Nanomuscoli artificiali

Secoondo i ricercatori che li hanno realizzati, sono 100 volte più forti di quelli naturali

Funzionano ad alcol e idrogeno e sono 100 volte più forti di quelli naturali: sono i muscoli artificiali realizzati dai nanotecnologi dell’Università del Texas a Dallas (UTD). Secondo quanto riportato sull’ultimo numero della rivista “Science” la ricerca ha permesso di superare una difficoltà fondamentale della scienza robotica attuale. I robot infatti dipendono dalla loro fonte energetica: se si fa riferimento a una rete elettrica fissa si ottiene un movimento più agile, ma limitato dalla presenza di cavi di alimentazione. Se invece si ricorre a batterie, la capacità e la potenza che riescono a fornire costituiscono un ostacolo per attività molto intense e prolungate nel tempo.
Nei laboratori dell’UTD si è pensato di sviluppare due differenti tipi di muscoli artificiali che, come quelli naturali, convertono in energia meccanica l’energia chimica ricavata da un combustibile.
Nel primo tipo di dispositivo un elettrodo costituito da un nanotubo di carbonio contenente un catalizzatore funziona come cella a combustibile per trasformare l’energia chimica in energia elettrica, come condensatore per immagazzinare quest’ultima, e infine come “muscolo”. Alle nanoscale, infatti, la combinazione di effetti elettrostatici quantomeccanici dovuti alla presenza della carica elettrica determina la variazione dimensionale che costituisce la contrazione.
Nel secondo tipo di nanomuscolo realizzato a Dallas, invece, l’energia chimica viene convertita in calore grazie a una reazione catalitica di una miscela di combustibile e ossigeno in aria. Il risultante incremento di temperatura causa la contrazione di un cavo di metallo a memoria di forma che supporta il catalizzatore.

da Le Scienze.it