Napoli oggi

Leggendo l’esternazione di Peppe ieri su quello che sta accadendo, volevo aprire un thread per capire veramente quello che sta accadendo.

Da quello che traspare dalle notizie, io ho capito che tutta la parte nettezza urbana e’ in mano alla camorra, e che questa impedisce le attivita’ di ritiro.
Che i netturbini la mattina girano col camion per andare a ritirare il pizzo e si bloccano poi nei depositi per fare in modo che poi siano i camorristi a gestire il finto riciclaggio.

Capisco anche che la maggior parte dei cittadini, al solito sono vittime della situazione e si trovano con i guappi che bruciano e producono diossina, magari protetti da quella minoranza di ignoranti cresciuti a pane e guapparia.

Io che sono apocalittico mi chiedo: e’ possibile che i napoletani che hanno mandato a casa i nazisti in cinque giorni siano cosi’ passivi nello scrollarsi di dosso quel cancro che e’ una vergogna per qualsiasi persona civile?

Quanto conta la cultura cittadina cibata da anni in cui il guappetto veniva trattato da superman di quartiere (vedi i filmacci con Mario Merola).

Sembra che mentre in Sicilia si stia creando un movimento contro la mafia sempre piu’ forte, a Napoli invece la rivolta sia contro lo Stato.

A Roma abbiamo un inceneritore in zona Aurelia che a seconda del vento porta i suoi miasmi a parecchi chilometri di distanza. Il riciclaggio potrebbe funzionare meglio, ed i cumuli di immondizia di solito durano al massimo due giorni, quando ci sono scioperi. Ma capisco che il problema e’ esclusivamente nostro, dei nostri consumi, della nostra civilta’ che impacchetta tutto e spreca energia ed inquina per infiocchettare prodotti stupidamente.
Ricordo quando passava il “monnezzaro” ai pianerottoli, negli anni 60 e svuotava i secchi messi fuori la porta. Una palazzina con una ventina di appartamenti produceva un sacco di iuta di rifiuti al giorno. Sacco che quell’uomo si caricava sulle spalle. Oggi ogni appartamento produce due buste di plastica di materiale cancerogeno, se bruciato…

Aspettando la risposta di Archipeppe, che credo sia il più titolato a parlare, posso citare quanto ho sentito in questo periodo.
Da quello che ho capito il problema non sarebbe quello nel ritiro, ma piuttosto quello dello stoccaggio e il trattamento dei vari rifiuti.
Fino a qualche tempo fa si buttava tutto in discarica, senza curarsi di raccolta differenziata od altro, ora in qualche modo il palco è saltato.
La camorra credo abbia il controllo dei terreni dove si buttava il tutto, mentre la classe politica si è rifiutata di affrontare il problema sia per connivenze con la malavita sia (credo) per non aumentare le tasse per il trattamento dei rifiuti. A suo tempo lessi alcuni passi del libro di Saviano, che riassumeva efficacemente tutti i passi di questa tragedia
A questo aggiungiamo l’ormai onnipresente fenomeno NIMB (Not In My Backyard) che rende virtualmente impossibile costruire opere pubbliche critiche (come Tunnel, Viadotti, TAV, inceneritori) perchè ovunque ci sarà una cittadinanza inferocita disposta a tutto pur di imedire ogni tipo di intervento.
Recepisco quello che ha detto Giannantonio Stella ieri su Ballarò: gli inceneritori sono ovunque, alcune comunità ne traggono perfino vantaggi economici. Io a Venezia ne ho uno a circa 7-8 chilometri da dove scrivo, eppure non è che i morti per cancro o leucemia invadano le strade.
A presto

Giulio

Ritengo che Giulio abbia centrato (con l’aiuto dell’autorevole Saviano) il problema.
Innanzitutto tengo a precisare che l’intervento del buon ZioStefo è infarcito da una quantità impressionante di luoghi comuni su Napoli che mal si conciliano con la realtà dei fatti che è molto, ma molto, più complessa di quanto semplicisticamente descritto da lui (ZioStefo - senza offesa - ma sei mai venuto a Napoli?? Almeno di recente…).

