni per poter assistere ad un (speriamo) nuovo sbarco umano sulla Luna.
In questo momento storico quindi, dovremo aspettarci molto da queste missioni e sperare che le varie agenzie con i programmi scentifici avviati, riescano a portarli a termine senza “tagliare” fondi a loro destinati.

Marco ha scritto:

D'altra parte io trovo affascinanti e mozzafiato anche i lanci più insignificanti, senza contare le splendide, incredibili missioni automatiche che ogni giorno ci rimandano a terra immagini da "fantascienza". Pensa ai panorami di Saturno inviati da Cassini, o ai due mitici e instancabili rovers Spirit e Opportunity che sono indistruttibili!!!

Tranquillo che pure io trovo molto affascinanti lanci di qualsiasi cosa…non mi faccio nessuno scrupolo ad alzarmi alle 3 di notte per vedermi su NASA TV il lancio in diretta di una qualsiasi missione o di un docking…sono comunque daccordo sul fatto che nel prossimo futuro di missioni manned spettacolari non ne vedremo molte…certo vedere le immagini di Saturno non è una cosa da tutti i giorni…però vedere degli astronauti che catturano manualmente un satellite ti da un qualcosa che non saprei definire…una volta si sentiva nell’aria l’eccitazione per la corsa allo spazio…è un qualcosa che mi manca anche perchè all’epoca non ero ancora nato :wink:

molto bello il fatto che siamo noi appassionati i detentori di questa eredità del passato…non ha caso studio quanto più possibile sulle missioni del passato e dai mezzi impiegati.

io confesso di essere vittima di uno strano fenomeno di percezione.mi entusiasmo e trovo bellissime le immagini di EVA orbitali delle missioni Gemini e Skylab mentre quelle dalla ISS mi lasciano piuttosto tiepido.Trovo emozionante una missione Mercury o Gemini,meno un volo della Sojuz verso la stazione.Non so spiegarmelo del tutto,ma non è la stessa cosa.

io confesso di essere vittima di uno strano fenomeno di percezione.mi entusiasmo e trovo bellissime le immagini di EVA orbitali delle missioni Gemini e Skylab mentre quelle dalla ISS mi lasciano piuttosto tiepido.Trovo emozionante una missione Mercury o Gemini,meno un volo della Sojuz verso la stazione.Non so spiegarmelo del tutto,ma non è la stessa cosa.

Sei anche tu vittima della sindrome da “pionierismo” … non preoccuparti, non è pericolosa … :wink:

Mi associo a Carmelo…le missioni del passato son quelle che mi fanno salire i brividi sulla schiena…anzi dirò di più…avete mai sentito parlare della sindrome di Stendhal? Si dice che costui si commuovesse guardando le opere d’arte perchè i sentimenti che l’artista con la sua opera voleva trasmettere…bhè io sono affetto da una sindrome simile…col passare del tempo, e soprattuto da quando ho attivato l’ADSL e che mi posso guardare NASA TV e scaricarmi video, non c’è volta che non mi commuova a vedere un lancio o una passegiata…mi sento coinvolto così profondamente che mi sento male a sapere che non ci sono io a pilotare quel docking o a riparare una telecamera danneggiata…

Già, nn sai quanto ti capisco!Comunque nn è da vedere nenche così negativamente il fatto che le missioni di adesso siano meno “emozionanti” ,vuol anche dire che il grado di affibilità di certe strutture è diventato tale da permettere una certa “routine” nello spazio (tolto lo Shuttle).Certamente le prime missioni sono esplorazione pura e quindi fanno molta più presa.