Il problema a Napoli non è assolutamente legato alla raccolta, a cui è dedicata un’apposita società denominata ASIA (che è efficiente quanto possibile) ma allo smaltimento ed allo stoccaggio dei rifiuti. La dicotomia sta nel fatto che l’ASIA può raccogliere, anche in differenziato, ma non smaltire (per le ragioni dette sopra) da qui l’origine di gran parte dei problemi che avvengono a Napoli.

Badate bene, però, che il problema non investe solo Napoli sic et simpliciter quanto tutta la sua Provincia (e sono molti comuni) nonché molte località dell’intera campania. Anzi la situazione paradossale è che Napoli centro, a tuttoggi, è ancora relativamente pulita (certo qualche “cumulo” ma non di più) mentre la situazione è drammatica, se non tragica, in provincia (ed a Caserta) con chilometri e chilometri di strade convertite in discariche a cielo aperto.
In questa situazione la Provincia di Napoli è stata letteralmente “sacrificata” per mantenere un minino pulito il capoluogo…

Quanto alla Camorra, la sua origine ed il suo attuale sviluppo nonché ai rapporti (da sempre tesi) tra il cittadino medio napoletano e lo Stato Italiano non basterebbero dieci libri figuriamoci un post!!!

Giusto per darvi un’idea lo Stato Italiano a Napoli è sempre stato visto come qualcosa di vagamente “estraneo”. In fondo Napoli, e tutto il Regno delle due Sicilie, sono stati “invasi” a metà dell’ottocento dallo Stato Sabaudo (a Napoli, per molti, Garibaldi non è affatto un eroe nazionale, anzi…). A peggiorare la situazione sta il fatto che il napoletano (quantunque mediamente di “sinistra”) è un monarchico, la città mal tollerò il referendum sulla Repubblica ed è un fatto assodato che i napoletani cerchino, a livello psicologico e sociale, un “re” visto di volta in volta nel mondo della politica (vedi Lauro, oppure lo stesso Bassolino ai primi tempi della sua attività pubblica) oppure nel mondo dello sport (il culto di Maradona).

Sul discorso degli inceneritori si è scritto e detto tutto ed il contrario di tutto con l’unico scopo di confondere i cittadini, incluso il sottoscritto…

Io non sono napoletano e non sono mai stato a Napoli per cui ciò che penso potrebbe essere tranquillamente frutto di un imprecisioni o falsità.

Mia madre ha un amica di lunga data tedesca che le ha detto che il problema dell immondizia napoletana è molto discusso anche in germania, questo perchè la Germania è sempre stata seriamente interessata all’acquisto di gran parte di essa.

Il problema nasce però dal fatto che l’immondizia in passato non venne fornita loro separata e/o opportunamente differenziata.

Se fosse vero sarebbe già motivo di grande vergogna…
La mia città, che vanta meno di 90 mila abitanti, attua la raccolta differenziata facendola rispettare a suon di Multe da oltre 10 anni.

Ora… senza mettere in mezzo i soliti discorsi o luoghi comuni mi pare chiaro che chi da qualcosa tipo 14 anni occupa posti di grande resposabilità e potere nella regione e nella città debba essere a dir poco cacciato via a calci, perchè qua non si st parlando di chissà quali decisioni complesse… si parla di cose basilari.
Evidentemente chi per 14 anni ha avuto in mano queste responsabilità ha, ad essere molto buoni e magnanimi nel giudizio, un senso molto “alterato” di quelli che sono i diritti del cittadino e contribuente.
Probabilmente non sarebbe capace di amministrare un asilo da 20 infanti… figuriamoci una regiona da oltre 5 milioni di abitanti.

Eh…caro Iceman…pare facile… a quanto sembra (vedi la vergognosa trasmissione di “Porta a Porta” dell’altroieri) i diretti interessati, con il beneplacito del Governo Centrale, pare non abbiano alcuna intenzione di dimettersi, anzi…

E’ un po’ di anni che non visito Napoli, per cui quello che apprendo e’ frutto di quel che mi viene raccontato da colleghi di Napoli e Caserta e dalle interviste in tv. I riferimenti ai netturbini-camorristi sono stati affermati in interviste che ho sentito nelle solite trasmissioni. Magari sono esagerazioni, ma il messaggio che arriva e’ questo…
E se non e’ vero, allora vuol dire che anche l’informazione pubblica per motivi che non capisco, vuole peggiorare le situazioni esistenti.

HO visto quella trasmissione, proprio per sondare dalla ssua stessa voce, la posizione del presidente della regione.

Vergognoso quanto questa gente, oltre a non prendersi palesemente le proprie responsabilità(anche se la “colpa non è diretamente sua” è stato sindaco e presidente della regione… la responsabilità erano e sono sulle sue spalle) cercando sempre di sdeviare come un bambino che si giustifica con la maestra, non è in grado nemmeno di fornire una Giustificazione che abbia una parvenza di logicità…

Conosco anche io molti luoghi comuni dietro Napoli e i Napoletani, non so quali possano essere veri e quali no… ma credo proprio che qua la responsabilità non sia poi così difficile individuarle con precisione e di certo non sono dei napoletani in generale.
In altre parole: Magari i Napoletani in generale non si faranno certo in quattro per tenere pulita la loro città e i loro monumenti, ma non meritano di sicuro questa situazione.

E’ senz’altro “anche” una questione di cultura sociale e civile (i napoletani - da sempre -fanno a gara per tenere pulitissime le proprie abitazioni, tanto da essere quasi uno sport, ma poi si disinteressano di quanto accade fuori la porta di casa), ma è anche una questione di “testa” cioé di chi governa (poco e male, aggiungo io).

La prova?? Ai tempi, oramai andati, del G8 la città ebbe una buona “ripulita” e per qualche tempo i napoletani stessi presero gusto a manterenla in tal stato. Ma poi gli anni passano, il controllo si allenta, si allentano anche l’igiene generale della città, le strade non vengono tenute in manutezione, ecc. ecc. ed quindi facile ricadere nelle vecchie abitudini.
Ovvero basta un minimo di buon esempio per educare una popolazione poco educata.

Il problematico rapporto tra i mezzi d’informazione nazionale, specie la RAI, e Napoli è cosa vecchia e risaputa.

I TG nazionali per voluta scelta editoriale tendono a far vedere sempre il “peggio” (ossia i soliti vicoli, i soliti panni stesi, le solite persone semi-analfabeta intervistate apposta, Napoli è anche questo ma assolutamente non solo questo).

Tant’è vero che i TG più attendibili, per gli stessi napoletani s’intende, sono quelli della RAI regionale (che rende un discreto servizio) e quelli di un manipolo di emittenti locali che in genere forniscono un quadro informativo più attendibile e meno “imbavagliato”.

Confermo il fatto che la provincia di Napoli sia stata sacrificata (guardando piu’ al ritorno politico) per il “bene” del capoluogo, creando di fatto cittadini di serie A (i napoletani) e cittadini di serie Z (quelli della provincia)
Io abito nella cittadina di Quarto, balzata agli onori della cronaca per essere stata letteralmente isolata dal resto del mondo per 48 ore (ho avuto difficoltà addirittura a piedi…) e non credevo ai miei occhi quando ho assistito alle scene di guerriglia urbana dal “vivo” viste finora solo in televisione.
Purtroppo questo succede dove la gente è innanzitutto esasperata (dalla politica) ma anche poco informata: la paura (immotivata nella maggior parte dei casi e probabilmente fomentata ad hoc) è la ragione principale e la radice che ha generato nel tempo tutto questo casino. Aggiungiamoci la mancanza di senso civico di una buona parte dei miei compaesani e la frittata è bella e fatta

Ho dato un’occhiata anch’io alla trasmissione di Porta a Porta e mi sembra fin troppo facile che un Bassolino dica che non è riuscito a fare quello che voleva. Se non è riuscito a farlo…allora che paghi. Siamo in un sistema in cui chi fa danni spesso e volentieri riesce a guadagnarsi un posto anche migliore, perchè facendo quei danni evidentemente ha favorito qualcun’altro.

Detto questo e appurata la gravità della situazione, è inutile che la popolazione si ostini a non volere discariche temporanee (il linciaggio ai danni di bertolaso è stato assurdo) e termovalorizzatori. E’ anche assurdo un beppegrillo che osteggia i termovalorizzatori. O meglio ha ragione, ma non è realizzabile in tempi brevi. La riduzione del rifiuto in fase di progettazione del prodotto è già contenuto nel Decreto Ronchi che stabilisce le norme per la gestione integrata dei rifiuti. Poi non è da trascurare una mentalità, credo tutta italiana, allo spreco e all’avversione alla raccolta differenziata. (e in questo beppe grillo già parlava anni fa dello spreco indicando ad esempio che in finlandia o nn so dove usavano gli spazzolini da denti con la testina intercambiabile, risparmiando di dover buttare via tutta la plastica dello spazzolino). Poi è assurdo vedere una Germania che è disposta a comprare il nostro rifiuto (e i tedeschi non fanno volontariato).

Detto questo, di Saviano nn ho letto il libro o quant’altro ma ho sentito un suo intervento al TG in cui dava essenzialmente la colpa al nord per la situazione del sud. Mi chiedo però perchè ad esempio a Salerno nn ci sia questo problema. Sarà più complessa la situazione, ma mi pare chiaro che è un problema di Napoli (con le sue amministrazioni locali) e non di tutto il sud.

Soluzioni a breve termine non ci sono se non aprire discariche temporanee e ridirezionare il rifiuto temporaneamente ad altre regioni. Anche l’apertura dei termovalorizzatori non può essere immediata. Quindi o si apre le discariche o si naviga nel rifiuto. Credo che il male minore a breve termine sia riaprire le discariche con l’ottica di cambiare il sistema nel medio termine.
Spero che la gente abbia capito che è farsi del male rieleggere gente incapace…

Le solite leggi all’italiana.
Non sarebbe sufficiente una legge che stabilisce un tetto al volume (o peso o tipo) dell’imballo?
Se mi compro le merendine che hanno 3 confezioni concentriche, ho comprato più rifiuto che prodotto!
E le caramelle? Fra scatola, dispenser e blister è una cosa pazzesca!
Basterebbe questa.
L’imballo non può superare il 10% di quello che acquisti.
Punto.
Chi vuole si adegui e gli altri a casa!

Ma se ci sono gli spazzolini ELETTRICI usa e getta… altro che le testine!
Boicottiamo questi mascalzoni!

Questo è chiaro, ma un giornalismo malato tende a creare sensazionalismi esagerati e cadere negli stereotipi…
Certo, così è facile…

Purtroppo a volte sarebbe necessario avere delle VERE alternative…

Che palle! Salle stelle alle stalle, ecco come finisce un forum di astronautica, scivolando tristemente sui luoghi comuni di Napoli, dei suoi stereotipi ecc. ecc. A Napoli si dice " Fatt’ na fama…e vvà scassando e chiese!".

Ciao Carlo,
sto tenendo attentamente d’occhio questo thread, come ho promesso di fare con più severità qualche giorno fa, e se è vero che sono usciti tanti luoghi comuni, è vero anche che sono stati rintuzzati con gentile fermezza.
Non mi è parso di cogliere intonazioni insultanti per Napoli, ma forse mi sbaglio.

Siamo apertissimamente in OT, spero che gli animi non si scaldino perchè chiuderò il topic senza esitazione, tuttavia avere punti di vista “da dentro” offre altri elementi di riflessione da chi come me vive nel profondo nord e altro non ha che i TG e le trasmissioni di approfondimento per potersi fare un’idea dei perchè e dei percome.

Se qualche punto di vista ti pare scorretto, correggilo dicendo la tua senza alcun problema.

Quello che non capisco è che anche da noi a Genova i rapporti con lo stato Sabaudo sono stati tutt’altro che idilliaci (non dimentichiamoci che Genova è stata annessa con la forza al regno Sabaudo con il congresso di Vienna, senza il benchè minimo plebiscito o referendum e pochi anni dopo è stata presa letteralmente a cannonate dall’esercito sabaudo) eppure non si sono sviluppati i problemi di camorra e rumenta che si sono sviluppati a Napoli (non che la città sia pulitissima e non manca di certo la malavita ma nonostante ciò non siamo ai livelli di Napoli ne per quanto riguarda la rumenta ne per quanto riguarda la malavita) e non c’è mai stata la necessità psicologica e sociale di trovarsi un re (sostitutivo della persa indipendenza), infatti non ci sono mai stati fenomeni tipo Lauro, Bassolino o Maradona.

A scanso di equivoci, non sono assolutamente anti-meridionale e i Napoletani mi sono sempre stati simpatici a tal punto che ho sempre provato una certa simpatia persino per lo sfortunato re Franceschiello sconfitto (a mio avviso in maniera meno eroica e lineare di quanto si creda) dal ligure (di Nizza) Garibaldi!